Non ce lo saremmo mai aspettato, ma la notizia principale sui siti sportivi oggi sono le parole di Paolo Bonolis. Il popolare conduttore televisivo, noto tifoso interista, ha parlato sul canale tematico nerazzurro Inter Channel rilasciando dichiarazioni forti sugli errori arbitrali che hanno condizionato il risultati finale di Inter-Atalanta 3-4 (clicca qui per l’opinione di Paparesta, clicca qui per la sintesi con gol e highlights della partita): “Il pretesto ormai è chiaro, ci deve essere una sceneggiatura scritta che prevede un finale, quello del Milan che ha fatto investimenti e che vuole essere portato in Champions League. E’ una commedia. E’ palese. Sono decisioni che sono sicuramente prese a tavolino. Quando l’Inter sarà completamente disinnescata i rigori ce li daranno. L’importante è disinnescare tutto quello che potrebbe compromettere il progetto di partenza di questa gigantesca commedia che vuole l’epilogo che ho detto. Le altre squadre sono comprimarie di scena, la sceneggiatura è già stata scritta, sappiamo chi è l’assassino, chi è il vincitore, chi è il perdente. Io non ho mai sentito in tanti anni Zanetti protestare: l’ho sentito protestare per Iuliano, per questa domenica e per l’episodio di Cassano con la Juve non segnalato dal giudice di linea. Ti scatta una malinconia che ti porta al disincanto. Ti disinnamori del meccanismo. Ci sono interessi talmente grandi che figurati se alcuni manipolatori non se ne impossessano. Io se fossi il presidente Moratti manderei in campo la Primavera. Non puoi più credere nella buona fede degli arbitri, è tutta una commedia. E’ talmente plateale che ormai devi proprio chiudere gli occhi per non vedere che dei rigori grossissimi ci vengono negati e altri inesistenti ci vengono dati contro. Questo ti immalinconisce”. Le dichiarazioni di Paolo Bonolis chiamano pesantemente in causa il Milan, e i rossoneri hanno replicato tramite una nota sul sito ufficiale, in cui si legge che le parole del presentatore sono “prive di qualsiasi fondamento e appaiono di eccezionale gravità”. Tensione forte tra le due sponde del Naviglio milanese.