Tra le grandi squadre del campionato italiano il Milan è quella che sta andando peggio, e probabilmente muovendo più in fretta (che non significa necessariamente meglio) per il calciomercato di riparazione. Secondo le ultime indiscrezioni di calciomercato Radja Nainggolan è sempre più vicino mentre Danilo D’Ambrosio è ormai promesso sposo, con buona pace del presidente del Torino, Urbano Cairo. Questo mentre due acquisti sono già pronti per l’uso ovvero Adil Rami, difensore roccioso arrivato dal Valencia, e Keisuke Honda, più fine trequartista giapponese temprato da tre stagioni in Russia. Oltre ai nuovi tesserati il Milan cercherà di recuperare anche tutti quelli attuali, compreso soprattutto Stephan El Shaarawy. La parabola del Faraone è ancora verde ma ha già vissuto curve non ordinarie, sia verso l’alto che verso il basso, dall’esplosione di un anno fa fino all’insabbiamento e al mistero dei giorni nostri. Potrebbe essere lui il vero nuovo acquisto del Milan nel calciomercato di gennaio? Ne abbiamo parlato nell’intervista con Gianni Di Marzio, in esclusiva per ilsussidiario.net.
Per il Milan si parla tanto di D’Ambrosio in arrivo: cosa ne pensa? D’Ambrosio mi piace ed è un ottimo giocatore, però secondo me Poli terzino destro è un’idea geniale, che meriterebbe di essere approfondita. E’ un centrocampista ma ha qualità per reinventarsi con successo anche come laterale difensivo, con la giusta pazienza. D’Ambrosio dal canto suo può giocare su tutte e due le fasce, ma ci sono già Abate e De Sciglio che al momento non mi sembrano in discussione come titolari. Diciamo che un’alternativa come D’Ambrosio non può che fare bene, basta che non crei problemi nelle rotazioni, soprattutto per De Sciglio che deve emergere.
Il colpo grosso di calciomercato a gennaio può essere invece Nainggolan: è l’uomo che serve al Milan? Nainggolan lo vedo più funzionale in un sistema come quello della Juventus, è un “dobermann” che potrebbe migliorare tantissimo con Antonio Conte. Non è un giocatore che brilla per capacità di regia, che illumina il gioco ma al Milan farebbe comunque comodo, perché serve uno con forza fisica alla Ambrosini per capirci. Una presenza di rilievo in mezzo al campo.
Quanto ai giovani dell’attacco: è partito Niang, che ne sarà di El Shaarawy?
Non mi sembra lo stesso ragazzo, partito da Padova con il fagottino in spalla per diventare calciatore. Non è un calciatore fatto e finito: deve tornare con i piedi per terra e riconquistare quell’umiltà con la quale era arrivato a Milano.
(Fabio Franchini)