Prosegue a tutto spiano il pagamento degli stipendi nella Pubblica Amministrazione, con il portale NoiPA sotto pressione in questi giorni per la consueta procedura di download del cedolino di questo mese e per le varie pratiche per poter ottenere il pagamento spettato dalla Pubblica Amministrazione. L’attesa per (quasi) tutti i dipendenti pubblici è finita: lo attendevano dal 15 febbraio scorso, ma il cedolino è scaricabile online solo da lunedì 20. Sul documento messo a disposizione sul portale NoiPA è visibile, dunque, la busta paga con lo stipendio di questo mese. Per poter visionare il cedolino stipendiale bisogna selezionare la voce “Documenti disponibili” e cliccare su “Cedolino” per visualizzarne i dettagli. Ma come va letto? La prima pagina contiene le informazioni riepilogative, mentre nella seconda c’è il dettaglio delle informazioni contenute nella pagina precedente e nell’ultima le eventuali note. Come si riscuote, invece, lo stipendio? Il dipendente pubblico registrato a NoiPA deve segnalare il metodo di pagamento preferito tra contanti, conto corrente bancario o carta conto e circuito postale. Se l’indicazione non è presente, il sistema imposta la riscossione in contanti presso la Tesoreria Provinciale.
Oggi 23 febbraio scatta una rata importante per i pagamenti degli stipendi sul canale telematico NoiPA: secondo quanto annuncia lo stesso sito ufficiale dei pagamenti nella pubblica amministrazione, il 23 febbraio rappresenta il giorno di esigibilità per tutti quei pagamenti che avvengono tramite il canale Banca d’Italia. «Si ricorda che gli istituti di credito, come previsto dalla normativa SEPA, possono effettuare gli accreditamenti sui singoli conti correnti dalle 00.00 fino alle 24.00 del medesimo giorno. Qualora si verificassero eventuali ritardi di accreditamento dei bonifici, questi saranno da attribuire esclusivamente a problematiche interbancarie.Se si verificassero dei ritardi superiori ai tempi previsti dalla normativa, Vi invitiamo pertanto a contattare i Vostri istituti di credito», si legge ancora sul portale NoiPA per la definizione ultimata dei pagamenti stipendi Pa di questo 2017.
Prosegue il pagamento degli stipendi di febbraio tramite il servizio NoiPA anche se con qualche “problemino” ancora insito tra le varie segnalazioni pervenute. Sui social, infatti, molti lavoratori hanno segnalato un ammanco sostanzioso (qualcuno si è spinto addirittura fino a 500 euro, ndr), rispetto allo stipendio che avrebbe dovuto ricevere. C’è da preoccuparsi? La risposta, fortunatamente, è negativa. Come si spiega sul portale NoiPa, infatti, quello di febbraio è un mese di “conguaglio” per la pubblica amministrazione. Cosa vuol dire? Usando le stesse parole del portale, accade che il sistema effettua un conguaglio tra “le ritenute d’acconto operate mensilmente nel corso dell’anno solare precedente e l’imposta effettivamente dovuta sull’ammontare complessivo degli emolumenti erogati (trattamento economico fondamentale e accessorie) nell’anno precedente”. Ciò significa che in sede di calcolo e di pagamento ci si può trovare dinanzi “ad un credito a favore del dipendente, se l’imposta complessivamente dovuta è inferiore al totale delle ritenute già operate nei singoli periodi di paga”; oppure davanti ad “un debito, se l’imposta complessivamente dovuta è superiore al totale delle ritenute già operate nei singoli periodi di paga”. In entrambi i casi “le ritenute a debito sono trattenute nel cedolino del mese del conguaglio”