L’Inter supera la Sampdoria per 2-0 grazie alle reti messe a segno nella ripresa da Shaqiri e Icardi. Il migliore in campo per i nerazzurri è Icardi mentre delude Kuzmanovic a centrocampo; tra i doriani super gara di Romero, malissimo Wszolek.
A rivedere le immagini, sorgono dei dubbi sull’espulsione di Krstisic. Poteva starci il giallo e non il cartellino rosso.
L’Inter ospita la Sampdoria per questo ottavo di finale di Coppa Italia. Mancini non fa calcoli e schiera la migliore formazione possibile utilizzando il turnover soltanto in poccole dosi; esattamente come dall’altra parte Sakic, chiamato a sostituire lo squalificato Sinisa Mihajlovic. La curiosità è tutta per il trio delle meraviglie nerazzurro con Kovacic, Podolski e Shaqiri a supporto dell’unica punta Icardi, fresco papà; nella Samp tutti gli occhi sono puntati su Okaka, titolare dopo una lite che sembrava averlo allontanato da Genova. Pronti, via. L’Inter è subito aggressiva con un pressing alto che mette in seria difficoltà gli ospiti. Per di più i rapidi movimenti di Shaqiri (6,5) aprono la retroguardia della Samp favorendo gli inserimenti dei compagni. Al 10′ ecco l’episodio chiave del match. L’ex Bayern dà il via a una rapida ripartenza dell’Inter regalando un assist in profondità per Icardi (5) il quale viene atterrato da Krsticic (5). Siamo ai 30 metri dalla porta di Romero (8) e Tagliavento valuta la ‘chiara occasione da gol’ nerazzurra estraendo il cartellino rosso per il centrocampista della Sampdoria. Da qui gli ospiti sono costretti a giocare di rimessa chiudendosi nella propria metà campo. L’occasione più grande creata dagli uomini di Mancini arriva al 15′ quando Kovacic (6,5) ,ruba palla a Rizzo (5,5) al limite e si ritrova quasi a tu per tu con Romero: il croato cerca il piazzato ma l’argentino non si fa sorprendere. Dall’altra parte Carrizo (6) viene impegnato soltanto da un tiro di Okaka (6) al 20′ neutralizzato senza troppi problemi. Intorno alla mezzora grande chiusura di Romagnoli su Shaqiri lanciato verso la porta da una splendida rasoiata di Kovacic. Nonostante l’uomo in più, l’Inter non riesce a segnare neppure quando l’arbitro concede un calcio di rigore ai nerazzurri. Al 36′ Dodò (6) viene atterrato da Wszolek (5) e Tagliavento indica il dischetto. Dagli undici metri va Icardi ma Romero si supera salvando il possibile vantaggio nerazzurro. Prima della fine di tempo altra grande chance per l’Inter con Podolski (6): il colpo di testa del tedesco viene alzato in corner da un altro straordinario riflesso di Romero. La Samp resiste.
Complice l’espulsione di Krsticic, la Samp è costretta a chiudersi lasciando totale iniziativa all’Inter. I nerazzurri attaccano a testa bassa dal 10′ al 45′ contribuendo a rendere divertente la partita.
Valutazione in parte falsata dalla precoce espulsione di Krsticic. Con l’uomo in più i nerazzurri dominano la Samp ma non riescono a segnare, neppure dagli undici metri. Il gioco c’è, manca la concretezza e in undici contro dieci deve esserci. L’ex Bayern è in forma e i suoi movimenti rapidi mandano in tilt la difesa avversaria. Il sinistro è velenoso. In mezzo al campo fa meno di quanto ci si potrebbe aspettare. Con la Samp in dieci, dovrebbe osare di più.
I doriani alzano una vera e propria barricata. Con l’uomo in meno i blucerchiati si difendono come possono e per ora ci riescono molto bene. Para un rigore a Icardi effettuando una prodezza assoluta. Bissa sul colpo di testa di Podolski. Lascia i suoi in dieci dopo appena 10′ di gioco.
Giusta l’espulsione su Krsticic: Icardi si sarebbe involato verso la porta della Sampdoria. Ok anche il rigore assegnato ai nerazzurri. Giusti infine i cartellini estratti. (Federico Giuliani)
Inter
Nel primo tempo effettua solo una parata di ordinaria amministrazione su Okaka. Prosegue senza dover compiere interventi di rilievo.
