Il calciomercato della Roma ruota attorno alla questione del prossimo allenatore. Questa stagione sciagurata potrebbe costare cara a Luis Enrique, che ha già ricevuto più di una contestazione dall’affamato pubblico giallorosso. La permanenza del tecnico asturiano condizionerebbe la prossima sessione di mercato, che sarebbe volta a fornire al progetto spagnolo i migliori strumenti per crescere e puntare a qualche traguardo importante. Va detto che nonostante i risultati scadenti, i giocatori si sono sempre schierati dalla parte del tecnico, così come anche la società. Basti pensare all’episodio del rinnovo di Daniele De Rossi, che in inverno annunciò il prolungamento di contratto inserendo tra le motivazioni principali la fiducia nell’operato dell’allenatore. Ma i rumors di calciomercato impazzano attorno a Luis Enrique, che da parte sua ha già mandato segnali irrequieti, quasi rassegnati. Indiscrezioni vicine alla società romana parlano addirittura di una rescissione già concordata tra club e mister, mentre la vetrina spietata del mercato offre già le prime ipotesi di successione. Per capire meglio la situazione dell’allenatore della Roma ilsussidiario.net ha contattato Paolo Assogna, stimato giornalista di SkySport “specializzato” in vicende giallorosse. Eccolo in questa esclusiva.
Assogna, è vero che c’è già l’accordo per la rescissione tra Luis Enrique e la Roma?
Su questo non possiamo avere certezze al cento per cento. Però sembra chiara un’altra cosa.
Quale?
Da alcuni comportamenti di si può evincere che Luis Enrique non sarà il prossimo allenatore della Roma.
Per esempio?
Sembra che abbia comunicato alla società la volontà di non continuare, e questo già un mesetto fa.
Ma è vero che Baldini e Sabatini si sono divisi sulla posizione del tecnico?
Questo no. I dirigenti vorrebbero continuare tutti con Luis Enrique. Anche la proprietà americana vorrebbe dare continuità alla giuda tecnica. Il problema è un altro.
Cioè?
E’ lui che se ne va, non la società che lo manda via.
Ma andrebbe via per qualche altra squadra, o perchè ha proprio deciso di troncare il progetto?
Lui vuole andarsene perchè ha una sorta di incompatibilità ambientale.
In che senso?
Cioè capisce che i suoi metodi di allenamento non sono compatibili con la mentalità che c’è nel gruppo dei giocatori che stanno a Trigoria. E’ un problema nel lavoro di tutti i giorni: lui capisce che il suo calcio qui non è applicabile.
Da quello che le risulta, chi sarà il suo successore sulla panchina della Roma?
Io direi Vincenzo Montella.
(Carlo Necchi)