Finisce 2-1 per il Verona l’ultima partita della carriera di Luca Toni, che segna con un rigore morbido e di classe l’ultimo dei suoi 157 gol in Serie A, griffando una vittoria bella e inaspettata per l’Hellas. Serata di orgoglio e soddisfazione per la squadra di Delneri, con rete splendida di Viviani e sigillo di Dybala (rigore) nel recupero, a match ormai finito. Espulso nel finale Alex Sandro, in una notte certamente non indimenticabile per Allegri.
Anche se giochi contro una Juve che ha metà delle tue motivazioni e nonostante tu sia già retocesso, è da applausi l’atteggiamento e la voglia di onorare il tuo miglior giocatore degli ultimi anni, con una serata da sogno. Complimenti a squadra e tifosi Quasi tutti i singoli sotto le proprie possibilità, tracce di umanità in un gruppo che si era invece dimostrato alieno per lunghe settimane. Almeno per il palcoscenico italiano – Le decisioni principali sono quasi tutte corrette. Poteva arrivare qualche cartellino in più visto l’agonismo a tratti (ingiustificatamente) esagerato
Al termine del primo tempo al Bentegodi è vantaggio Hellas sulla Juve, grazie ad un gol d’autore proprio del singolo più atteso, Luca Toni (voto 7). Nella serata dell’addio al calcio del suo centravanti, il Verona non si tira indietro e fornisce una prestazione che – almeno per quanto concerne la prima frazione – è da squadra tutt’altro che ultima in classifica. Pochi i brividi, nei primi 40 minuti di gioco: difese rocciose e praticamente senza spifferi, con Rugani e Barzagli (voto 6,5 per entrambi) da una parte ed Helander (voto 6,5) dall’altra sugli scudi, a più riprese. Troppo falloso Zaza (voto 5), ammonito giustamente al terzo fallo consecutivo dall’arbitro Maresca; geniale ma troppo lontano dalla porta Dybala (voto 6). L’ottima prova di squadra del Verona diventa poi qualcosa di più negli ultimi 5 minuti: Toni colpisce il palo su assist di Siligardi (voto 6,5), prima di segnare con il cucchiaio il rigore dell’1-0, concesso per fallo di Alex Sandro (voto 5) su Pisano (voto 6). Poco prima Dybala era andato a pochi centimetri dalla rete bianconera, nell’unica occasione creata dalla squadra di Allegri, in contropiede. La reazione dei campioni d’Italia arriverà probabilmente nella ripresa, che ci aspettiamo certamente molto divertente e ricca di palle gol, da entrambe le parti.
Gioca alla pari con una Juve certamente non agguerrita ma pur sempre capolista e dominatrice della Serie A. Vantaggio meritato, soprattutto per Toni Classe e volontà, si merita la rete dell’1-0 che accende la serata dedicata al suo addio al calcio L’unico tiro pericoloso, quello di Dybala, esce di poco dal suo specchio di porta. Per il resto zero interventi, un record abbastanza clamoroso, visto che gioca nella squadra ultima in classifica, contro la prima…
Ci sta che non mangi l’erba, pur giocando un primo tempo più che dignitoso. Perde il controllo solo nei minuti finali, incassando palo e gol di Toni nel giro di 4 minuti Lui e Rugani controllano benissimo gli attaccanti avversari, con una defaillance solo in chisusura, anche se decisiva. Lo premiamo comunque per la sensazione di solidità che trasmette Ci sono vari singoli bianconeri sotto la sufficienza, in questo primo tempo. Lui è abbastanza fastidioso per quel gioco “forzato” che scade nel fallo, fino all’ammonizione (Luca Brivio)
Poco impegnato dalla Juve, si fa trovare però puntuale quando serve
Si conquista il rigore che poi Toni realizza in cucchiaio e spinge senza risparmiarsi sulla destra
Grande prestazione, il migliore in campo assieme ad Helander (Toni a parte). Peccato non abbia reso su questi livelli per tutta la stagione
Si concede l’unica imperfezione nel recupero, concedendo il rigore a Zaza. Per il resto, un gigante
Cuadrado è forse il migliore tra gli juventini ma trova un osso veramente duro nell’olandese, sempre pronto a lanciarsi in avanti, come Pisano dall’altra parte
Assist prezioso per il 2-0 parziale di Viviani e partita di generosità e corsa su tutto il fronte dell’attacco
Prestazione di sostanza, gol di estrema qualità balistica. Più che positivo
Rischia il rosso per somma di cartellini, in una partita da dominatore della mediana, proprio contro la “sua” Juve
Qualche intuizione apprezzabile e un pressing alto che mette in crisi Lemina, facendolo sbagliare a più riprese
Quando parte palla al piede per il pur ottimo Barzagli sono problemi. Momento di forma eccellente
Per lui il voto stasera conta poco. Sarebbe un 10 per una carriera costruita con volontà, grinta e capacità: si è meritato le vittorie, di squadra e individuali, senza bruciare le tappe e facendo la gavetta. Per arrivare in cima al mondo, con la nostra maglia azzurra sulle spalle
Entra bene e si inserisce a dovere nell’atmosfera della serata, rischiando un paio di volte di essere protagonista anche sottoporta
Partita di altissimo livello, sfrutta il momento migliore della stagione per “infilzare” la Juve e prendersi una soddisfazione meritata
Non impressiona, non è protagonista di grandissime parate e anzi viene graziato dal palo nel primo tempo…
Perde qualche punto per le difficoltà in marcatura su Siligardi, nonostante un avvio di match ottimo. Comunque sufficiente
E’ lui a deludere, rispetto al solito standard, al Bentegodi. Goffo e colpevole sul 2-0 di Viviani
Anche per lui prova sufficiente, forse anche migliore rispetto a quella di Barzagli. Era difficile tenere Toni a bocca asciutta, stavolta
Fin troppo aggressivo, tra scontri fisici e scintille a palla lontana con gli avversari. E’ però il migliore per voglia e tentativi in attacco
Può giocare come mezzala, con buon profitto; secondo quanto visto stasera, non si può dire lo stesso per il ruolo di centrale
Gioca piuttosto male, iniziando con due tuffi olimpionici senza senso ai limiti dell’area avversaria e continuando ad inseguire i centrocampisti del Verona, senza capirci molto
Anche lui molto distante dal giocatore top di altre volte, sbaglia diversi appoggi facili e viene giustamente sostituito
Indovina solo un “numero” in ruleta in 90 minuti, soffrendo spesso Pisano e Wszolek e finendo la partita in anticipo, per doppio giallo
Risolleva la sua prova con una ripresa di carattere, dopo i troppi falli del primo tempo. Ma Helander lo marca benissimo
Esce dal grigiore solo con qualche guizzo isolato, pur risultando il migliore con Cuadrado. Segna nel recupero su rigore, riportandosi secondo in classifica marcatori assieme a Bacca
Entra quando la Juve in teoria dovrebbe uscire dai blocchi ma non si vede praticamente mai
Non è colpa sua, viste squalifiche, poche motivazioni dovute al momento e infortuni. Sconfitta imputabile molto più ai giocatori
(Luca Brivio)