E’ nato il 2 giugno del 1994, Gianmarco De Feo. Uno dei talenti che Aldo Dolcetti ha coltivato con la Primavera del Milan, che quest’anno ha raggiunto la finale del Torneo di Viareggio (persa contro l’Anderlecht) e che si giocherà ora le finali del campionato, sperando di vincere uno scudetto che non arriva dal 1965 (era la terza edizione). Una squadra importante, nella quale gioca gente come Simone Ganz, Bryan Cristante, Andrea Petagna. E Gianmarco De Feo per l’appunto, che lo scorso marzo ha vissuto una gioia particolare: Massimiliano Allegri l’ha mandato in campo nell’amichevole di San Siro contro il Sion e lui, poco dopo la sostituzione, ha fatto centro. Oggi, in esclusiva a Ilsussidiario.net, racconta cosa ha significato per lui quel momento e ci parla delle sue speranze e dei suoi sogni. “Il mio idolo è Antonio Cassano”, ci dice; il ruolo di base c’è, vedremo se anche per De Feo arriverà una luminosa carriera come per FantAntonio.
Gianmarco, torniamo al 22 marzo 2013. Primo gol con la maglia del Milan… Ne avevo fatto uno durante un’amichevole con una squadra di categoria inferiore, vincemmo 11-0; ma contro il Sion è stato davvero diverso.
Quali sono state le tue principali emozioni? Non ricordo praticamente nulla, qualcuno mi ha detto che ho messo fuori la lingua, ho rivisto tutto dopo. E’ stata una grande emozione, c’erano più di 15 mila spettatori a San Siro. E’ stato fantastico.
Quale giocatore rossonero ti ha dato maggiori consigli in campo? Robinho al momento del gol mi ha preso in braccio e a fine partite mi ha regalato la sua maglia. Scherza sempre ma soprattutto aiuta tanto. E poi c’è Nocerino che mi da consigli particolari.
Quali? Parliamo in dialetto campano così nessuno ci ascolta. E’ un grande, mi aiuta spesso.
Il tuo idolo è Antonio Cassano vero? Il mio idolo calcistico è Antonio Cassano, anche se ovviamente i tifosi del Milan non gli hanno perdonato il suo arrivo all’Inter. Però lui tecnicamente è fantastico, mi piace vederlo giocare.
Anche De Feo andrebbe all’Inter?
Assolutamente no, non andrei mai all’Inter. Sono milanista fin dalla nascita e spero di poter restare qui per sempre.
Intanto aspetti una chiamata dal Milan… (ride, ndr). Eh sì, aspetto di capire cosa vuole fare il Milan, ha tempo fino a giugno per mettermi sotto contratto. Io spero di essere confermato, penso di aver dimostrato le mie qualità.
Come è stata la tua stagione?
Ho iniziato bene, poi sono stato messo in panchina per scelta del mister salvo poi rientrare in questo finale. Ho sempre accettato le decisioni di mister Dolcetti. Ora ci attendono le finali e speriamo di fare molto bene. Nell’ultimo torneo fatto ad Ostuni sono stato nominato miglior giocatore della manifestazione, questo mi ha riempito d’orgoglio.
Nella prossima stagione dove vorresti stare? Sarebbe bello potermi allenare con la prima squadra ma vorrei giocare con continuità, quindi spero di andare in prestito in Serie B per giocare di più.
Un giudizio su Mister Dolcetti? Un grande allenatore che mi ha insegnato tanto anche quando mi ha messo in panchina. Mi stima e questa è una grande cosa per me.
Tatticamente che tipo di giocatore sei? Io nasco trequartista, ovvero numero 10; ma mi sto abituando a giocare come esterno visto che ho maggiore libertà.
Il prossimo match è contro il Catania… Esattamente il 2 giugno, il giorno del mio compleanno. Spero di farmi un bel regalo, prima però dovrà farmelo il mister facendomi giocare (ride, ndr).
Quale giocatore della prima squadra ti ha impressionato maggiormente? Robinho è fantastico, ha una tecnica pazzesca. Ma anche El Shaarawy, che è un professionista serio e si allena benissimo.
Hai già visto qualche “balotellata”? No, Mario arriva vestito sempre molto bene, con stile, ma dietro le telecamere è un’altra persona, un ragazzo d’oro.
E di De Sciglio cosa pensi? Abbiamo spesso viaggiato insieme nell’autobus che ci portava agli allenamenti quando eravamo ragazzi. E’ sempre stato molto introverso, si vedeva però che aveva qualità. Sono contento per lui.
Il compagno di squadra che ti ha maggiormente impressionato?
Sicuramente Ganz, è mostruoso, spero possa avere tanta fortuna e tanto spazio in futuro. E’ davvero un ottimo attaccante, segna sempre.
E l’avversario che ti ha convinto maggiormente? Ce ne sono tanti, a Ostuni mi ha impressionato Beltrame della Juventus, ma in generale Alessandro Capello del Bologna, classe ’95, un talento importante.
Mister Allegri lo hai conosciuto? Quando mi sono allenato e ho giocato con la prima squadra è sempre stato prodigo di consigli. Scherza molto con i giocatori e quest’anno ha fatto sicuramente molto bene: spero possa restare, lo dico da tifoso del Milan.
Hai avuto modo di avere a che fare con Berlusconi e Galliani? Solo con Galliani che al termine del match contro il Sion si è complimentato con me e mi ha spronato a continuare così.
Quale giocatore ti piacerebbe vedere al Milan? Mi sarebbe piaciuto vedere Kakà nuovamente al Milan; a gennaio si è parlato di un possibile ritorno, ci ho sperato. Lui è un altro dei miei idoli, calciatore di grandissimo livello.
Il tuo sogno più grande? Giocare nel Milan, fare parte della storia di questo club. Sarebbe fantastico.
Ma non ti piacerebbe giocare nel Napoli visto che sei campano? A fine carriera mi piacerebbe giocare con la maglia azzurra, anche perché io sono l’unico milanista in una famiglia di tifosi del Napoli.
(Claudio Ruggieri)