Il Lione si è qualificato ai quarti di finale di Europa League eliminando il Chornomorets nei sedicesimi (0-0 esterno, 1-0 alla Gerland) e il Viktoria Plzen negli ottavi (4-1 casalingo, 1-2 esterno). Nella prima fase aveva vinto il gruppo I con 12 punti (tre vittorie e tre pareggi). Miglior marcatore è stato Bafetimbi Gomis con tre reti, ma i francesi sono riusciti a mandare in gol otto giocatori diversi in dieci partite. Nel suo palmares figurano 7 titoli della Ligue 1 (vinti consecutivamente tra il 2002 e il 2008), cinque Coppe di Francia, una Coppa di Lega, otto Supercoppe di Francia. Negli ottavi di finale di Champions League del 2006-2007 il Lione ha giocato contro la Roma, venendo eliminato: 0-0 all’Olimpico, 0-2 alla Gerland.
Il Lione si schiera con il , schema già utilizzato in passato e che prevede un trequartista alle spalle delle due punte e un centrocampo nel quale ci sono un regista basso, un interditore e un incursore. C’è una vecchia conoscenza del calcio italiano come l’ex Milan Yoann Gourcuff che agisce sulla linea della trequarti e ha libertà di inventare; a centrocampo i titolari sono Maxime Gonalons (cercato la scorsa estate dal Napoli) e Gueida Fofana, con l’esperto Arnold Mvuemba (che può giocare anche dietro le punte) a completare un reparto che si avvale anche della sagacia di Steed Malbranque, rientrato in Francia dopo l’esperienza in Premier League. Il reparto arretrato è guidato da Bakary Kone, che ha guidato il Burkina Faso alla finale dell’ultima Coppa d’Africa; l’altro centrale è il giovane Samuel Umtiti, campione del mondo Under 20 insieme a Paul Pogba, mentre riserva di lusso è Milan Bisevac. Davanti bisogna stare attenti al talento di Lacazette e alla forza fisica e alla capacità di vedere la porta di Gomis, con Jimmy Briand seconda linea che sarebbe titolare in tante squadre.
L’attacco, senza ombra di dubbio. Lacazette è un grande talento pronto ad esplodere e già adesso è riconosciuto come una stella di prima grandezza in ambito europeo; Gomis sa fare gol, ne ha già realizzati 18 in questa stagione ed è sempre andato in doppia cifra in campionato dal 2006-2007 (record di 16 nel 2007-2008 e 2012-2013). Poi c’è Jimmy Briand, che come detto può benissimo essere un titolare, e Yoann Gourcuff che ispira con l’ultimo passaggio e ricopre una posizione che può dare molto fastidio alla difesa. Avere poi una riserva come Clément Grenier è un lusso che pochi si possono concedere. Tante soluzioni, anche per la versatilità dei giocatori che possono occupare ruoli diversi.
Due cose: l’inesperienza e la difesa. La squadra si sta ricostruendo dopo un ciclo vincente difficilmente ripetibili. Tanti sono andati via (Lisandro Lopez, Juninho Pernambucano, Tiago, Benzema) e sostituirli è un processo in atto tuttora e i risultati tardano ad arrivare. In più, il reparto arretrato non dà troppe garanzie:
Kone è bravissimo in marcatura ma forse un po’ lento, Umtiti paga qualcosa in termini di gioventù, i terzini non sembrano essere dei fenomeni. Ha subito 35 gol in 29 partite di campionato: troppi, soprattutto considerando che giocherà contro un attacco che poche squadre in Ligue 1 possono schierare (per non dire nessuna, PSG a parte).
Emerge su tutti gli altri. Classe ’91, è un attaccante centrale come base di partenza, ma spesso e volentieri viene allargato sull’esterno o agisce da seconda punta. Alla Gerland sperano che abbia la stessa parabola di Karim Benzema, e che magari resti più a lungo; cresciuto nel vivaio, si era già messo in luce qualche anno fa con uno splendido gol in Champions League. In questa stagione ha segnato 13 gol nella Ligue 1, 2 in Europa League, 2 in Coppa di Francia e 2 in Coppa di Lega; in quattro anni completi in prima squadra ne ha realizzati 35. E’ certamente l’uomo di maggior talento e qualità, partner ideale per Gomis perchè può attirare su di sè le difese avversarie consentendo al compagno di finalizzare al meglio.
, quasi 48 anni (li compirà il prossimo 3 aprile, giorno dell’andata dei quarti). E’ un uomo “di casa”: ha giocato come difensore nel Lione per nove stagioni, collezionando anche 22 gol in campionato. Si è trasferito allo Strasburgo, poi ha provato il grande salto in Premier League e per tre anni ha giocato nell’Arsenal, da riserva ma vincendo campionato e FA Cup. Vanta anche 6 presenze in Nazionale, in un periodo non troppo felice per i Bleus; la sua carriera di allenatore è appena iniziata. Nel 2011 ha subito preso in mano l’Olympique, dopo esserne stato direttore del centro di allenamento. Inizio folgorante: vince la Coppa di Francia al primo anno e viene così confermato a dispetto del progetto che lo voleva semplice traghettatore. Lo scorso anno conduce il Lione al terzo posto, migliorandosi; ma viene eliminato dalla Real Sociedad nel playoff di Champions League, perdendo 2-0 entrambe le partite.
(Claudio Franceschini)