Dopo 10 anni di onorata carriera in maglia rossonera Andrea Pirlo ha salutato il Milan. Qualche lacrima, la giusta curiosità per l’ormai imminente avvio di una nuova esperienza (la Juve) ed un augurio: “Spero mi rimpiangerete”. Secondo il collega Enzo Bucchioni, direttore del Quotidiano Sportivo, l’addio al regista bresciano era pressoché inevitabile: motivi di ingaggio, spiega. “I rinnovi del Milan sono giusti e Galliani ha azzeccato tutto – ha detto Bucchioni a Radio Sportiva – Ambrosini ed Inzaghi si sono ridotti l´ingaggio e chiuderanno la carriera in rossonero. Pirlo è un´eccezione perché alla sua età non può avere un ingaggio così alto. Il Milan ha reputato di non potersi permettere più contratti così esosi e quindi l´ha lasciato andare. Se Pirlo avesse voluto, si sarebbe ridotto l´ingaggio e sarebbe rimasto al Milan, invece non l´ha fatto”.
Quello di Pirlo, a suo avviso, potrebbe non essere l’unico addio eccellente: “Anche Seedorf ha bisogno di cambiare aria ma mi dispiace per lui perché è un ottimo giocatore ed un grande uomo”, spiega Bucchioni. Si passa poi al tema Ibrahimovic: “Ibrahimovic si è caricato sulle sue spalle la squadra, l´ha fatta crescere ed ha portato una ventata di autostima pazzesca. Lui ha una mentalità da vincente e non a caso ha vinto 8 scudetti negli ultimi 9 anni”.
Un Ibra fantastico quindi ma che Bucchioni scambierebbe con un altro asso, vale a dire Wayne Rooney: “Ho sentito dell´ipotesi Ibra al Manchester e Rooney a Milano. Io lo farei, perché se in futuro dovesse arrivare Pastore i due formerebbero un tandem perfetto”.