A San Siro si gioca il posticipo della ventesima giornata tra Milan e Verona sotto il diluvio. Dopo l’esonero di Allegri, in panchina c’è Seedorf a guidare la formazione rossonera. L’olandese vuole subito dimostrare la propria filosofia di gioco schierando un 4-2-3-1 molto offensivo con Balotelli terminale offensivo. Dall’altra parte Mandorlini schiera il consueto 4-3-3, ma deve far fronte alla mancanza di Jorginho in mezzo al campo, ceduto al Napoli in questa sessione di mercato, e a Toni, bloccato dalla febbre. Dopo un match equilibrato la spuntano i padroni di casa grazie a un rigore concesso nei minuti finali e perfettamente realizzato da Balotelli. Buona la prima per Seedorf, il Milan va a 25 punti portandosi a 7 lunghezze da Verona e Inter, quindi dalla zona Europa League.
L’equilibrio tra le due squadre compromette un po’ lo spettacolo. I rossoneri sbagliano molto negli ultimi 25 metri e il Verona può allora ripartire in contropiede rendendosi pericoloso in un paio di occasioni. Nella ripresa il palo di Robinho è il preludio del vantaggio milanista che arriva dal dischetto. Kakà viene atterrato da un ingenuo Gonzalez e Balotelli è implacabile dagli 11 metri.
Voto un po’ generoso ma va premiata la voglia di ripartire con l’arrivo di Seedorf sulla panchina. L’olandese avrà tanto da lavorare dal punto di vista tattico sia in fase offensiva, dove serve più lucidità negli ultimi metri, che in fase difensiva, spesso troppo distratta e lenta.
Gli scaligeri perdono ma tengono botta per tutta la partita, cosa non facile dopo aver perso il fulcro del centrocampo e con l’assenza di Toni. La difesa è sempre molto attenta e concede davvero poco, poi è Iturbe ad alimentare le azioni offensive con la sua velocità.
Al Meazza si gioca il posticipo della ventesima giornata tra Milan e Verona. Tante le novità in campo, a cominciare dal ritorno di Seedorf nella veste di allenatore e dalla mancanza di Jorginho, ceduto al Napoli in questa sessione di mercato. L’olandese schiera il 4-3-2-1 puntando al bel gioco e alla fase offensiva, non è da meno Mandorlini con il suo 4-3-3 con Cacia al posto di Toni ammalato. Inizialmente i rossoneri tengono il possesso ma non riescono a rendersi davvero pericolosi, poi il Verona si fa coraggio cercando di colpire in contropiede. Primo tempo molto equilibrato senza chiare occasioni da gol, a parte qualche buona conclusione di Balotelli dalla distanza. Seedorf lo schiera come terminale offensivo e lui è sempre nel vivo del gioco. Sicuramente è il più pericoloso tra i suoi. Stasera sembra un po’ svogliato, si vede solo con una conclusione troppo debole. Ora che è andato via Jorginho è lui a dover trascinare la squadra e stasera lo fa con alcune accelerazioni impressionanti che mettono in difficoltà la retroguardia rossonera. Lo svedese non riesce molto né in fase di interdizione né in fase di impostazione. (Federico Montanaro)
Milan
Partita di ordinaria amministrazione. Poco coinvolto per tutto il match.
Sarà che capisce le indicazioni del nuovo allenatore suo connazionale, stasera riesce a spingere costantemente e recupera anche qualche buon pallone in difesa.
Sicuramente molto meglio delle ultime partite. Probabilmente stasera vorrà rivedere il proprio intervento in scivolata su Martinho che si stava involando nell’area rossonera.
Gioca solamente 50 minuti causa infortunio, fino a lì disputa una buona gara, attenta e senza sbavature. (Silvestre 5,5: non fa danni ma si ammonire ingenuamente)
Il giovane terzino spinge tanto sulla destra arrivando spesso sul fondo, ma gli manca un po’ di lucidità quando deve mettere il pallone in mezzo.
Con un modulo così offensivo a lui è richiesto il doppio lavoro, ma stasera non è al meglio.
Sicuramente positivo il ritorno da titolare del capitano che, spesso e volentieri, prova la conclusione dalla distanza senza riuscire a trovare la porta.
Prima gara da titolare per il giapponese che non ripaga le aspettative dei tifosi. Troppo spesso fermo ad aspettare il pallone, non fa quasi mai movimenti in profondità che servirebbero a essere più aggressivi. (Birsa 6: Sicuramente meglio del giapponese, cerca di dar sostanza alla fase offensiva)
KAKA’ 5,5: Per il brasiliano invece va fatto un altro discorso. Corre e si sacrifica molto, ma negli ultimi metri è poco lucido perdendo qualche pallone di troppo.
Primo tempo un po’ in sordina, poi esce fuori per rimediare alla carenza di creatività di Kakà e Honda. Per poco non porta in vantaggio i rossoneri con una conclusione dal limite deviata che sorprende Rafael ma si ferma sul palo. (Petagna s.v.)
Sempre nel pallino del gioco, è lui il più pericoloso dei padroni di casa. Tanto movimento e buone accelerazioni, poi chiude i giochi dal dischetto dedicando il gol a Seedorf e regalando tre punti importanti al Milan.
All.SEEDORF 6,5 Buona la prima: la squadra non incanta ma mostra voglia di fare e spirito offensivo, e soprattutto vince.
(Federico Montanaro)
Hellas Verona
Stilisticamente non perfetto nelle parate e nelle uscite, ma efficace. Non può nulla sul rigore.
Rovina una buona gara con un intervento davvero ingenuo su Kakà nei minuti finali. (Jankovic s.v.)
Non è facile giocare su Balotelli, ma lui non gli concede troppi spazi vincendo anche qualche duello.
Sbaglia troppo nella gestione del pallone e non è tanto in sintonia coi compagni di reparto.
Deve far fronte alle spinte di De Sciglio e lo fa egregiamente.
Sostituire Jorginho non sarà facile, quest’oggi sbaglia un po’ troppo in fase di impostazione ma ripaga con una buona prestazione di interdizione. (Donadel s.v.)
L’islandese si perde un po’ via in mezzo al campo senza mai incidere davvero.
Bella prestazione dell’esterno destro che con la sua velocità mette in crisi la retroguardia rossonera.
Stasera ha gli occhi puntati addosso, Mandorlini si aspetta molto da lui. L’argentino ripaga con le solite accelerazioni che spaccano il centrocampo rossonero dando il là alle azioni più pericolose del Verona.
Stesso discorso per Cirigliano. Lui deve rimpiazzare l’assenza di Toni ma non entra mai nel gioco scaligero, spesso troppo isolato. (Martinho 6,5: Si rende pericoloso con buone accelerazioni)
Dalla sua parte non nascono mai azioni pericolose perché è troppo impegnato a guardare alle iniziative di De Sciglio.
All.MANDORLINI 5,5 Il Verona non costruisce nè demerita granchè e paga soprattutto l’ingenuità di Gonzalez, che causa il rigore. Baricentro un pò troppo schiacciato nella fase iniziale del match.
(Federico Montanaro)