“Lo scorso anno è stato difficile per Isla perchè veniva da un grave infortunio”. Antonio Conte parla appena dopo che l’arbitro ha fischiato la fine della prima amichevole estiva della Juventus, quella contro la Rappresentativa Valle d’Aosta terminata 7-0. E sono parole pesanti, che sconvolgono quello che sapevamo fino a qui sulla trattativa tra Juventus e Inter per portare il cileno in nerazzurro. “Isla è un nostro giocatore, è un mio giocatore, e io sono felice di allenarlo. Resta qui, sono convinto che farà una grandissima stagione, sono contento di averlo in rosa e si giocherà il posto con i suoi pariruolo”. Boom, sarebbe la scritta se questo fosse un fumetto. Proprio oggi che l’affare sembrava chiuso, che i 7,5 milioni di euro chiesti dai bianconeri erano stati accettati come prezzo da Moratti, proprio oggi che, dopo rinvii e distanze che si avvicinavano di un tot al giorno ma non si toccavano mai, sembrava essere stato trovato il punto di incontro. Isla resta alla Juventus: ora, può trattarsi benissimo della boutade per non annunciare una cessione prima che sia fatta, la domanda del resto è venuta dall’operatore che non ha potuto fare a meno di notare, come tutti, che quando Isla è entrato in campo ha ricevuto qualche fischio, ma soprattutto ha notato che il cileno è entrato sul terreno di gioco. Ma come, non doveva essere ceduto? Da qui la domanda, alla quale Conte ha risposto come abbiamo riportato. E allora attenzione, perchè se Isla resta tutti i discorsi fatti sul tesoretto e su un altro innesto vanno a farsi benedire.
A dire il vero, i soldi potrebbero arrivare dall’attacco. Perchè Conte non ha parlato solo di Isla: ha ammesso anche che le tre punte, viste contro i valdostani oggi, non possono essere utilizzate in serie A: “Abbiamo degli equilibri, su questo si sono basate le nostre fortune. Abbiamo un sistema di gioco ben preciso, andremo avanti con quello perchè è così che abbiamo vinto due scudetti consecutivi”. E ancora: “I tre attaccanti si possono vedere solo contro squadre della Promozione”. Parole forti anche in questo caso: se l’idea è quella di giocare con il 3-5-2 e quindi due soli attaccanti, è fin troppo evidente che in sei lì davanti sono troppi. Chissà se per Matri andrà a finire come lo scorso anno: anche allora il lodigiano era dato in partenza, si diceva che i gol estivi fossero per lui gli ultimi e invece poi era rimasto, risultando ancora determinante nella strada verso il tricolore. A oggi, quello maggiormente sul piede di partenza è Quagliarella: per lui è stata rifiutata una prima offerta dal Norwich, ma gli inglesi stanno per tornare alla carica con più soldi messi sul piatto e di fronte a una buona offerta la Juventus aprirebbe alla cessione. “Abbiamo le nostre strategie, non le vengo a dire a voi”, ha detto cripticamente Conte, che poi ha aggiunto: “Se resteranno sei punte sarò ben contento, perchè ci sarà spazio per chi lo meriterà”. Siccome però a volte il troppo stroppia, siamo piuttosto convinti che almeno un giocatore d’attacco saluterà la Juventus entro il 2 settembre; che questo poi significhi un acquisto in più, è tutto da vedere.