Juventus, Inter, Psg ma non solo, le concorrenti del Milan nella corsa a Carlitos Tevez diventano, con il passare dei giorni, sempre più numerose. L’Apache è infatti il nome caldo attorno al quale gireranno i movimenti di calciomercato del prossimo gennaio. Praticamente scaricato da Mancini e dal Manchester City, l’attaccante argentino è da tempo entrato nelle mire dell’amministratore delegato rossonero Adriano Galliani che, pur di portarlo dalle parti di Milanello, sarebbe disposta a fare carte false. La trattativa è però difficile nell’ottica del Fair Play finanziario e considerando la concorrenza del Paris Saint German dell’ex Leonardo, sempre più rivale del club di Via Turati. Competere economicamente con la società francese è praticamente impossibile non solo per il Milan, ma anche per qualsiasi altra squadra al mondo che potrebbe realmente essere interessata all’ex Boca Juniors. Tutto scontato dunque? Neanche per sogno perché a fare la differenza, come al solito, potrebbe essere la volontà dello stesso giocatore. Due i punti sul quale verterà la strategia rossonera: la maggiore competitività del campionato italiano rispetto a quello francese e il maggior appeal internazionale rispetto al club del Parco dei principi; discorsi che potrebbero ovviamente essere resi inutili da un’offerta fuori mercato del Psg, offerta che finora non è ancora arrivata e che non è detto arriverà. L’esplosione di Pastore e Menez potrebbe infatti convincere la società francese a dirottare le proprie attenzioni su ruoli in cui c’è maggiore necessità. Discorso diverso è invece quello portato avanti in casa Milan, l’infortunio di Cassano ha infatti costretto i dirigenti rossoneri a rivedere le proprie strategia sul calciomercato. Inoltre, le caratteristiche dello stesso Tevez, paiono essere perfette per i meccanismi di gioco di Allegri e rispecchiano il prototipo del giocatore ideale da affiancare a Zlatan Ibrahimovic. Ovviamente come ha già chiarito Galliani, l’unico discorso che può essere portato avanti è quello del prestito con diritto di riscatto, una condizione che in casa Citizens paiono ormai aver accettato con rassegnazione, specie se lo stesso Apache dovrebbe fare le bizze riguardo la sua futura destinazione. In soccorso di Galliani e soci potrebbe poi rientrare un fattore che, a primo impatto potrebbe sembrare esclusivamente negativo.
Tevez non può infatti essere utilizzato in Champions League, almeno per questa stagione, una condizione che garantisce maggiore forza allo stesso Milan in fase di contrattazione. Difficile pensare ad uno sconto sul diritto di riscatto previsto per la prossima stagione, più realistica l’ipotesi di una corsia preferenziale nell’operazione soprattutto una volta acclarata la volontà del giocatore di approdare in Italia, sulla sponda rossonera del Naviglio.