Zero titoli per il Milan, lo diciamo all’italiana ma non si può non tirare in ballo il famoso tormentone di José Mourinho. I rossoneri erano partiti ad agosto per vincere tutto: scudetto, Champions League, Coppa Italia. All’alba del 7 maggio, si trovano senza niente in mano, avendo perso gli obiettivi stagionali ad eccezione della Supercoppa Italiana, che però è a questo punto un contentino e comunque va ascritta alla scorsa stagione, poichè giocata troppo presto. Si può leggere in due modi, la stagione del Milan: chi la guarda in positivo pensa che sia stata comunque positiva, visto che fino all’ultimo i rossoneri si sono giocati il campionato e in Champions League sono stati eliminati dal Barcellona, senza nemmeno demeritare. I pessimisti, invece, fanno notare che i trofei sono zero – appunto – che lo scudetto è stato buttato via pur avendo la rosa più forte e che contro il Barcellona la squadra ha tirato tre volte in due partite. Qualunque delle due versioni si prenda per buona, adesso il punto è da dove ripartire. Galliani ha fatto i complimenti alla Juventus e detto che in attacco non sono previste rivoluzioni, Berlusconi ha confermato a parole Allegri, dall’altra parte Ibrahimovic si aspetta i rinforzi promessi. Che fare? Il Milan è a un bivio: finora si è barcamenato con le conferme ai senatori che hanno portato tante vittorie (l’unico a partire è stato Pirlo, e si è visto com’è andata a finire). Lo scorso anno il gruppo storico ha regalato un altro scudetto, ma adesso siamo a una svolta. Sono tanti i giocatori in scadenza di contratto, e praticamente nessuno verrà confermato. Van Bommel è prossimo al rientro in Olanda, dove chiuderà la carriera con la sua vecchia squadra, il PSV Eindhoven. Seedorf, non convocato per le ultime uscite, è al passo d’addio dopo dieci anni: difficile che faccia lo stesso percorso di Pirlo e si accasi alla Juventus, ma al momento tutte le soluzioni sono possibili, anche gli Stati Uniti. Nella MLS finirà probabilmente Nesta, perchè il ritorno alla Lazio è emozionante e suggestivo ma difficile da realizzare, mentre il bianconero è già stato escluso dal diretto interessato. In realtà ci sarebbe la possibilità che resti al Milan, ma intanto il rinnovo non arriva. Non arriverà sicuramente quello di Flamini, fatto fuori da Allegri nonostante il recupero dall’infortunio al crociato: tornerà in Francia, oppure in Premier League. L’attacco non subirà rivoluzioni? Forse, ma intanto Robinho lancia messaggi d’amore al Santos, che lo rivuole indietro e potrebbe concedere Ganso (comunque difficile); Pato sembra avere un futuro lontano da Milanello, perchè i continui infortuni hanno fatto riflettere il Milan sulla sua affidabilità (resta da capire quanto si sia svalutato il brasiliano). E in entrata?
Sicuri Montolivo (bel colpo in mediana) e Bakaye Traoré (per ora un rincalzo), praticamente fatta per Acerbi (possibile erede di Nesta), si guarda a Seydou Keita, sperando di non dover sacrificare Thiago Silva. In realtà il dubbio più grosso riguarda l’allenatore: Allegri non è per niente certo di restare. I tre obiettivi sfumati sono pesanti da digerire, Berlusconi sogna Guardiola: il fatto che Pep starà fermo un anno potrebbe “salvare” il tecnico toscano, ma temporeaneamente. Si annuncia, insomma, una vera e propria rivoluzione. Dalla quale non è comunque esente lo stesso Ibrahimovic: se arrivasse l’offerta irrinunciabile…