Sorprende il risultato finale a San Siro, dove il Milan è stato fermato per 1 a 1 da un ottimo Bologna, che ha interpretato alla perfezione la partita dal punto di vista tattico. Partita chiusa, difensiva degli uomini di Pioli, com’era ovvio che fosse. Non era ovvio invece, che recitassero così bene i ruoli assegnatigli: difendersi con ordine e ripartire con veemenza alla prima occasione, spinti dalla qualità dei piedi di Di Vaio, Ramirez e Diamanti. Il Milan invece perde per strada due punti, dato che ci si aspettava una vittoria contro un Bologna che ha poco da chiedere alla classifica, e che quindi scendeva in campo con meno motivazioni dei rossoneri: il problema principale è stata la poca mobilità in attacco, che non ha consentito di chiudere verticalmente negli ultimi metri la grande mole di gioco orizzontale sviluppata fino alla trequarti. Grazie all’ingresso di Cassano, non a caso, le punte rossonere si sono rivitalizzate, e la partita è cambiata a loro favore. I dati confermano l’analisi, visto che il possesso palla è stato a favore dei rossoneri per il 65% contro il 35 dei bolognesi. E se la gestione della palla è circa del doppio a favore del Milan, così non è per i tiri: in totale, si contano 17 conclusioni a 11 per i padroni di casa, e un risicato 7 a 6 per i tiri nello specchio sempre per i rossoneri, a fronte di un gol a testa. Netta invece la supremazia territoriale del Milan, che ha occupato il campo avversario per ben 15′:51”, contro i soli 04′:58” degli ospiti, quindi molto più concreti a sfruttare le minori occasioni. In generale, il Milan è stato molto più nervoso, probabilmente per la alta posta in palio: 16 falli commessi dagli uomini di Allegri, solo 9 dagli avversari. Infine, il conto dei calci d’angolo recita 9 a 1 per la squadra di Berlusconi. Singolarmente, un elogio va a Cherubin: le sue ben 25 palle recuperate coronano una partita gestita con grande sapienza tecnico-tattica, e non è facile giocare così quando davanti hai un certo Ibrahimovic…già, Ibra, colui che ha tirato più volte di tutti, 5, ma nonostante ciò, a parte i pochi minuti iniziali e quelli finali, è stato uno dei peggiori in campo. Grande densità a centrocampo per Muntari, che singolarmente ha effettuato ben 60 passaggi.
Solo due le reti viste oggi a San Siro, ma entrambe importantissime, in quanto rischiano di decidere il campionato. L’inatteso vantaggio del Bologna arriva al 26′, e nasce da una disattenzione di Van Bommel a centrocampo. La sua leggerezza capita mentre la squadra stava salendo, e perciò il lancio per Diamanti che segue coglie i rossoneri impreparati. L’ex Brescia avanza palla al piede aspettando l’attimo giusto e, giunto al limite dell’area, decide di scaricare al centro per Ramirez il quale, vedendo il ritorno del difensore, sceglie di calciare di prima, anticipando Abbiati. A tempo regolamentare scaduto invece arriva il pareggio di Ibrahimovic. E’ un gol di pregevole fattura, in quanto dalla sinistra spiove un cross teso. Ibra potrebbe colpire di testa, ma è ostacolato da due difensori: in una frazione di secondo allora decide di temporeggiare e aspettare quell’attimo in più, e, scesa la palla, la colpisce col piattone, anticipando l’uscita del portiere e incrociando sul secondo palo.
Ecco come l’allenatore del Milan, Massimiliano Allegri, commenta il pareggio della sua squadra col Bologna, risultato che lascia dell’amaro in bocca: “Siamo delusi – riassume in due parole Allegri – Pensavamo di vincere. Ma ora aspettiamo la Juve”. Il tecnico livornese tira le orecchie ai suoi, che nelle uscite a San Siro con Fiorentina e Bologna si sono dimostrati supponenti e sembrano aver sottovalutato gli avversari: “Abbiamo fatto un punto in due partite in casa e dovevamo farne di più. Siamo partiti bene ma abbiamo regalato un gol e ci siamo disuniti. Nella ripresa abbiamo creato tanto ma non siamo riusciti a vincere: con questo punticino momentaneamente abbiamo raggiunto la Juventus e c’è delusione perchè non abbiamo vinto. Mancano ancora cinque partite: se la Juventus vincerà stasera avranno grandi possibilità di vincere lo scudetto, altrimenti sarà tutto come prima con una partita in meno”. Ammissione di colpa per Urby Emanuelson: “Non siamo contenti perchè dovevamo vincere questa partita. Stasera gioca la Juventus e se dovesse vincere conquisterebbe tre punti. Quando sono entrato ho provato ad aiutare la squadra. Ho fatto bene sulla sinistra, ma il risultato non è comunque buono. Il primo tempo non abbiamo giocato bene”. Infine l’allenatore del Bologna, Pioli, che cerca di mantenere desta la guardia dei suoi: “Abbiamo affrontato un avversario molto forte e determinato, è un bel punto conquistato e faccio i complimenti ai miei ragazzi. Salvezza? Non possiamo ancora essere tranquilli, oggi abbiamo cominciato una settimana che mi auguro possa essere determinante. E’ iniziata nel modo giusto”. (Giovanni Gazzoli – Twitter @giogazzoli)