Il mercato dei giocatori sta per esplodere: con la finale di Champions League in via di definizione, la stagione europea volge al termine e ci si prepara ai botti dell’estate. Ma il valzer degli allenatori promette di essere se possibile anche più imponente: il domino potrebbe essersi messo in moto ieri, quando José Mourinho nel ventre del Bernabeu ha sostanzialmente detto due cose: che lascerà il Real Madrid, e che andrà al Chelsea. Era ormai un segreto di Pulcinella, ma il secondo addio dello Special One consumatosi nello stadio della capitale spagnola certifica che il gran ballo è cominciato. Gli invitati sono molti: Guardiola e Mourinho, i rivali degli ultimi anni, si sono accasati; ma, così facendo, fanno saltare le panchine di Benitez e Heynckes. Poco male: di fatto, si sapeva dell’uscita dello spagnolo da Stamford Bridge il giorno in cui ha sostituito Di Matteo, mentre l’ex bomber tedesco artefice del grande Bayern Monaco di questa stagione ha mollato per suo conto, senza che ci fosse qualcuno a consigliargli di cambiare aria. Anche così però ci sono due personaggi in cerca di autore: sì, perchè Heynckes, arrivato a 69 anni, potrebbe aver voglia di continuare da qualche altra parte. Secondo indiscrezioni raccolte in esclusiva da Ilsussidiario.net, il tecnico tedesco è entrato nelle mire del Manchester City, convinto che sia lui il profilo giusto per rendere una squadra piena di campioni ma volitiva sul campo una corazzata che può giocarsi l’Europa. In casa City, i nuovi dirigenti spagnoli spingono per Manuel Pellegrini, mentre la proprietà vuole confermare Mancini: il compromesso potrebbe essere un “non accontentiamo nessuno dei due, e prendiamo il terzo”. Heynckes dunque ripartirebbe dall’Inghilterra, e il suo profilo sarebbe quello giusto per un motivo: ha già vinto la Champions League all’estero (nel 1998, con il Real Madrid) e nelle ultime due stagioni è arrivato due volte in finale (a meno di harakiri, questa dovrebbe essere centrata). Siccome all’Etihad vogliono l’Europa, la suggestione potrebbe presto diventerà realtà. E Mancini? Attenzione al Milan:
Che non perde mai l’occasione per qualche colpo ad effetto, di quelli che spiazzano gli addetti ai lavori. Quella di Clarence Seedorf è un’idea “pazza” di Berlusconi, destinata però a restare tale: l’olandese ha zero esperienza in panchina e non sarebbe il profilo giusto, non ancora. I rossoneri però perderanno Allegri, che va verso la Roma: con la rosa dei candidati che si assottiglia, Mancini resta un candidato valido, perchè sa come si vince, ha acquisito esperienza internazionale allenando uno spogliatoio non semplicissimo (e gestendo bene il caso Tevez) e ha la “particolarità” di essere un ex dell’Inter, cosa che, si sa, a Milanello considerano sempre un qualcosa in più. Motivi che potrebbero davvero spingere i rossoneri a puntare su di lui.
(Claudio Franceschini)