Reduce dal trionfo di martedì in Champions League contro il Manchester City, il Napoli si ributta in campionato, e il calendario gli propone due sfide davvero importanti. Martedì il recupero contro la Juventus, certo, ma prima la partita di questa sera a Bergamo contro l’Atalanta, una squadra autrice di una fantastica partenza in campionato. I bergamaschi sul campo hanno infatti ottenuto più punti del Napoli, e sono inoltre trascinati da un ex, il bomber German Denis, senza dimenticare Luca Cigarini e il direttore Pierpaolo Marino. Insomma, una partita delicata e molto importante per il Napoli, che non può permettersi di perdere altro terreno, altrimenti la caccia allo scudetto (o almeno alla qualificazione per la prossima Champions) si complicherà ancora di più. In vista della partita abbiamo sentito uno dei personaggi più rappresentativi della storia del Napoli, Salvatore Bagni. Intervista in esclusiva per IlSussidiario.net.
Bagni, è inevitabile iniziare chiedendo un commento alla vittoria con il Manchester City.
Ero allo stadio, è stata una soddisfazione enorme. Il Napoli è una squadra davvero difficile da affrontare: grande intensità, tattica quasi perfetta, grande attenzione e sacrificio da parte di tutti i giocatori in campo. Io penso che il Napoli sia stato superiore al City nei due scontri diretti: ha rischiato di vincere anche in Inghilterra, e se fosse stata eliminazione diretta si sarebbe meritatamente qualificato.
Napoli favorito per il passaggio agli ottavi?
Senza sottovalutare il Villarreal, io credo che il Napoli possa poi andare anche oltre gli ottavi di finale, perché è una squadra costruita davvero bene e molto veloce.
Oggi però c’è una partita molto difficile contro l’Atalanta: come la vede?
Archiviare la vittoria di martedì non è facile, perché bisogna mettersi alle spalle una grande euforia, forse pure eccessiva. L’Atalanta sta facendo davvero molto bene, e ci sono pure tanti ex che avranno motivazioni speciali. Anche perché Mazzarri farà qualche cambio, direi uno per reparto, ed evidentemente si perde un po’ di qualità.
La priorità è ormai chiaramente la Champions?
Sì, e va dato atto a De Laurentiis che è stato il primo a credere nel passaggio del turno. Certo che non è facile portare avanti due competizioni così importanti, su questo il Napoli ha ancora da imparare.
Tornando all’Atalanta, qual è il suo giudizio sui bergamaschi?
La classifica parla da sola. Colantuono è bravissimo, la squadra è davvero buona e la società da sempre è tra le più serie e preparate d’Italia. Aver superato così brillantemente la penalizzazione, che era un vero e proprio macigno, ha poi dato uno slancio psicologico incredibile.
Di Denis cosa pensa?
Denis certamente è bravo, poi ha trovato l’ambiente ideale dove giocare da titolare in una squadra molto buona, cosa che gli era mancata con Napoli e Udinese, e lo sta sfruttando.
Quale può essere la chiave per decidere Atalanta-Napoli?
In Italia tutti si conoscono bene, quindi gli elementi decisivi sono la condizione fisica, la concentrazione, la capacità di saltare l’uomo e il tifo. A Bergamo il tifo è davvero caldo, è sempre difficile uscirne con un bel risultato. Mi ricordo che abbiamo sempre sofferto, anche negli anni degli scudetti. Per tutti questi motivi sarà una partita difficile, aperta a ogni risultato.
(Mauro Mantegazza)