Colpito dal calore della gente di Roma. Si dice spesso che al Nord non c’è passione, ma questo racconto va sicuramente in un’altra direzione: siamo a San Zeno, un paese alle porte di Brescia. Tutto ebbe inizio con un padre che regala al figlio (ancora bambino) la maglia rossa della Roma con lo sponsor della Barilla. Facciamo un passo indietro. A Brescia la squadra cittadina non ha l’esclusiva: nel cuore dei bresciani alberga quasi sempre una doppia fede sportiva. E fin qui niente di strano. C’è anche, però, chi si è spinto oltre il semplice interesse per una compagine lontana. Nel luglio 2010, Nicola, 33 anni, prende un piccolo zaino e sale su un treno, destinazione Roma Termini. Lì lo attende una nottata insonne: all’una e mezza si mette in coda davanti a una ricevitoria in zona San Pietro per fare l’abbonamento della Roma.
La condivisione del medesimo obiettivo gli fa incontrare Francesco, un altro uomo della curva giallorossa, e nasce una bella amicizia. Per Nicola stipulare un abbonamento è una condizione quasi obbligata per non correre il rischio di pagare il biglietto del treno senza poi vedere le partite. Dall’inizio del campionato Nicola, che parte ogni volta in treno (ha paura dell’aereo) da Brescia, non si è perso una partita all’Olimpico con un non indifferente esborso economico. Quando arriva a Termini, Paolo, uno dei ragazzi della Sud, va a prenderlo e lo ospita. Marco Cassetti, invece, avendo saputo che era bresciano come lui, gli ha regalato la sua maglia numero 77.
Anche Nicola accoglie a casa sua i ragazzi (Francesco, Paolo e Fabrizio) quando seguono la Roma in trasferta al Nord. Sms e telefonate settimanali lo tengono in stretto contatto con il mondo romano. Questa storia ci riporta ai valori veri dello sport, là dove si incontrano generazioni e professioni diverse. Per la Magica, Nicola sarebbe disposto anche ad abbandonare l’hobby del ciclismo, perché l’emozione che si prova a cantare a squarciagola l’inno non ha eguali. Grazie Roma.