La 35° di campionato tra Milan e Torino finisce 1-0 grazie alla rete di Balotelli al minuto 85′ che rompe l’equilibrio di una partita giocata meglio dal Toro che dai rossoneri. Nella domenica in cui la Juventus vince il suo 29° scudetto a Torino contro il Palermo, a San Siro il Milan blinda, forse definitivamente e non senza fatica, il terzo posto che significa preliminari di Champions League. I granata giocano una partita di rimessa ma con attenzione e grinta sfiorando una vittoria che manca, con oggi, da ben 6 giornate (17 Marzo, Torino – Lazio 1-0). La prima azione clue del match è di marca granata in contropiede: il Milan conquista la metà campo avversaria ma permette al Toro di fuggire in ripartenza sulla destra, palla servita a Cerci che in area calcia debole mettendo paura allo stadio ma non Abbiati. Risponde il Milan con la conclusione di Muntari dalla distanza, Gillet devia con i pugni e si salva in extremis sulla ribattuta defilata di Boateng. È il primo di una serie di angoli, ben 13 in tutto. Col passare dei minuti i rossoneri, che giocano una prima parte di gara ad alto ritmo, concedono campo agli ospiti che prendono coraggio e guadagnano metri segliendo tuttavia un possesso più difensivo che offensivo. Le azioni più pericolose sono però tutte costruite dagli uomini di Ventura. La più grande occasione da gol capita a Barreto che viene mandato da Cerci, solo davanti ad Abbiati, bravo quest’ultimo ad ipnotizzare il brasiliano che manca così l’appuntamento con un gol dalla facile realizzazione. Nei rossoneri si sente l’assenza di Montolivo: mancano ritmo ed idee perchè il centrocampo, più muscolare che di fantasia, composto da Muntari-Flamini-Nocerino, costrisce azioni lente e troppo prevedibili. Anche le tre punte, El Shaarawy, Balotelli e Boateng sono poco ispirate; nella parte centrale della prima frazione il ghanese avrebbe la possibilità di freddare Gillet di testa ma sbaglia la coordinazione, non riuscendo a dare potenza alla sua deviazione di testa. Prima dell’intervallo il Milan si piazza definitivamente nella metà campo avversaria ma non riesce a costruire l’azione vincente. Il traversone tagliente di Boateng, nell’unico minuto di recupero, coglie in ritardo tutti i compagni in area che non riescono a deviare la sfera in rete.
Ripresa giocata sulla falsa riga del primo tempo. Fino al 55′ i padroni di casa faticano a tenere palla e cercare la profondità, Allegri capisce il trend ed inserice Pazzini per uno scarico El Shaarawy. L'”effetto Pazzo” ha i suoi frutti, il Milan si ravviva e, una volta conquistata la metà campo granata, produce cross a ripetizione dando più brio ed efficacia alla fase offensiva. Il Torino, con più fatica rispetto a prima, mantiene invariato il risultato riuscendo a ingabbiare Pazzini tra i più che positivi centrali di Ventura: Di Cesare, Ogbonna e Rodriguez. Come nel primo tempo l’azione più importante della gara la crea proprio il Toro che, sempre in contropiede, porta Cerci sul fondo, il quale serve in area Barreto: conclusione scomposta dell’attaccante che tira su Abbiati sprecando per la seconda volta una occasione gigante. Negli ultimi 15′ dalla panchina rossonera entrano Niang per Boateng e Robinho al posto di Flamini, Allegri cerca, nonostante tutto, di forzare la solida difesa avversaria sperando gli conceda il pertugio vincente proprio negli ultimi minuti di gara. Così è all’85’ quando, dal tredicesimo corner per i rossoneri, Balotelli va a rete su sponda aerea di Mexes. Spezzate le reni dei granata, il Milan gioca gli ultimi minuti di gara con scioltezza gestendo un risultato, forse un po’ troppo bugiardo. I tre punti conquistati dai rossoneri permettono di allungare a +4 sulla Fiorentina, ieri sconfitta in casa dalla Roma. L’accesso alla Champions per Allegri, sempre che sia lui il prossimo allenatore del Milan, è quasi conquistata. Dall’altro lato, i tre punti persi dal Torino mettono seriamente in difficoltà la squadra di Ventura. Ora il Genoa, oggi vincente contro il Pescara, è solo a un punto e la prossima di campionato è proprio Torino – Genoa. Ai granata servono al più presto quei pochi punti per guadagnarsi veramente la prossima Serie A.
