La Juventus di Conte sbriciola l’Udinese a Torino, vincendo per 4-0. Prestazione superlativa quella offerta da Vucinic e compagni, abili a dominare un match contro un avversario ostico e in forma (i friulani arrivavano da sei risultati utili consecutivi). Le reti del 15esimo successo in campionato della capolista portano le firme di Pogba (doppietta), Vucinic e Matri. Da vedere, rivedere e ricordare la prima magia di Pogba che ha portato in vantaggio la Juventus. Provando a leggere il match in chiave statistica, analizzando numeri e percentuali, si possono trarre diversi giudizi sulla gara delle due squadre. Il possesso palla, a sorpresa, pende a favore dell’Udinese (55%). In particolare i friulani hanno governato il gioco per una buona prima parte del secondo tempo non riuscendo però a impensierire a dovere Buffon. Infatti, l’Udinese ha anche una maggiore supremazia territoriale (12’26’’ contro i 10’30” della Juventus). A fine gara, però, il confronto tra le due compagini sui tiri è nettamente dalla parte dei padroni di casa. 19 tiri, di cui 9 nello specchio prodotti dalla Juve, 9 tiri di cui 3 in porta dagli ospiti. Di getto anche la pericolosità è di gran lunga favorevole agli uomini di Conte, 87,5% contro il 28 % dell’Udinese. Dunque una maggior concretezza dei padroni di casa, non solo in occasione dei gol. Se la rete di Pogba, può assurgere tranquillamente a emblema della partita, la prestazione del francese è assolutamente da applausi. Il giovane centrocampista del dipartimento francese della Senna e Marna oltre ad aver segnato più di tutti e meglio di tutti, ha recuperato più palloni di chiunque (24) e ha concluso più volte (insieme a Basta e a Giovinco) verso la porta avversaria. Giaccherini, invece, è il giocatore che ha completato più passaggi di tutti (57).
Conte per sopperire alle numerose assenze varia il trio di centrocampo Vidal – Pogba – Giaccherini, avvolto da Lichtsteiner e De Ceglie. In attacco ritorna dal primo minuto Vucinic, al fianco dell’irremovibile Giovinco. Guidolin, invece, deve fare a meno del bomber Di Natale, in panchina causa influenza. L’inizio della Juventus è quello che ti aspetti: squadra feroce e aggressiva. L’Udinese fatica a contenere la pressione offensiva degli avversari. La prima occasione del match è un colpo di testa di Pogba da pochi passi. La sfera finisce alta sopra la traversa. Dopo pochi minuti sono Giovinco e Vidal a provarci di seguito in un’azione di contropiede. La conclusione dell’attaccante viene respinta dal corpo di Domizzi, mentre il seguente tiro del cileno trova la pronta replica di Padelli. In una nuova azione di contropiede, Vucinic lancia Giaccherini che dopo aver seminato ogni avversario si fa respingere il tiro da Padelli in uscita. Bonucci e Caceres provano a sbloccare il match di testa, ma non riescono a inquadrare la porta. Il gol non sembra arrivare, quando sale in cattedra lo scolaretto più giovane di tutti, Paul Pogba. E lui a segnare un gol pazzesco e prima porzione di gioco che si chiude sul risultato di 1-0. La seconda frazione di gioco si apre con l’ingresso di Matri per Giovinco (infortunato). Gli ospiti provano a riaprire il match con due iniziative di Muriel e Guidolin dopo pochi minuti rischia la carta Di Natale. I padroni di casa però non corrono rischi eccessivi grazie al sacrificio collettivo e alle buone prestazioni dei tre di difesa. Verso il quarto d’ora, Giaccherini rompe gli indugi giungendo al tiro dal limite dell’area. Conclusione troppo debole, Padelli blocca facilmente. La Juventus cresce con lo scorrere del tempo. Vidal ha l’occasione per il raddoppio, ma tentenna troppo facendosi controbattere il tiro da Heurtaux. Passano pochi secondi e Pogba regola i conti. Raddoppio bianconero, ancora