La partita tra Anderlecht e Milan è terminata con il risultato di 1 a 3. È stata una partita in cui i rossoneri sono stati attendisti, hanno fatto fare la partita ai padroni di casa e sono ripartiti in contropiede sfruttando con molto cinismo le palle gol che hanno avuto a disposizione. Questa analisi è dimostrata dai dati sulla partita: i padroni di casa hanno avuto un maggiore possesso palla, del 61% contro il 39% di quello dei rossoneri, e un maggior vantaggio territoriale, ovvero la pervenutale di occupazione della metacampo avversaria: 55% contro il 28% del Milan. I giocatori belgi hanno concluso di più verso la porta avversaria ma sono stati meno precisi: i tiri dell’Anderlecht sono stati 6 ma solo due hanno raggiunto lo specchio della porta difesa da Abbiati; invece il Milan è stato molto cinico e ha avuto il 100% di realizzazione: su tre tiri totali tutti sono finiti nello specchio, e tutti in rete. In questo senso il Milan è stato più cattivo sotto porta e ciò giustifica la meritata vittoria dei ragazzi di Allegri. L’Anderlecht ha cercato di aggirare la difesa avversaria passando dalle fasce, come certifica il dato relativo ai cross: i belgi ne hanno effettuati 26 contro i 13 , la metà esatta, del Milan. Entrambe le squadre hanno interpretato la partita in maniera decisa, senza tirarsi indietro, come dimostra la statistica relativa ai contrasti: 51 vinti dai giocatori dell’Andelrecht, 52 da quello del Milan, per una percentuale di contrasti positivi equamente distribuita. In ogni caso la partita è stata sostanzialmente corretta: il numero dei falli sanzionati è 29, spalmati su entrambe le squadre (15 contro l’Anderlecht, 14 contro il Milan). Con questa vittoria il Milan si qualifica matematicamente per gli ottavi di finale di Champions, come seconda classificata del gruppo C. All’Anderlecht invece non rimane che sperare nell’Europa League, conquistabile tramite il terzo posto nel girone: al momento i belgi hanno gli stessi punti dello Zenit ma sono ultimi per lo svantaggio negli scontri diretti. L’ultima giornata, di scena tra due settimane, prevede Milan-Zenit San Pietroburgo e Malaga-Anderlecht.
I gol della partita tra Anderlecht e Milan sono arrivati tutti nella ripresa. I rossoneri sono andati subito in vantaggio al 2’st della ripresa grazie alla rete di El Shaarawy: De Sciglio ha effettuato un ottimo traversone dalla destra per il faraone che ha agganciato di sinistro in mezzo all’area, liberandosi del diretto marcatore e di interno destro ha battuto Proto infilando la palla nell’angolino destro. Da notare la morbidezza dell’aggancio del Faraone, che è riuscito a domare un traversone preciso ma spiovente e per cui forte. Il Milan al 26’st ha poi trovato il raddoppio con un gran gol di Mexes: Montolivo ha battuto il calcio piazzato dalla trequarti di sinistra, servendo Mexes al sulla destra del limite dell’area; il francese ha stoppato la palla di petto e in rovesciata ha battuto Proto mandando la palla all’incrocio del palo opposto. Un gol veramente da antologia del calcio, che entra di diritto in concorrenza con quello recentemente segnato da Zlatan Ibrahimovic con la Svezia. Se la rovesciata dello svedese è stata forse ancora più imprevedibile, quella di Mexes può definirsi migliore stilisticamente , e soprattutto è incredibile che un difensore abbia realizzato un gol in rovesciata da fuori area. L’Anderlecht ha poi accorciato le distanze al 33’st: Biglia ha buttato il pallone in mezzo all’area e dopo una sponda aerea la palla è giunta sui piedi di De Sutter, che nell’area piccola, solo davanti ad Abbiati, lo ha battuto insaccando di piatto destro. Nel finale è arrivato il gol del Milan che ha chiuso la partita: Montolivo ha lanciato in fascia il Faraone El Shaarawy, che ha corso palla al piede fino ad entrare nell’area piccola e ha poi servito Pato, eludendo l’uscita sulla destra del portiere Proto, col Papero che da solo ha segnato a porta spalancata. Così la partita è terminata con il risultato di 1 a 3.
Così Massimiliano Allegri, allenatore del Milan ha commentato la vittoria dei suoi ragazzi e il passaggio del turno agli ottavi: “Non è la partita della svolta, abbiamo centrato il primo obiettivo della stagione, credo sia un bel premio per i ragazzi che hanno meritato. Sapevamo che la partita non era facile, abbiamo iniziato bene e poi abbiamo sbagliato alcuni passaggi di misura. Abbiamo avuto fretta e siamo stati imprecisi. Nel secondo tempo siamo andati in vantaggio e ci siamo sbloccati, poi abbiamo smesso di giocare alla fine e loro hanno riaperto la partita. Il primo tempo? All’inizio eravamo partiti bene e ci sono stati un po’ di errori di passaggio, abbiamo avuto troppa fretta nel verticalizzare. Come conquistavamo palla non riuscivamo ad uscire o la giocavamo alle spalle dei difensori. Quando siamo rimasti 11 contro 10 ci siamo bloccati. La squadra deve acquistare sicurezza e deve essere più serena, quando si è in superiorità numerica bisogna addormentare la partita. Cos’è cambiato tra i due tempi? Era solo questione di non avere fretta nella giocata, essere più lucidi. La Juve? La Juve in questo momento è la più forte, ha autostima di sé stessa, i giocatori sono cresciuti in maniera disarmante. E’ una partita particolare, in cui noi sappiamo che noi dobbiamo dare il 110% per fare risultato“.