Doveva essere poco più di una formalità, e così effettivamente è stato. Stavolta, a differenza delle partite con Hajduk Spalato, Vaslui e Rubin Kazan, non ci sono state sorprese, e sono stati tre punti facili per i nerazzurri, che hanno battuto il Neftchi Baku in trasferta per 3-1. L’insidia più grande erano le ripercussioni che questa lunga escursione in Azerbaijan potrebbe avere sul derby di Domenica sera, motivo per cui, tra l’altro, Stramaccioni ha schierato una formazione ampiamente rimaneggiata: unico punto saldo la difesa a tre, composta da Juan e Silvestre ma guidata da Cambiasso, che a centrocampo fa spazio al rientrante Obi a fianco di Guarin e Mudingay, con Jonathan e Pereira sulle fasce, e per concludere con Livaja in attacco insieme a Coutinho. Ad accogliere i nerazzurri è uno stadio, ovviamente, stracolmo, pronto a spingere i propri beniamini nella partita più importante della storia del club. Tuttavia, un tifo caldissimo non basta, dato che il divario tecnico-tattico tra le due formazioni è imbarazzante. Dopo i classici 5 minuti di euforia, l’Inter infatti prende il controllo, e al 10’ è già in vantaggio: Guarin largo a destra si inserisce in area, fa partire un cross teso sul primo palo dove Coutinho anticipa tutti e insacca con il classico colpo di tacco, quasi fosse una partita d’oratorio. Il Neftchi risente dello svantaggio, e perde del tutto il controllo sulla partita, dominata dall’Inter, che costruisce tantissimo ma non riesce a raddoppiare. Particolarmente positivi, in questa fase, Coutinho e Guarin, che praticamente da soli riescono a distruggere gli avversari con accelerazioni e verticalizzazioni che fanno impazzire la retroguardia azera. Così il pubblico deve accontentarsi di esultare per il fatto che Shukurov riesca a crossarla tesa in mezzo, mentre i tifosi nerazzurri si godono ben altro spettacolo: al 30’ arriva il raddoppio, con Coutinho che lancia ancora Guarin sulla destra, cross fotocopia in area dove Obi da solo incrocia col sinistro; al 43’ il sigillo sulla gara è di Livaja, che insacca di testa una palla vagante dopo una verticalizzazione deviata del solito Guarin. Si va così negli spogliatoi con l’impressione che il secondo tempo servirà per fare la goleada o per lanciare qualche ragazzino. In realtà nel secondo tempo il Neftchi scende in campo con ben altro piglio, cominciando a martellare i nerazzurri da ogni posizione, e non riuscendo a segnare solo per colpa di un ottimo Handanovic. Finchè al 53 riesce a segnare: Mobay punta Silvestre e arriva al limite dell’area, il sinistro troppo schiacciato si trasforma in un cross per Canales, che ad un metro dalla porta insacca. Lo stadio si carica, diventa una bolgia, ma il gol ha il contro effetto di far svegliare l’Inter che si riprende dall’apnea e ritorna padrona del campo. Nell’ultima mezzora non succede nulla, a parte una sgroppata di Coutinho con una conclusione alta e un paio di bombe del mancino Bertucci; per il resto gestisce l’Inter, che nel finale vede il positivo esordio di Garritano e risparmia le energie in vista del derby, vero banco di prova di questo inizio di stagione.
Neftchi-Inter: 1-3 (primo tempo 0-3)
Neftchi PFK (4-2-3-1): Stamenkovic; Shukurov, Yunuszade, Mitreski, Bertucci; Ramos, Sadygov; Wobay, Valencio; Nurahmadov (46′ Seyidov); Canales. A disp. Balayev, Yunisoglu, Guliyev, Abdullayev Elshan, Abdullayev Araz, Medhiyev. All. Hajiyev.
Inter (3-5-2): Handanovic; Silvestre, Cambiasso, Juan Jesus; Jonathan, Guarin (83′ Gargano), Mudingayi, Obi (64′ Ranocchia), Pereira; Coutinho (75′ Garritano); Livaja. A disp. Castellazzi, Benassi, Bianchetti, Nagatomo. All. Stramaccioni.
Arbitro: Kevin Blom (Ola) Ammoniti: Obi, Pereira, Ranocchia, Jonathan.
Marcatori: 10′ Coutinho (I), 30′ Obi (I), 42′ Livaja (I), 53′ Canales (N)
(Giovanni Gazzoli @giogazzoli)