In questo momento il Milan è la squadra più attiva nelle trattative: l’obiettivo di Adriano Galliani è quello di farsi trovare pronto per quando aprirà ufficialmente la finestra di riparazione di gennaio. Nella pratica, significa che l’amministratore delegato vuole avere in mano un tesoretto sufficiente all’acquisto di alcuni rinforzi che dovranno andare a rimpiazzare almeno tre pedine. Le prime due sono Pato e Robinho: lo stesso Galliani è in Brasile per perfezionare la cessione dei due attaccanti, che hanno chiesto di lasciare Milanello e sono molto vicini al rientro in patria. “In realtà mi risulta che la trattativa tra Robinho e il Santos si sia un po’ arenata; vedremo se riuscirà a ripartire” dice, in esclusiva a Ilsussidiario.net, l’agente FIFA Alessandro Canovi. Galliani nella mattinata italiana aveva fatto sapere che, dopo l’uscita di scena del Flamengo per ragioni economiche, confidava proprio nell’ex club di Robinho. La sensazione è che prima o poi l’affare si farà, e lo stesso Canovi approva l’operazione: “La cessione del brasiliano non mi scandalizza, stiamo parlando di un calciatore che ha già dato il massimo”. La stessa cosa per Pato, ma qui le motivazioni sono diverse perchè il Papero ha appena 23 anni e resta l’idea che sarebbe potuto essere uno straordinario valore aggiunto per il Milan se gli infortuni muscolari non l’avessero tormentato così a lungo. Eppure stiamo parlando di una cifra importante messa sul piatto dal Corinthians, e proprio i guai muscolari del ragazzo spingono decisamente verso l’affare. Canovi spiega: “Pato è un fenomeno inespresso. Penso che Galliani si sia pentito, alla lunga, di non averlo venduto l’anno scorso quando la sua cessione avrebbe fatto spazio a Tevez. E’ un rimpianto di mercato, e stavolta i rossoneri non vorranno ripetere lo stesso errore”. In effetti è così, anche se lo scorso gennaio l’offerta del Paris Saint Germain era sensibilmente più alta. Per il Milan però si apre il problema delle sostituzioni: senza Pato e Robinho, in attacco rimarrebbero El Shaarawy, Pazzini e Bojan. Troppo poco, anche volendo ammettere che l’avventura in Champions League terminerà agli ottavi di finale (il che, nonostante il Barcellona, è ancora tutto da dimostrare). Si fanno particolarmente due nomi: su Drogba non c’è solo la Juventus ma anche i rossoneri, mentre è sempre viva la pista che porta a Mario Balotelli, ormai separato in casa con Roberto Mancini e decisamente vicino a lasciare il Manchester City. A tal proposito ecco le parole di Alessandro Canovi:
“Per Balotelli chissà: potrebbe accadere qualcosa alla fine della sessione, ma solo se Berlusconi si deciderà a fare un grosso sacrificio economico”. E su Drogba: “Il discorso è lo stesso che per la Juventus, ovvero che l’ivoriano ha un ingaggio elevato, starà via un mese per la Coppa d’Africa ed è un rischio”. Il terzo nome è quello di David Villa, che a Barcellona non gioca tantissimo e a 31 anni potrebbe inseguire una nuova avventura da protagonista: “Al di là dei ‘si dice’, mi chiedo quanto si possa, realmente, voler lasciare un club come il Barcellona“. Come dire: Villa è già nella squadra più forte al mondo, perchè cambiare? Dunque, il Milan rischia di rimanere con due attaccanti in meno, ma Canovi non la pensa così:“Qualcuno in attacco arriverà, adesso è difficile prevedere i nomi ma di certo i rossoneri non si indeboliranno”. Difficile, però, dover rinunciare a Balotelli per acquistare qualcuno che non abbia il suo appeal. Sarà davvero così? Lo scopriremo a breve.
(Alessandro Basile)