Sarà una sfida alla pari. Parola di Radja Nainggolan, centrocampista giallorosso, fra i migliori in campo in questo inizio di stagione. Domani sera se la vedrà alle ore 18.00 con la Vecchia Signora allo Juventus Stadium, e il belga racconta le proprie sensazioni: «Sarà una sfida alla pari, ma è la Roma a giocare il calcio migliore. Noi in campo ci divertiamo e facciamo divertire la gente. La Juventus ha dimostrato in questi ultimi anni di essere forte. Penso che sarà una bella partita. Del resto loro avranno molta rabbia in corpo dopo la sconfitta in Champions di Madrid. Ma noi faremo in ogni caso il nostro gioco: lo facciamo dovunque, è stato così anche a Manchester e non cambieremo atteggiamento». Nainggolan viene da una grande partita in Champions League contro il Manchester City nel quale l’ex Cagliari ha realizzato l’assist per Totti: «Ho visto Totti fare uno scatto anche alla sua età, io ho messo il pallone, è andata bene. Sono felice che il mio assist sia servito a realizzare un gol così importante. Ma lo sono ancora di più perché anche in Champions abbiamo dimostrato che possiamo giocarcela alla pari con le altre, nel girone». In chiusura un commento su Rudi Garcia: «Rudi Garcia è un vincente, poi è chiaro nel modo di spiegare le partite, non è mai difficile capire cosa vuole. Ecco perché in campo la Roma gioca come vuole il tecnico: lui fa stare bene noi e noi facciamo lo stesso con lui».
C’è un tifoso che non ti aspetti in casa Roma: Alessandro Nesta. L’ex centrale di difesa di Milan e ancor prima Lazio, ha esternato la propria “fede” giallorossa su Twitter. Nelle scorse ore infatti, l’ex stella italiana ha scritto: «Sono riuscito a fare il tifo per la Roma». Nesta si riferisce naturalmente al big match Champions di martedì sera, quando i giallorossi hanno pareggiato a Manchester contro il City. Immediata e probabilmente scontata la reazione dei supporters biancocelesti al tweet di Nesta, con diversi tifosi contrari alle parole dell’ex calciatore. Solo in pochi hanno apprezzato la sincerità dello stesso, condividendo la gioia per il bel pareggio della Roma all’Etihad Stadium.
Francesco Totti è stato il protagonista di una bella intervista. Il quotidiano La Repubblica ha infatti chiacchierato con il capitano della Roma, eroe nazionale dopo la rete contro il Manchester City che ha permesso allo stesso numero 10 di divenire il calciatore più vecchio in attività a segnare in coppa. «Il gol di Manchester? Mi ha telefonato il premier, Matteo Renzi – confessa Totti – Mi ha fatto piacere. Mi ricordo nel 2006, quando ero infortunato ed ero in clinica: venne a trovarmi il presidente Berlusconi… Quando succedono cose così, ti gratificano. Mi inorgoglisce quando in campo realizzo qualcosa che avevo pensato di poter fare. Se mi riesce, quell’azione vale doppio e riesco a far innamorare la gente». La Roma non ha ancora vinto niente comunque, e Totti invita a non adagiarsi sugli allori: «Il problema è che non abbiamo vinto niente, finora. Momenti così belli li abbiamo già vissuti, ma è il risultato finale quello che conta». Domenica sera la sfida contro la Juventus, nella quale Totti ritroverà il suo amico Buffon: «La Juventus, domenica. Noi contro la Juve, io contro Gigi Buffon che è uno dei pochi amici che ho nel calcio. E’ una bella persona, ci mandiamo messaggi, purtroppo abitiamo lontani e peccato non aver giocato nello stesso club. Gigi a un certo punto poteva venire da noi…». Infine Totti svela: «Gli allenatori coi quali mi sono trovato meglio: Mazzone e Zeman».
Se la giocherà a viso aperto la Roma contro la Juventus. Domenica sera, alle ore 18.00, si terrà la partitissima della sesta giornata di Serie A, con uno Juventus Stadium che sarà una bolgia e che cercherà di trascinare i propri beniamini alla vittoria. Nessun problema per la Roma che ha acquisito consapevolezza della propria forza dopo il bel pareggio di Manchester contro il City in Champions League. «Non sarà per nulla facile – le parole di Seydou Keita sulla gara contro la Juventus, intervistato dai microfoni di RomaTV – E’ vero che stiamo attraversando un ottimo momento, ma dovremo dare ancora di più. Noi possiamo battere chiunque, ma dobbiamo dimostrare sempre di essere una grande squadra. Non deve esistere la parola sconfitta nella nostra mente».