Nel corso della trasmissione “La signora in Giallorosso”, sulle frequenze di Tele Radio Stereo, ha parlato oggi il nuovo direttore sportivo della Roma, Walter Sabatini, che ha fatto il punto delle trattative di mercato che vedono impegnati i giallorossi. Il primo accenno è per Lamela, talento del River Plate da tempo nel mirino dell Roma che “probabilmente non verrà – dice Sabatini – noi siamo un po’ in disparte anche se continuiamo a occuparcene”, per poi passare ad un elogio del nuovo tecnico Luis Enrique: “Abbiamo voluto cercare di capire, di sapere se c’è la possibilità di fare una sintesi tra il pensiero di calcio del Barça e quello italiano. Luis Enrique da calciatore era molto duttile. Aveva ed ha un temperamento fortissimo che si porta dietro anche da allenatore”. La prima nota dolente riguarda Mirko Vucinic, talento montenegrino reduce da un’annata difficile: “Con lui ci siamo già confrontati in grande serenità – ha chiarito il direttore sportivo – Mirko è molto amareggiato. Ricordo a tutti che Vucinic è un campione che ha colpi che solo cinque o sei giocatori in Europa hanno. Riesce sempre ad essere imprevedibile. E’ un giocatore che tecnicamente è quasi sovrannaturale. L’affetto dei tifosi è necessario per tutti i calciatori, soprattutto per uno come lui perchè sente questa poca stima. Queste sono cose che si possono recuperare anche con il contributo di Mirko. Sicuramente il disamore dei tifosi nasce anche da alcuni atteggiamenti di Vucinic e questo gliel’ho fatto notare”. Riguardo però alle prospettive di mercato del ragazzo, Sabatini è molto onesto ammettendo che “se Mirko riuscirà a tornare con la sua serenità saremo contento di tenerlo. Altrimenti verrà messo sul mercato”. Anche la questione portiere in casa giallorossa è molto calda: Viviano, Doni, Curci e Stekelemburg sono nomi che girano con insistenza a Trigoria e dintorni. Ecco che Sabatini prova a mettere ordine: “Viviano ci viene attribuito perchè siamo alla ricerca di un portiere, mentre Curci è un giocatore della Roma ed è un figlio del vivaio giallorosso che, se si fermasse a Roma, saprà essere utile”. Discorso di verso per Doni, numero uno che sembrava ad un passo dal passaggio al Liverpool: “Se io fossi in lui farei di tutto per rimettermi in gioco. E’ un discorso generale che faccio a tutti i giocatori. Bisogna saper accettare le sfide e sapersi rimettere in gioco: l’orgoglio è una qualità fondamentale per un calciatore”.
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In casa Roma si guarda anche al Sud America, dove Ricardo Alvarez sembra essere il sogno giallorosso: “C’è un pre accordo con lui per bloccarlo – ammette il ds – Però 15 milioni per Alvarez sono troppi. Io sono dell’idea che un giocatore debba essere pagato quanto vale. Alvarez è un 1988 ma ha poche partite in prima squadra”. Insomma, un Sabatini a tutto campo che si sta muovendo sul mercato con la consueta cautela, ma anche con la certezza di avere nella manica le carte giuste per portare nella Capitale qualche gicoatore davvero fortissimo.