Ecco le pagelle complete di Milan-Alessandria 5-0: i rossoneri vincono il ritorno della semifinale di Coppa Italia e volano a giocarsi una finale che mancava dal 2003. Finisce invece il sogno dell’Alessandria, che però nonostante il pesante passivo di serata esce a testa altissima dalla competizione per quanto fatto nei turni precedenti.
La squadra rossonera riconquista una finale di Coppa Italia che mancava da 13 anni, un traguardo importante conquistato contro la grande sorpresa del torneo contro la quale la formazione di Mihajlovic aveva tutto da perdere. Vince con una goleada grazie anche al ritrovato Menez che, visto l’infortunio occorso a Niang, sarà fondamentale in questo finale di stagione. Gara coraggiosa e generosa dei grigi che hanno onorato fino al 90′ questa storica serata conquistata dopo una straordinaria cavalcata. Unica pecca, il mancato gol della bandiera che la formazione di Gregucci avrebbe ampiamente meritato visto le tante occasioni create soprattutto nella ripresa. Partita assolutamente tranquilla e di facile gestione per il direttore di gara che non ha mai ammonito nessuno vista la corretteza e il clima di tranquillità in cui si è disputato l’incontro deciso già dopo 25 minuti.
Milan-Alessandria 3-0 al termine del primo tempo: andiamo a leggere le pagelle della prima frazione con i migliori e i peggiori di questa sfida di Coppa Italia, semifinale di ritorno.
Sinisa Mihajlovic ha deciso di schierare la miglior formazione possibile, preservando solamente i diffidati Abate, Bertolacci, Montolivo e Bacca, col tradizionale 4-4-2 con Abbiati (voto 6,5) tra i pali confermato portiere di coppa con Donnarumma in panchina, la coppia centrale è formata da Zapata (voto 6) e Romagnoli (voto 6,5) che rientra dopo due partite, concedendo così un turno di riposo a Alex. Occasione per De Sciglio (voto 6), che prende il posto diffidato Abate sulla destra, col confermatissimo Antonelli (voto 5,5) sulla sinistra.
In mezzo al campo Poli (voto 6) per Montolivo, al fianco di Kucka (voto 7), mentre sulle corsie laterali agiscono i titolarissimi Honda (voto 6) e Bonaventura (voto 6). La coppia d’attacco è assolutamente inedita, viste l’assenza di Niang e la diffida di Bacca, sono Balotelli (voto 5) e Menez (voto 7) a poter dimostrare di esser tornati ad una buona condizione dopo aver saltato gran parte della stagione per infortunio.
Angelo Adamo Gregucci invece si affida al suo classico con 4-3-3 apportando solo due cambiamenti rispetto all’undici iniziale schierato nella gara d’andata. Vannucchi (voto 6) a difesa della porta, protetto da una linea difensiva composta da sinistra a destra da Sabato (voto 5,5), Morero (voto 5), Sirri (voto 6) e Celjak (voto 5,5), unico variazione rispetto all’andata che ha preso il posto di Sosa. A centrocampo, Loviso (voto 5,5) è il regista della squadra, affiancato da Nicco (voto 6) e Branca (voto 5,5). Il tridente d’attacco è formato da Marras (voto 6,5), Fischnaller (voto 6) e dall’altro cambio rispetto alla gara dell’Olimpico Iocolano (voto 5,5) preferito a Marconi.
Dopo un avvio un pò contratto nel quale i ragazzi di Mihajlovic hanno anche concesso una palla gol agli avversari, i padroni di casa sono cresciuti e dopo aver trovato i due gol in pochi minuti, hanno un pò abbassato il ritmo senza affondare eccessivamente. Nonostante questo sono comunque riusciti a segnare il terzo gol nel finale di frazione con lo scatenato Menez. Unica nota stonata, Mario Balotelli assente ingiustificato dalla partita. Il francese, che rientrava nell’undici titolare, dopo tantissimi mesi, sfrutta come meglio non poteva l’occasione concessa da Mihajlovic, segnando due reti in quarantacinque minuti che regalano la quasi sicurezza di accedere alla finale di Roma. Unica nota deludente di questa serata positiva per il Milan visto che il centravanti rossonero non riesce a sfruttare, a differenza del suo compagno di reparto, l’opportunità di giocare dal primo minuto una partita che è comunque importante. Prosegue col suo atteggiamento che lo fa sembrare lontano dalla partita nella quale non riesce mai ad incidere.
