È una delle partite in programma per la trentasettesima giornata del campionato di serie A 2012-2013, penultimo atto del torneo. Al San Paolo (calcio d’inizio ore 15) si affrontano una squadra dal destino già segnato, il Napoli di Walter Mazzarri, ed una aggrappata ad un miracolo, il Siena di Giuseppe Iachini. I partenopei hanno 75 punti in classifica e da pochi giorni sono certi del secondo posto, che vale il ticket per la prossima Champions League senza passare dei preliminari. I toscani invece si trovano al capo opposto della graduatoria, al penultimo posto a quota 30: per non retrocedere devono vincere e sperare che il Genoa, impegnato in casa con l’Inter, non faccia punti. In questa partita Mazzarri dovrebbe dare spazio a qualche riserva, o comunque a chi ha giocato meno nel corso del campionato; Iachini invece schiererà la formazione migliore ma deve fare a meno dello squalificato Rosina, assenza non da poco. Per introdurci ai temi di Napoli-Siena ilsussidiario.net ha intervistato in esclusiva Francesco Colonnese, ex difensore e doppio ex della partita, avendo giocato sia nel Napoli (1995-1997) che nel Siena (2004-2006).
La differenza di motivazioni può aumentare le possibilità di vittoria del Siena? La vedo dura sinceramente, non credo che possa spostare più di tanto gli equilibri in campo, perché il Napoli ha una qualità media troppo superiore.
Oltretutto nel Siena è squalificato Rosina: questa assenza affossa del tutto le speranze senesi di fare risultato? Questo no, perché un pareggio mi sembra un esito possibile tutto considerato. Ciò non toglie però che il Siena è in difficoltà in queste ultime settimane, la sua classifica attuale parla chiaro. Il Napoli ha più qualità ed è favorito per vincere la partita, anche se il Siena ha un solo risultato a disposizione.
I punti attuali del Siena sono il massimo che la squadra toscana poteva fare in questo campionato? Intanto bisogna ricordare che i punti del Siena sono 36 e non 30, e che la squadra li ha meritati tutti ma sta subendo la penalizzazione. A quota 36 la squadra sarebbe in lotta per non retrocedere assieme a Torino e Genoa: questa è la sua giusta dimensione, i dati della classifica non mentono mai. La penalizzazione è il problema in più che le altre non hanno.
Nel Napoli Mazzarri darà spazio a chi ha giocato meno, come ad esempio Gokhan Inler: il futuro dello svizzero è in discussione?
No e non solo da un punto di vista tecnico. Il Napoli ha speso molto per acquistare Inler, cedendolo quest’estate realizzerebbe quasi certamente una minusvalenza scomoda. A meno che non arrivi una richiesta importante Inler non sarà ceduto, e l’anno prossimo si giocherà il posto in mezzo al campo con chi c’è già e chi arriverà.
A proposito di futuro: a sensazione, Napoli-Siena sarà l’ultima partita di Mazzarri e/o Cavani al San Paolo? Sono due situazioni difficili da valutare, cosa faranno Mazzarri e Cavani lo sanno solo loro, anzi forse nemmeno. Non sono così sicuro che una squadra offrirà al Napoli i 73 milioni di euro, mentre il futuro di Mazzarri è proprio un rebus, credo anche per lui stesso.
Chi dei due è più “sacrificabile” per il Napoli? Io stimo Mazzarri e il suo lavoro come allenatore, che è sotto gli occhi di tutti. Premesso ciò non sono tanti i giocatori che risolvono le partite anche da soli, e Cavani è uno di questi: quindi dico Cavani.
(Carlo Necchi)