Oggi si è tenuta la conferenza stampa di Francesco Totti a Riscone di Brunico. Dopo i primi giorni di lavoro con Zeman, il capitano ha tracciato un abbozzo di bilancio. A cominciare dal rebus tattico: Totti centrale o esterno d’attacco? Il Pupone è stato chiaro al riguardo: “Giocare esterno per me è dura, perchè Zeman vuole un gran lavoro di tagli in profondità. Io non ho quel tipo di caratteristiche, ma se sarà necessario mi impegnerò per fare una cosa del genere“. La prima amichevole stagionale, giocata ieri contro la Selezione Alto Adige (clicca qui per il resoconto della partita), ha offerto qualche indicazione. Totti è partito come punta sinistra, accentrandosi spesso e volentieri alla ricerca del dialogo coi compagni di reparto, soprattutto Osvaldo. Successivamente Zeman ha invertito il capitano spostandolo al centro dell’attacco. Anche rispetto a quanto si è visto nelle ultime stagioni, è chiaro che quella accentrata sia la posizione più congeniale al fisico di Totti; tuttavia il buon rapporto con Zeman sembra disporre il capitano ad un utilizzo tattico eventualmente diverso. Dal punto di vista tecnico, Totti vede la sua ventesima Roma ancora in seconda fila rispetto alla pole occupata dalle grandi storiche: “In questo momento non siamo competitivi come Juventus, Milan e Inter, siamo ancora un gradino sotto. Spero in un ultimo aiuto dal mercato, per poter competere con le big“. E’ chiaro che Totti aspiri ad una Roma ancora più competitiva, d’altro canto le recenti parole di Sabatini lasciano poco spazio ai sogni di mercato. Su un punto in ogni caso il capitano è stato molto chiaro: “Per la Roma non deve essere un altro anno di transizione. Conoscendo la piazza, non vorranno certo aspettare un altro anno, e nemmeno noi. Vogliamo ottenere dei risultati importanti, e sapere che questo sarà un altro anno di transizione non mi va bene. So che Sabatini sta facendo tante operazioni, perciò aspettiamo, nel calcio non si sa mai, la speranza è l’ultima a morire“. Diario dei primi giorni di ritiro: menzione d’onore per le giovani sorprese: “Nico Lopez, Florenzi e Romagnoli mi hanno stupito sia tecnicamente che caratterialmente, spero che possano rimanere in squadra perchè hanno buone prospettive per essere utili da subito“. Estate, tempo di semina: Totti sa bene dove posizionare l’asticella:
“Se starò bene e giocherò, posso fare venti gol quest’anno anche da “vecchio”. Su chi punto? Su Osvaldo: è forte fisicamente e tecnicamente, adesso sta bene quindi farà un grandissimo campionato, anche perchè conosce gli schemi di Zeman (che lo allenò a Lecce, ndr)”. Dai complimenti per il compagno arriva anche un indizio tattico: se è lo stesso Totti a spronare Osvaldo è probabile che il capitano si schiererà a supporto dell’italoargentino sul lato sinistro, come abbiamo visto nell’amichevole di ieri. Questo con la possibilità di interscambio tra i due, vista la maggiore resistenza fisica del numero 9. Postille anche sulla società americana (“Chiaramente sono diversi dai Sensi, romanisti di Roma, ma so che il presidente dà un grande contributo per noi e spero che venga qua presto“), su Luis Enrique (“Con Zeman si gioca più in verticale, e per noi attaccanti è meglio perchè ci sono più possibilità di fare gol. Non è che vado contro Luis Enrique, con lui mi trovavo benissimo“) e sul calcioscommesse (“aspettiamo prima di giudicare, spero che arrivi presto la fine di questa storia“). Insomma, Totti si è mostrato fiducioso sulle possibilità della Roma ma al contempo conscio che la squadra deve rafforzarsi. Non una conferenza pirotecnica ma un quadro realista della situazione: del resto per ora il basso profilo è d’obbligo in quel di Riscone.