Le vicende societarie dell’As Roma tengono banco anche ad inizio 2011, soprattutto ad inizio 2011. Intorno alla fine di gennaio dovrebbe aversi la formulazione delle offerte vincolanti e, da lì in poi, un percorso più preciso verso l’avvicendamento del club giallorosso. Nel frattempo, evocati dai quotidiani di martedì, tornano in pista gli americani. Una cordata di imprenditori statunitensi, di cui si è già parlato alcune settimane fa, sarebbe seriamente intenzionata a rilevare la Roma e, dopo mesi di anonimato, avrebbe nomi e cognomi. Assistiti dallo studio legale Tonucci (lo stesso che seguì la vicenda Soros), gli “uomini del destino” sono tre e rispondono ai nominativi di John Mara, Steve Tisch e Woody Johnson. I primi due sono i padroni dei New York Giants, celebre squadra di football americano di New York. Woody Johnson, oltre ad essere proprietario dei New York Jets, ha alle spalle una multinazionale come la Johnson & Johnson.
I tre americani avrebbero avanzato un’offerta interessante, anche per Unicredit. I punti di forza della Roma made in Usa sarebbero il merchandising e la costruzione del nuovo stadio, investimento che potrebbe aumentare in maniera considerevole il valore del club giallorosso. Al momento però i tempi di approvazione della legge che dovrebbe facilitare l’iter di realizzazione degli stadi di proprietà ha subito rallentamenti e incertezze. Da ultimo lo stop in commissione Cultura alla Camera.
Nel frattempo il "Corriere dello Sport" rivela che in un’ipotetica Roma a stelle e strisce ci sarebbe spazio per il ritorno da direttore generale di Franco Baldini, attualmente al fianco di Capello alla guida della Nazionale inglese. L’ex uomo mercato dei Sensi sarebbe anche l’anello di congiunzione tra Mexes e la Roma: il francese infatti starebbe tergiversando in attesa delle "evoluzioni societarie" (Daniele Pradè dixit), proprio perché, con americani e Baldini in sella all’As Roma, il difensore firmerebbe volentieri un quadriennale.
(mar.fat)