Rinnovo del contratto fino al 30 giugno del 2017 con annessa super clausola rescissoria da 60 milioni di euro. Così, con questa abile mossa di calciomercato, il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, ha blindato il Matador Edinson Cavani al San Paolo. Tutti felici o forse non proprio. C’è infatti chi è convinto che nonostante tale contratto faraonico, il cui ingaggio sfiora i 5 milioni di euro, l’ex attaccante del Palermo potrebbe comunque salutare al termine della stagione 2012-2013 l’ambiente partenopeo. Diversi i motivi che spingerebbero a tale addio ma su tutti spicca la possibilità di conquistare qualcosa di importante con un’altra squadra. Cavani è infatti rimasto molto deluso per non aver conquistato l’accesso alla Champions League al termine della scorsa stagione e quest’anno dovrà accontentarsi di giocarsi l’Europa minore, guardandosi i match più prestigiosi sul divano. Se la questione dovesse ripetersi difficilmente Cavani rimarrà un altro anno a Castelvolturno. Ecco perché servirà conquistare un trofeo di quelli importanti durante l’annata da poco iniziata, magari lo scudetto, e come minimo l’accesso alla coppa “dalle grandi orecchie” per il 2013-2014. E’ difficile infatti pensare ad un altro anno senza Champions League per Cavani, a fronte delle offerte stratosferiche a lui pervenute in questi ultimi mesi. Per il Paris Saint Germain o il Manchester City, ma anche per il Chelsea e il Real Madrid, non sarà difficile mettere sul piatto un ingaggio da 10/12 milioni di euro netti all’anno se Cavani dovesse confermarsi sui livelli delle ultime stagioni. Nel gruppo delle ammiratrici soprattutto il Chelsea, che ha nel presidente Abramovich uno dei maggiori estimatori di Cavani, ha minacciato di presentare una super offerta già quest’estate e probabilmente si rifarà sotto l’anno prossimo. Questo quindi il quadro della situazione in un periodo in cui i contratti sottoscritti valgono il giusto. Emblematico, ad esempio, il caso di Thiago Silva, che dopo aver firmato il prolungamento del contratto con tanto di ritocco con il Milan, ha salutato l’Italia trasferendosi a Parigi, seguito a ruota da Ibrahimovic. Se è vero che da una parte le due situazioni non si possono paragonare (i rossoneri hanno ceduto per questioni di bilancio) è vero anche che l’esempio fa capire come i giocatori possano sposare una causa per poi cambiare idea pochi giorni dopo…
A fronte di offerte più vantaggiose, o delle scelte dei rispettivi club. Ne riparleremo quindi a fine stagione quando i verdetti saranno decisi e quando sapremo se il Napoli avrà arricchito o meno la propria bacheca. Di sicuro i partenopei hanno un’ottimo motivo in più per vincere.