Il Wolfsburg supera l’Inter per 3-1. Il peggiore in campo è stato sicuramente Carrizo; tra i nerazzurri si salvano in pochi. Soltanto Ranocchia, Palacio e Medel raggiungono la sufficienza. Nei tedeschi bene De Bruyne e Caligiuri. Male Dost e Schurrle. Nel primo tempo commette un errore clamoroso: Icardi non è in fuorigioco quando il guardalinee alza la bandierina. Si trattava di una grande occasione da gol per l’Inter.
Nell’andata degli ottavi di finale di Europa League l’Inter vola in Germania dove affronta il temibile Wolfsburg, seconda forza della Bundesliga. Mancini schiera per l’occasione un compatto 4-3-1-2 perché sì, i nerazzurri cercheranno di segnare almeno un gol in virtù del fatto di giocare in trasferta, ma dovranno soprattutto stare molto attenti agli assalti dei locali. Questa la formazione iniziale dell’Inter: Carrizo tra i pali, Santon, Rnocchia, Juan Jesus e D’Ambrosio in difesa, Guarin, Medel ed Hernanes a centrocampo, Shaqiri trequartista dietro alle due punte Palacio e Icardi. Risponde il Wolfsburg con un arrembante 4-2-3-1 i cui punti di forza si trovano sicuramente nel reparto offensivo. Fatta eccezione per l’esperienza e l’utilità tattica di Luiz Gustavo in mediana, a preoccupare i nerazzurri sono i giovani Schurrle, De Bruyne e Dost. Pronti, via. L’inizio è tutto di marca interista con i nerazzurri subito in vantaggio con Rodrigo Palacio (6,5). Al 5′ D’Ambrosio (5,5) recupera palla sulla trequarti e appoggia per Icardi (6). L’argentino di prima intenzione serve in profondità Palacio che, complice una pessima lettura di Naldo (6,5) e Knoche (5), si ritrova a tu per tu con Benaglio (6). Per l’attaccante dell’Inter non ha problemi a insaccare la rete dell’1-0. I meneghini sfiorano il raddoppio con Hernanes (5,5) al 20′ ma il tiro del brasiliano, dopo una bella azione di contropiede orchestrata da Shaqiri (5,5), viene deviato in corner. Il Wolfsburg, colpito a freddo, cerca di alzare il proprio baricentro ma Schurrle (5) non è in serata mentre De Bruyne (5,5) si accende a intermittenza. Il più reattivo dei locali è Caligiuri che chiama al super intervento Carrizo al 26′: traversone dalla sinistra di Rodriguez (6), errore di Santon (4,5) e colpo di testa dell’esterno neroverde che trova il miracolo del portiere avversario. Sul corner seguente il Wolfsburg trova il pareggio con Naldo: dormita incredibile di Juan Jesus (4,5) e facile stacco di testa del difensore centrale che trova l’1-1. I tedeschi alzano il proprio baricentro e si rendono pericolosi alla mezzora quando Vieirinha (6,5) lascia partire un fendente dalla distanza che per poco non beffa Carrizo (6); poco prima della fine del primo tempo, altro tiro velenoso del terzino che trova l’attenta risposta del portiere argentino. Gara accesa fin dai primi minuti di gioco. L’Inter rompe il ghiaccio al 5′ ma il Wolfsburg trova il pareggio al 30′. Ritmi alti e tanto divertimento per i circa 30 mila spettatori. I padroni di casa aggiustano il risultato grazie al colpo di testa di Naldo. Tanti errori in fase di costruzione per i tedeschi e difesa piuttosto allegra (vedi il gol di Palacio). Il sostituto di Perisic manda in tilt Santon. Sfiora il gol con un bel colpo di testa deviato in corner da Carrizo. In proporzione a quello che potrebbe dare, è lui il peggiore in campo. Buono l’inizio dove gli uomini di Mancini avrebbero potuto trovare il 2-0. Peccato per il pareggio arrivato alla mezzora. Nel complesso il primo tempo dei nerazzurri non è da dimenticare. Lotta come un leone in mezzo al campo e non sbaglia niente. Ottimi movimenti e buoni recuperi. Surclassato dalla rapidità di Caligiuri. Non riesce mai ad anticipare il proprio avversario. Un errore che pesa come un macigno: Icardi viene fermato in fuorigioco ma l’argentino è tenuto in gioco da Knoche. Enorme occasione da gol fermata. (Federico Giuliani)
Non può nulla quando dopo 5′ di gioco si ritrova Palacio a tu per tu. Attento e preciso nell’arco di tutta la gara.
