Sabatini non si culla nel fiume di belle parole che sgorga da più parti sul suo lavoro e sulla bella Roma che ha confezionato per Rudi Garcia. E’ vivo nel ds romanista il ricordo dei tanti insulti che questa estate ha dovuto sopportare da parte soprattutto di alcune frange di tifo organizzato. Ha lavorato in silenzio e continua a farlo, libero però dai “lacci” stretti di Franco Baldini che per sua stessa ammissione nei primi due anni di Roma hanno nuociuto sia a lui che all’ex dg. Sono diverse le piste che sta seguendo Sabatini: difesa e attacco gli obiettivi per gennaio. Marco Borriello si è ambientato, ha deciso di mettersi a disposizione del mister e dei compagni con la professionalità e responsabilità di sempre. Pare che manchi davvero poco al primo gol. Però garcia ha bisogno di un attaccante vero e che segni. Diversi i nomi sul taccuino: uno degli ultimi è quello di Fredy Montero dello Sporting Lisbona, che Sabatini sta facendo seguire da circa un mese. Sabatini ha avuto delle buone referenze e potrebbe decidere di presentare un’offerta a breve. Poco importa se intanto sono arrivate delle smentite da parte dell’entourage del calciatore: “Ha un solo pensiero in testa ed è lo Sporting Lisbona – le parole di Helmuth Wennin, agente del giocatore, a Calciomercato.it – L’interesse da parte di altri club certamente ci lusinga, ma Fredy non vuole nessun tipo di distrazione in questo momento, il suo unico obiettivo è fare bene con lo Sporting”. In difesa invece gli obiettivi della Roma sono due: Rami, il centrale del Valencia in rotta con gli spagnoli che ha già giocato agli ordini di Garcia. In estate costava 12 milioni, oggi potrebbe essere acquistato per circa la metà. Infine sulla fascia il sogno del tecnico francese rimane Digne, il giovane laterale che al Psg non sta trovando molto spazio. La formula giusta potrebbe essere un prestito secco.
Torna a parlare Daniele De Rossi. Il centrocampista della Roma, tornato realmente Capitan Futuro dopo le nubi della scorsa stagione e le molteplici voci di mercato dell’estate 2013, è uscito nuovamente allo scoperto, chiarendo per la prima volta cosa è realmente accaduto durante i caldissimi mesi (sotto ogni punto di vista) di giugno, luglio e agosto. «L’addio alla Roma? Per la prima volta ho ascoltato altre offerte – svela De Rossi ai microfoni di Sky Sport – poteva essere l’anno giusto per andare via. Ma non potevo pensare di lasciare la Roma dopo una partita persa in quel modo e contro quell’avversario». De Rossi si riferisce naturalmente alla finalissima di Coppa Italia dello scorso maggio persa contro la Lazio, una sconfitta che brucia ancora oggi nei cuori giallorossi, non soltanto dei tifosi. In estate il mediano della Roma è stato realmente vicino all’addio ma alla fine ha cambiato idea: «Se leggevi i giornali, i siti in quei giorni, mi davano per fatto, in qualche città esotica a firmare chissà quale contratto. Mentre Garcia mi ha trattato come un suo giocatore che sarebbe rimasto con lui». Grande merito di Garcia quindi, se alla fine Capitan Futuro è rimasto al suo posto.
Il centrocampista romano ha ritrovato la verve di un tempo, tornando leader del reparto di mezzo grazie anche a compagni di reparto di grandissima qualità, a cominciare da Miralem Pjanic per arrivare fino a Kevin Strootman. Su quest’ultimo è emerso nelle ultime ore un altro retroscena, riguardante questa volta l’Inter. Intervistato dal Telegraaf, Wesley Sneijder ha svelato: «Marco Branca ha chiesto la mia opinione su Kevin. Non è la prima volta che il club mi chiede un parere sui giocatori da acquistare. Io ho detto che si tratta di un giocatore con grandi qualità». Non si tratta in realtà di dichiarazioni recenti, ma risalenti a due anni fa. Rileggendole ora fa un po’ sorridere pensare che i nerazzurri abbiano snobbato questo giovane talento di soli 23 anni (all’epoca 21enne), capitano della nazionale olandese e leader del reparto di mezzo giallorosso. Altra squadra che si sta letteralmente “mangiando le mani” in queste settimane è il Milan, società che forse per prima si è messa sulle orme di Strootman, poi ritiratasi dalla trattativa per le alte richieste del PSV.