Gara volenterosa per gli uomini di Gregucci che hanno anche sfiorato quello che sarebbe stato un clamoroso gol al 9′ con Fischnaller che si è fatto murare la conclusione dall’attento Abbiati. Regala però tutte le reti lasciando troppa libertà e spazio ai fortissimi avversari che l’hanno puntualmente punita. Il veloce mancino gioca alla grande, soprattutto in avvio di gara, cercando di creare scompiglio nella retroguardia rossonera. Eccellente il passaggio in verticale col quale smarca Fischnaller davanti a Abbiati che però ha murato il centravanti piemontese. Dirige la retroguardia alessandrina che ha concesso troppo ai fortissimi avversari che, a parte un’occasione fallita da Honda, hanno segnato senza troppe difficoltà grazie alle indecisioni degli uomini di Gregucci che hanno lasciato troppa libertà agli attaccanti rossoneri in area di rigore. (Marco Guido)
Dopo aver effettuato un intervento decisivo, dopo pochissimi minuti, su Fischnaller quando l’esperto portiere è prontamente uscito sui piedi dell’attaccante chiudendogli lo specchio della porta, l’estremo difensore ha rischiato di subire gol nei minuti finali quando, un cross teso di Celjak gli è passato sotto, ma per sua fortuna l’attento De Sciglio, ha provvidenzialmente allontanato dalla riga.
Partita abbastanza ordinata per l’esterno che non ha spinto più di tanto, se non in un’occasione quando un suo cross rasoterra è stato allontanato da Sirri. Nella ripresa è stato bravissimo a negare il gol all’Alessandria quando ha allontanato dalla riga di porta il tiro cross di Celjak che aveva sorpreso Abbiati.
Ennesima gara senza sbavature del colombiano che conferma il buon momento di forma mostrato in campionato. Gara perfetto, arricchita da alcuni interventi decisivi come la scivolata con cui ha impedito a Fischnaller di concludere da dentro l’area di rigore.
Il difensore centrale questa sera ha esagerato perchè, dopo aver segnato il primo gol con la maglia rossonera, ha anche trovato una storica doppietta nel finale segnando due gol praticamente identici, deviando all’altezza del secondo palo due calci d’angolo prolungati dai suoi compagni di squadra.
Il laterale mancino si adegua un pò alla serata abbastanza tranquilla, limitando notevolmente le incursioni in area avversaria e soffrendo forse anche troppo le iniziative di Marras e Celjak che lo hanno spesso puntato e messo in difficoltà.
Il giapponese, così come Bonaventura, gioca un pò a sprazzi mostrando però alcune giocate di qualità come quando serve Menez in occasione del primo gol o quando innesca Poli e l’azione della terza rete rossonera. Incredibile l’errore nei minuti iniziali quando mette alto sopra la traversa a porta un vuota l’assist di Kucka.
Solita gara generosa per il centrocampista che era chiamato a sostituire capitan Montolivo diffidato. Bravissimo ad inserirsi in area e a servire l’assist prezioso a Menez che non poteva sbagliare da due passi. Nella ripresa gestisce la situazione curando la posizione.
Super partita dello slovacco che, oltre alla solita quantità che sta garantendo nell’ultimo periodo in cui Mihajlovic ha puntato su di lui, ha regalato diverse giocate pregevoli come quando ha dribblato in bello stile un avversario servendo Honda che però ha fallito l’occasione a porta vuota. Serve anche l’assist a Romagnoli con un imperioso stacco di testa su corner di Bonaventura col quale serve il difensore rossonero. ( Entra ad inizio ripresa ma nonostante il tanto tempo a disposizione non riesce a farsi notare o a prendere per mano il gioco della formazione rossonera. Ottima la verticalizzazione con la quale serve Balotelli in occasione del quinto gol).
Una delle stelle rossonere questa sera ha regalato qualche giocata di estrema qualità ma solamente ad intermittenza, prendendosi molte pause visto che la partita si è comunque indirizzata nel verso giusto dopo pochi minuti. Sostituito nel secondo tempo in vista della prossima partita. ( Entra nella ripresa ma non se ne accorge nessuno un pò per il calo dei suoi compagni di squadra che avevano già chiuso l’incontro ma anche per demeriti suoi visto che non riesce mai a trovare la posizione giusta per creare pericoli alla difesa avversaria).
Un voto in più per il gol che segna proprio al 90′ quando con freddezza ha superato Vannucchi. Prima della rete però l’atteggiamento dell’ex centravanti del Liverpool non è stato quello giusto ed è stato infatti anche beccato dal pubblico di casa che non ha gradito l’indolenza e l’estraneità alla manovra del centravanti rossonero.