Il terzino spinge molto e nel primo tempo impegna per due volte Carrizo con tiri velenosi. Forma un buon binario assieme al più avanzato Caligiuri. Nella ripresa sforna l’assist del 2-1 (dall’87’PERISIC – SV).
Riscatta un brutto inizio con il gol dell’1-1. Segna di testa sugli sviluppi di un corner: la sua specialità.
A differenza del compagno di reparto non riesce a riscattare del tutto l’errato posizionamento i’occasione dell’1-0 di Palacio.
Inizio in sordina poi con il passare dei minuti il ragazzo prende coraggio. Quando arriva sul fondo mette in mezzo cross interessantissimi.
Partita piuttosto anonima ma comunque efficace da parte di questo possente mediano.
Gioca con molta semplicità ma è sempre efficiente. Lavora tanti palloni e non commette errori di rilievo.
Una furia. Manda in tilt Santon con una rapidità paurosa. Sfiora più volte il gol personale.
Luci e ombre per il talentino belga che questa sera non riesce mai a trovare la giusta posizione in campo. La partita cambia nella ripresa quando Carrizo gli consente di segnare una doppietta.
Non si accende mai. Ha i mezzi per far male all’Inter ma questa sembra la controfigura dell’esterno ammirato ai Mondiali e con la maglia del Chelsea (dal 46’TRASCH 6,5 – Con lui in campo i tedeschi possono attaccare con maggiore continuità).
In molti avevano lanciato l’allarme ma l’attaccante non ha avuto i rifornimenti giusti per far male a Carrizo (dal 69’BENDTNER 5,5 – Mai in partita da quando mette piede sul rettangolo verde).
Schiaccia l’Inter con un importante 3-1. I suoi giocano un buon calcio. Il passaggio del turno non è impossibile, anzi.
Sciagura totale in una serata da incubo. Regala due gol a De Bruyne e commette altre incertezze.
Perde nettamente il duello con Caligiuri. Non attacca mai mentre in difesa è in balia degli avversari (dall’81 KUZMANOVIC – SV).
Il più lucido del reparto arretrato dell’Inter. Pulito e mai banale, risolve diverse situazioni ingarbugliate.
Errore clamoroso in occasione dell-1-1 di Naldo. E pensare che prima del gol del Wolfsburg l’Inter era in controllo sul match.
Dà il via all’azione che porta Palacio al gol poi sparisce dai radar. Riappare quando si becca il cartellino giallo. Un fantasma o quasi.
Prestazione scialba per il colombiano che non riesce mai a cambiare passo. Nel primo tempo tenta il tiro una volta ma la difesa tedesca rimpalla il suo tentativo sul nascere. Nella ripresa scompare del tutto.
Per gran parte di gara il migliore dei suoi. Lucido e sempre attento, il cileno si piazza a centrocampo e ringhia su ogni avversario gli capiti a tiro. Muro della mediana nerazzurra.
Accarezza il 2-0 con una conclusione deviata in corner. Questo e poco altro sul conto del brasiliano (dal 57’VIDIC 5 – Difende con poca concentrazione e commette più di uno svarione).
Il giovane talentino dell’Inter subisce una netta bocciatura. Mai un accelerazione o un cambio di passo dei suoi. Contro avversari così lenti avrebbe potuto (e dovuto) fare di più (dall’81’KOVACIC – SV.
Sblocca la gara con un gol da attaccante di razza. Lavora per la squadra e non si ferma nemmeno un istante. Nella ripresa si divora la doppietta.
Una sola giocata utile ma determinante: regala a Palacio il pallone del momentaneo 1-0. Troppo poco però per raggiungere il sei.
Incappa in una serataccia di Carrizo ed è costretto ad alzare bandiera bianca. Al ritorno serviranno due gol senza subirne per passare il turno.
(Federico Giuliani)