Inter-Cagliari finisce due a due ma tra mille polemiche. Infatti i nerazzurri non sono contenti della prova dell’arbitro Giacomelli, un debuttante nelle partite dell’Inter, che non vede un rigore netto su Ranocchia al 91esimo, per un fallo di Astori in area di rigore. Il tecnico dell’Inter, Andrea Stramaccioni, è stato espulso per proteste dal giovane arbitro, che ha punito l’ironica stretta di mano al quarto uomo da parte dell’allenatore romano. A fine partita il presidente Moratti è stato intervistato in esclusiva da Mediaset Premium, all’uscita dallo stafio San Siro, e ha dichiarato: “Sono tre partite di seguito che ci troviamo in queste situazioni, una l’abbiamo aggiustata grazie a Dio (riferimento non casuale alla Juventus, ndr), abbiamo avuto a che fare con un atteggiamento arbitrale che ci ha penalizzato. Non posso stare zitto, non mi piace rientrare in situazioni del passato, il rigore oggi era grande come una casa, non scherziamo“. Il presidente dell’Inter non vuole parlare di complotto: “Questa è incapacità ma se ci fosse un complotto sarebbe più stupido dell’incapacità“. Insomma Massimo Moratti è andato giù duro contro l’arbitro Giacomelli. I nerazzurri contestano anche il secondo gol del Cagliari arrivato a causa di un fallo di mano dell’attaccante Sau, autore di una doppietta importante. L’Inter non vuole parlare di complotto però i torti arbitrali sono evidenti da almeno tre partite per questo il presidente nerazzurro non ha voluto stare zitto. Per l’Inter la situazione di classifica non è cambiata: la Juventus infatti dista sempre quattro punti, certo è che con una vittoria il distacco poteva essere ridotto sensibilmente. E’ comunque importante sottolineare i meriti del Cagliari, che ha meritato il risultato del campo. Ora al terzo posto ci sono due squadre come Napoli e Fiorentina con un punto di distacco dai nerazzurri. L’Inter di Stramaccioni dovrà però migliorare il proprio gioco in casa visto che a San Siro i nerazzurro non riescono a imporre il proprio ritmo. L’Inter su sei partite ha vinto tre volte, perso due contro Roma e Siena e pareggiato una contro il Cagliari. I nerazzurri dovranno cambiare marcia e cercheranno di farlo già a Parma contro la formazione di Donadoni, che non ha ancora vinto nel mese di novembre ma ha appena pareggiato su un campo difficile come quello di Udine.
Stramaccioni dovrà calmare gli animi perché la squadra rischia di innervosirsi in vista dei prossimi match di campionato. Giovedì ci sarà anche l’Europa League contro il Rubin Kazan anche se la qualificazione è ormai acquisita.