Arkadiusz Milik è stato sottoposto oggi a Villa Stuart all’intervento di ricostruzione del legamento crociato del ginocchio destro. Una doccia gelata dopo che l’attaccante l’anno scorso proprio in questo periodo si era procurato la lesione dell’altra giuntura. Con un comunicato ufficiale il Napoli ha voluto sottolineare che l’intervento è perfettamente riuscito e che si trattava di una lesione isolata ma molto complessa. Il ginocchio è stato dunque rinforzato e il ragazzo sta bene. L’unica pecca riguarda i tempi di recupero che saranno del tutto simili a quello dello scorso anno e così Arkadiusz Milik saluta al 2018 quando si spera per il Napoli, ma soprattutto per lui, che il ragazzo possa avere più fortuna che in questi due ultimi sciagurati anni. Staremo a vedere cosa dirà proprio Milik appena si sentirà di parlare dopo questa ennesima sfortunata tappa della sua carriera. (agg. di Matteo Fantozzi)
OGGI L’INTERVENTO
Arkadiusz Milik oggi si sottoporrà all’intervento chirurgico che si è reso necessario dopo l’infortunio di sabato, quando l’attaccante polacco del Napoli si è fatto male sul campo della Spal. Ieri mattina la risonanza magnetica ha dato un verdetto molto chiaro: Milik ha subito una distorsione del ginocchio destro con interessamento del legamento crociato anteriore, che ha subito una lesione parziale, ma comunque tale da richiedere l’operazione. L’intervento dunque si terrà già oggi alla Villa Stuart di Roma, ad opera del professor Mariani, un luminare in questo campo. Milik è giunto nella capitale ieri sera, accompagnato dal medico sociale del Napoli Alfonso De Nicola. Da sottolineare che il ginocchio è questa volta è il destro, mentre l’anno scorso Arkadiusz Milik era stato fermato da un infortunio al ginocchio sinistro.
I TEMPI DI RECUPERO PER MILIK
Il fatto che la lesione al legamento sia solo parziale potrebbe accorciare i tempi di recupero, ma l’infortunio è comunque di quelli gravi e di conseguenza si stima che serviranno almeno quattro mesi per il ritorno in campo, dunque a febbraio 2018. Naturalmente, oltre all’infortunio, c’è da tenere presente anche l’aspetto psicologico, perché per Milik questo è il secondo grave infortunio nel giro di un anno (era ottobre 2016 con la Nazionale polacca la scorsa volta), proprio quando ormai finalmente si poteva considerare alle spalle il primo, anche dal punto di vista del recupero della perfetta condizione fisica. Dover ripartire ancora da zero è un colpo difficile da digerire per un atleta, questa forse per Milik sarà la sfida più impegnativa – lo sguardo perso al momento dell’infortunio, che il polacco ha subito capito sarebbe stato grave, parla più di mille parole.