Qualche statistica di Milan-Torino. 55% di possesso palla per il Milan, contro il 45% del Torino. I rossoneri hanno tirato molto ma in maniera imprecisa: il dato delle conclusioni è di 17 totali di cui però solo 7 in porta. Il Torino invece ha calciato 7 volte di cui 3 in porta, ed almeno 2 molto pericolose con Paulo Barreto. Il Milan ha speso moltissimo tempo nella metacampo avversaria, come dimostrano i 19’06” di supremazia territoriale nettamente contrapposti ai 5’51” dei granata. Sulley Muntari ha eseguito più passaggi riusciti di tutti, 80, seguito da Antonio Nocerino con 64, Ignazio Abate con 59 e Giuseppe Vives del Torino (56). Mario Balotelli, match winner con un gol di rapina, ha effettuato 5 conclusioni. Dietro a lui nella relativa classifica Muntari con 4, Boateng con 3 e Barreto con 2. Nonostante il molto tempo speso in fase d’attacco, il Milan non è stato eccessivamente pericoloso dalle parti di Gillet, come dimostra l’indice di pericolosità che non raggiunge il 50% (48% per la precisione). Il Torino dal canto suo non avrebbe demeritato il pareggio ma è stato realmente pericoloso solo in due-tre occasioni: l’indice di pericolosità della squadra di Ventura è del 28%. D’altro canto una squadra di bassa classifica può sperare di fare punti a San Siro anche così.
Al minuto 85′, sugli sviluppi dell’ennesimo calcio d’angolo, Balotelli segna da due passi servito dalla sponda di Mexes. Con pochissimo tempo davanti il Toro non riesce nell’impresa di riacciuffare la partita.
Intervenuto ai microfoni di Mediaset Premium al termine della partita con il Torino, Massimiliano Allegri ha commentato la vittoria dello scudetto da parte della Juventus, analizzato il momento del Milane parlato del suo futuro: «Complimenti alla Juventus, che ha fatto una marcia trionfale, meritando ampiamente la vittoria dello scudetto. Noi lottiamo per la Champions, ci mancano ancora dei punti, ma oggi abbiamo conquistato una vittoria fondamentale contro una squadra che ci ha messo in grosse difficoltà.L’anno scorso è stato uno scudetto combattuto, quest’anno non ci sono stati rivali. Galliani? Mi hanno fatto piacere le sue parole, ho un ottimo rapporto con lui e il Presidente. In questo momento sono concentrato sul nostro obiettivo, sarebbe bellissimo raggiungerlo. Non ho mai avuto dubbi da quando sono qui, sono sempre stato messo in discussione, ma l’ho accettato, continuando a lavorare, credo di aver fatto qualcosa di buono da quando sono qui, anche quest’anno che c’è stata una politica societaria diversa. L’ultima parola spetta al Presidente, non è che ogni volta che dice qualcosa vuol dire che devo andar via, credo di aver dimostrato di star bene qui», ha dichiarato l’allenatore rossonero. Dopo la partita persa col Milan, a “RAI Sport” le parole del tecnico del Torino Ventura: «E’ difficile commentare la sconfitta, eravamo padroni del campo, avevamo fatto la partita, poi a 5-6 minuti dalla fine su un cross innocuo a difesa schierata c’è stato il loro gol. Nessuno avrebbe detto niente fosse finita in pareggio. Dovremmo essere più cinici, se facciamo gol potremmo evitarci molti stress. La sfida col Genoa? Dobbiamo vincere una partita, non importa con chi, il destino è nelle nostre mani: giochiamocela senza stress. Abbiamo dilapidato un vantaggio folle finora. Faccio i complimenti a Ballardini, ci vediamo mercoledì».