con un tiro da fuori del francesino. Il gol subito sega le gambe di un Udinese esausta. Al 72esimo sugli sviluppi di un corner Vucinic raddoppia e nel finale c’è gloria anche per Matri che sfrutta al massimo un invitante assist di Vucinic. La rete che sblocca il match arriva al 42esimo. Lichtsteiner cerca di testa Vucinic in area, ma Danilo e reattivo e di testa libera l’area. Il pallone giunge sui piedi di Pogba, che dopo averlo addomesticato lo colpisce di controbalzo, trovando la rete sul palo più lontano. Prima di insaccarsi il pallone bacia il palo. Un gol da cineteca, anche per la distanza siderale da cui è stato scoccato il tiro da parte del francese. Il gol del raddoppio arriva a metà della ripresa. Pogba sfonda per vie centrali se ne va indisturbato e ha tutto il tempo per caricare, mirare e scoccare un altro tiro, stavolta rasoterra che saetta a fil di palo per il gol del 2-0. Padelli si allunga sulla sua destra, ma non può arrivarci, Pogba si dà all’esultanza più stravagante della serata. Ed è del tutto giustificata. La rete del tris arriva da corner. Giaccherini batte corto per Vidal appostato sul limite. Il cileno cerca di prima Vucinic, che spalle alla porta stoppa la sfera e si gira al volo trovando impreparato Padelli che interviene goffamente. L’Udinese ormai esausta incassa il quarto gol: Vucinic tra le linee riceve e si gira accelerando. Matri è sul filo del fuorigioco, Vucinic lo vede e lo serve in profondità. Il 32 bianconero a tu per tu con Padelli realizza il suo quarto gol in campionato.
Antonio Conte analizza il match a fine gara intervenendo a Sky Sport: “Se i problemi fossero solo mettere in panchina Pogba starei tranquillo. Oggi il talento si è esaltato sul valore di squadra, anche se giocavamo con le riserve in pochi se ne sono accorti per via della buona gara dei subentrati. I ragazzi lavorano con serietà nonostante i tanti assenti. Abbiamo un’idea di squadra e non siamo un gruppo di singoli. Abbiamo regalato 5 punti nelle ultime due gare stasera è andata bene, ma abbiamo sempre avuto la situazione in mano. I due punti al Napoli? E’ stato giusto, così come annullare le squalifiche, ma forse sarebbe stato giusto anche non squalificarmi. Pogba come Rijkaard? Come caratteristiche sono simili, ma paul deve crescere per diventare uno dei più bravi al mondo nel suo ruolo. Oggi c’erano defezioni importanti, tutti ci aspettavano al varco ma siamo stati bravi. Lichtsteiner? Ero un po’ arrabbiato per situazioni tattiche.” Festa dal sapore amaro per il tecnico dell’Udinese, Francesco Guidolin. Il tecnico veneto ha infatti raggiunto le 500 presenze in panchine di A in una serata particolarmente storta. Ecco le sue parole ai microfoni di Sky: “Pogba è forte, non solo per i gol, devo dire che ci troviamo di fronte a un prospetto importante. E’ stata una serataccia, ero convinto che la mia squadra fosse in grado di fare la partita ma non abbiamo fatto praticamente niente. C’è poco da aggiungere, loro hanno strameritato. Quando non abbiamo Di Natale che ci dà sicurezza nei movimenti indubbiamente è difficile per noi giocare, ma questo non basta a spiegare una serata in cui nei primi 15 minuti abbiamo fatto solo passaggi a loro. Non so spiegarmi questo match visto che eravamo in forma. Peccato, è stata una brutta figura e basta. I bilanci sono rimandati alla fine della stagione, facciamo passare questa brutta giornata. Ho voglia di stare a Udine in futuro, vorrei rimanere nella mia società, nel mio ambiente anche con un altro ruolo. Buffon non ha fatto nemmeno una parata stasera, la colpa è mia, qualcosa non è stata preparata bene. Avevamo difficoltà nella gestione della palla, ma non voglio cercare alibi”.
(Francesco Davide Zaza – twitter@francescodzaza)