Dopo la sconfitta contro la Roma, il Milan tornerà in campo nella diciannovesima giornata di campionato contro il Siena. A San Siro la squadra rossonera deve riprendere la marcia alla ricerca di un difficile terzo posto, ma anche i bianconeri toscani sono affamati di punti. Il Milan ne ha 27 e attualmente sarebbe fuori anche dall’Europa League, mentre il Siena è ultimo con 11 punti, ma senza penalizzazione ne avrebbe 17. Un Milan che mercoledì prossimo avrà l’incontro di Coppa Italia contro la Juventus a Torino, che potrebbe essere uno dei momenti più importanti della stagione, ma che pensa molto anche al mercato, con tante voci che interessano i rossoneri. Tutto questo non li dovrà distrarre oggi pomeriggio. Vedremo quindi che partita sarà e quale spettacolo ci sarà in campo tra la squadra allenata da Allegri e quella allenata da Iachini. Per parlare di questo match abbiamo sentito il giornalista-tifoso Tiziano Crudeli. Eccolo in questa intervista per IlSussidiario.net.
Milan-Siena: rossoneri obbligati a vincere? Credo proprio che il Milan debba vincere questa partita. Se non lo facesse, tutti i propositi di rivalsa non servirebbero a niente. Non servirebbe a niente neanche il buon momento in campionato interrotto dalla sconfitta di Roma
Il Siena però ha fame di punti… La squadra toscana in effetti senza penalizzazione avrebbe 17 punti e sarebbe salva. Ha giocatori di buon livello tecnico come Calaiò, ha bisogno assoluto di fare punti per migliorare la sua classifica che la vede ultima in campionato. Non bisognerà sottovalutarla. E ricordiamoci che proprio a San Siro aveva vinto contro l’Inter…
Il Milan però è in emergenza in difesa: questo peserà sulla partita? Direi proprio di sì, perché i problemi del Milan sono soprattutto in difesa, dove ha subito 26 gol. Ed è proprio il reparto arretrato quello che dovrà essere registrato, magari con l’aiuto del resto della squadra, per poter puntare a migliori posizioni in campionato.
Sarà la concentrazione la qualità decisiva in questa partita? Sì, una cosa che potrebbe condizionare molto la partita sarà lo spirito, l’atteggiamento con cui i giocatori scenderanno in campo, una cosa che neanche un allenatore può dare se non c’è la collaborazione dei calciatori stessi. Gattuso era il giocatore che maggiormente aveva questo temperamento, necessario in tutte le occasioni, anche in questa partita per così dire ancora natalizia.
Intanto il mercato è sempre in movimento: lei accetterebbe l’offerta dello Zenit San Pietroburgo di 10 milioni per Abate? L’accetterei perché Abate non sembra essere più il giocatore di un tempo e nel suo ruolo c’è un De Sciglio che ha un grande futuro davanti a sé. E poi arriverebbero soldi freschi nelle casse del Milan.
Come vede invece l’attacco dopo l’addio di Pato? E’ stato giusto lasciarlo partire, perché ormai al Milan non faceva più niente. Robinho non è più quello di due stagioni fa, non mi sembra così essenziale per il Milan.
Le piacerebbe l’arrivo di Balotelli? Potenzialmente è un fuoriclasse, sicuramente ha dei problemi caratteriali e sarebbe difficile gestirlo. Niang ha 18 anni ed ha dei comportamenti simili ai suoi, ma avrà più tempo per cambiare rispetto a Balotelli, che avendone 22 ha già un carattere ben definito. Nonostante tutto questo servirebbe un attaccante da affiancare a El Shaarawy.
Si potrà puntare al terzo posto con questa squadra?
Servono rinforzi al mercato di gennaio, con questa squadra non si potrà arrivare al terzo posto: non è abbastanza competitiva.
Magari lo sarà per l’incontro di Coppa Italia contro la Juventus di mercoledì prossimo? Speriamo di far bene in quella partita, sarebbe una scossa psicologica per tutta la stagione del Milan nel caso vincessimo.
E la sfida col Barcellona come la vede? Non siamo alla loro altezza, bisogna ammetterlo: c’è troppo divario tecnico con il Barcellona. Servirà un Milan più forte di quello attuale in futuro.
Il suo pronostico? Se non vinciamo col Siena sarà inutile fare propositi di rilancio. Dovremo vincere e basta.
(Franco Vittadini)