Super ritorno del francese che ritrova il gol dopo 11 mesi alla prima occasione dal primo minuto dopo tantissimi mesi in cui è rimasto assente per un infortunio alla schiena. La prima rete è stata bella perchè dopo aver controllato ottimamente ha segnato con un bel diagonale, mentre la seconda è stato tutto sommato semplice dato che ha appoggiato in rete da due passi. Cala vistosamente nel secondo tempo dimostrando di aver ancora bisogno di tempo per ritrovare la miglior condizione ma la strada intrapresa stasera è certamente quella giusta. ( Il colombiano fallisce stranamente una clamorosa palla gol che gli capita quando viene lanciato in profondità ma che calcia fuori cercando un improbabile colpo d’esterno quando si presenta a tu per tu con Vannucchi).
Il tecnico serbo decide giustamente di schierare la miglior formazione possibile, risparmiando i diffidati e concendendo minuti importanti a giocatori che ne hanno assolutamente necessità come Balotelli e Menez. Una finale che mancava da 13 anni raggiunta con merito è già un ottimo risultato.
Incolpevole sui gol anche se la doppietta di Romagnoli è stato segnata all’interno dell’area piccola, dove forse il portiere sarebbe potuto intervenire.
L’esterno croato riesce a spingere con una buon continuità mostrando una buona gamba pur affrontando un campionissimo come Bonaventura. Solo un intervento sulla linea di De Sciglio gli ha negato la gioia del gol su un cross teso che aveva sorpreso Abbiati.
Il difensore centrale, dopo un buon primo tempo nel quale si è opposto agli attacchi rossoneri, è affondato nel finale di gara quando la retroguardia grigia è stata trafitta con facilità dalle verticalizzazioni avversarie.
L’argentino ha naturalmente sofferto la forza degli avversari rossoneri che lo ha spesso messo in difficoltà dato che i gol milanisti sono comunque arrivati in area di rigore e con una certa semplicità causata dalla disattenzioni della retroguardia alessandrina.
L’esterno mancino ha provato a spingere con coraggio sulla fascia mancina, commettendo però una grossa ingenuità in occasione del terzo gol rossonero. Ha faticato a contenere il vivace Honda.
Buona prova del centrocampista che ha macinato chilometri, provando ad inserirsi in avanti con qualità, gli è solamente mancato l’ultimo passaggio che avrebbe potuto portare anche il gol della bandiera tanto cercato dai grigi.
Partita di quantità ed esperienza per il centrocampista che usa tutto il mestiere per rendersi utile in fase difensiva visto che in fase di proposizione fatica non poco a gestire la manovra degli ospiti. Esce nel secondo tempo per far posto a Mezavilla, titolare in campionato. ( Il brasiliano che gioca sempre titolare in campionato, entra mettendo in mostra le sue grandi doti fisiche che gli hanno permesso di non sfigurare in un palcoscenico così importante).
Partita di grande sostanza e quantità per l’interno grigio che ha corso tantissimo rendendosi così utile soprattutto nella fase difensiva visto che, a differenza di Nicco, ha limitato le sortite in avanti. ( Pochissimi minuti da raccontare ai nipoti).
Gara coraggiosa per il veloce mancino che ha provato, soprattutto nel corso del primo tempo a creare scompiglio nella difesa rossonera che ha un pò sofferto la vivacità del mancino che ha sempre provato a puntare gli avversari mettendo in area motli palloni pericolosi.
L’attaccante viene schierato sorprendentemente al centro dell’attacco, ma l’ex giocatore del Sudtirol, disputa un’ottima partita nella quale ha sfiorato il gol diverse volte che Abbiati prima e Zapata gli hanno negato.
La mossa a sorpresa di Gregucci che lo ha preferito al più statico Marconi, il veloce trequartista ha cercato invano la posizione giusta per creare pericoli alla retroguardia rossonera che lo ha sempre controllato senza troppi problemi. Sostituito in avvio di ripresa proprio per far posto a Marconi. ( Il centravanti, relegato un pò a sorpresa in panchina, entra col piglio giusto sfiorando anche il gol con un bel colpo di testa che è terminato fuori di pochissimo).
L’allenatore dei grigi non poteva chiedere di più ai suoi giocatori che gli hanno fatto vivere un sogno e, anche stasera, hanno comunque chiuso a testa alta una partita complicatissima finita con una goleada forse esagerata e in cui è solamente mancato il gol della bandiera che sarebbe stato strameritato.
(Marco Guido)