Spinge pochissimo e con la Sampdoria in difficoltà avrebbe dovuto attaccare di più.
Commette qualche fallo di troppo ma il capitano di serata non si lascia sorprendere dagli attaccanti avversari.
Nulla di negativo da segnalare sul suo conto. Buona la fase di marcatura su Okaka.
Si guadagna un calcio di rigore che Icardi fallisce. Quando inizia ad attaccare, i doriani vanno in difficoltà (dall’89’OBI – SV).
Mastino in mezzo al campo. Morde le caviglie a chiunque passi dalle sue parti. Effettua il classico lavoro sporco.
Nonostante la Sampdoria sia in inferiorità numerica non fa niente per incrementare la qualità del centrocampo interista. Inesistente dall’inizio alla fine.
Molto reattivo sin dai primi minuti di gioco. Svaria per tutto il fronte d’attacco, offre assist geniali e ha una discreta velocità. In poche parole: è adatto al gioco pensato da Mancini. Come se non bastasse è l’autore del primo gol di serata. ‘Shaq’ è già l’idolo della San Siro nerazzurra (dal 78’BONAZZOLI – SV).
Peccato per l’occasione clamorosa fallita da posizione favorevolissima. Il croato regala un gran calcio tra verticalizzazioni e trovate geniali. Il ragazzo si trova bene in questa posizione.
Equilibra la fase difensiva con quella offensiva. Sfiora il gol sul finire del primo tempo e offre un grande assist a Shaqiri per l’1-0 dell’Inter.
Fallisce un calcio di rigore che, in altri momenti, avrebbe segnato: l’argentino va sul dischetto senza cattiveria. Si riscatta nella ripresa quando approfitta al meglio di un assist di De Silvestri (dall’89’PUSCAS – SV).
Si notano i progressi fatti dalla sua squadra. L’Inter ha mostrato un gioco dinamico e propositivo.
Sampdoria
Migliore in campo senza ombra di dubbio. Para un rigore a Icardi effettuando una grande prodezza e, sempre nel primo tempo, si supera anche sul colpo di testa di Podolski.
Provoca il calcio di rigore per l’Inter franando su Dodò e si fa buttare fuori con un intervento assurdo: a cosa serviva entrare così su Kuzmanovic?
Mette più di una pezza sulle continue avanzate nerazzurre. Fondamentale la sua esperienza.
In tanti parlano bene di questo giovane che questa sera, con i suoi in dieci, offre una prestazione di spessore. Grande recupero su Shaqiri alla mezzora del primo tempo. Cala nella ripresa quando viene messo in difficoltà dalle discese degli avversari.
Molto nervoso, finisce la partita anzi tempo per un problema fisico (dal 43’SILVESTRE 5,5 – Un solo errore in compartecipazione con il resto della difesa ovvero in occasione della rete nerazzurra. Retroguardia ferma e bucata facilmente dall’inserimento di Shaqiri).
Stringe i denti nonostante qualche problema fisico. Non è comunque la serata adatta per attaccare a testa bassa: il centrocampista si limita a aiutare (come può) i suoi a innalzare le barricate. Gara anonima.
Lascia i suoi in dieci uomini dopo appena 10′ di gioco. La Samp protesta per l’espulsione ma lui si fa bucare dallo scatto di Icardi troppo facilmente.
All’inizio è un po’ troppo fiacco poi si sveglia e inizia a fare legna. Pecca di lucidità. Costretto a uscire per infortunio (dal 67’DE SILVESTRI 4,5 – Offre uno sciagurato assist a Icardi per il 2-0 finale dell’Inter).
Gioca 45′ ma non si nota mai. Zero acuti, nessuna idea. Sostituito nel secondo tempo (dal 46’DUNCAN 5,5 – Per lo meno ci mette più grinta rispetto a Soriano anche se soffre i rapidi trequartisti nerazzurri).
Fa quasi tenerezza. L’attaccante doriano lotta come un leone e gioca a tutto campo anche per aiutare i suoi compagni. Non ha però modo di fare paura a Carrizo e un bomber deve segnare.
Titolare in una partita difficilissima fin da subito. Viene presto inghiottito dalla morsa di Juan Jesus fino a scomparire dai radar.
All.SAKIC 6 – I suoi piani sono stravolti dopo 10′ quando Tagliavento espelle Krstisic. Da qui, la Samp pensa solo a difendersi sacrificando la fase offensiva.
(Federico Giuliani)