Massimo Moratti in estate ha scelto Walter Mazzarri come allenatore dell’Inter. Una scelta importante da parte dell’allora numero uno dei nerazzurri che dopo la stagione orribile passata con Andrea Stramaccioni ha voluto dare una scossa all’ambiente con l’ingaggio di un tecnico di polso, tatticamente molto preparato e in grado di portare il Napoli per due volte in Champions League. Il problema è che qualche mese più tardi, come tutti sappiamo, lo stesso Moratti ha annunciato ufficialmente il cambio di guardia all’intero del club, con Erick Thohir, imprenditore indonesiano, a capo della società come presidente. Una svolta epocale che per ora a livello di scelte non ha inciso. Dopo i sorrisi iniziali, la fiducia di Thohir nei confronti di tutti, anche dei dirigenti, adesso si cerca di capire meglio la situazione. E la filosofia dell’indonesiano è completamente diversa da quella di Mazzarri. Alcuni esempi tanto per essere concreti: Thohir ha parlato di progetto Arsenal e Ajax, ovvero quello di lanciare i giovani talenti della Primavera o del calcio mondiale, per poter farli crescere di anno in anno. Non a caso ha puntato forte sulla crescita di Mateo Kovacic, sull’esplosione di Icardi e Belfodil, giocatori giovani e di talento che oggi e nel lungo periodo devono prendere in mano la squadra. Thohir vorrebbe vedere anche una formazione votata all’attacco, molto spettacolare, che possa macinare gioco e avversari. A distanza di qualche mese vediamo una squadra completamente diversa da quella che ha pensato il tycoon indonesiano: i giovani non sono stati lanciati, anzi Kovacic spesso parte dalla panchina, Icardi si è perso in vicende extracalcistiche e Belfodil è stato già scaricato visto che il tecnico toscano lo ha impiegato solo poche volte. E soprattutto non c’è un grande gioco. Il problema non è Mazzarri in sè, quanto la differenza di vedute dei due personaggi. Perché il tecnico livornese, lo abbiamo imparato nei suoi anni a Napoli, preferirebbe lavorare sull’usato sicuro, ovvero calciatori importanti in grado di fare la differenza subito. Cosa che ora l’Inter non può fare, perchè…
… ha un passivo di bilancio da risanare e deve necessariamente puntare su altri profili. Per questo si andrà verso l’addio a giugno. Secondo indiscrezioni raccolte in esclusiva da IlSussidiario.net, ci sono molte conferme riguardo un divorzio da parte di Thohir con Mazzarri, un divorzio che non porterà danni a nessuno perché è chiaro che le visioni dei due personaggi sono completamente diverse. Per il futuro si punterà forte su uno dei tecnici emergenti non solo del calcio italiano ma anche di quello internazionale. Thohir vuole avere un modello Arsenal e Ajax come già citato in precedenza. Mazzarri non è l’uomo giusto per l’indonesiano.
(Claudio Ruggieri)