E’ pareggio, 2-2, tra l’Inter e il Neftchi. I nerazzurri concludono il girone così come l’avevano iniziato, anche se le somiglianze si limitano al risultato e alla decisiva prova di Nagatomo. Se allora era stato pareggio in extremis grazie proprio al giapponese, stavolta sono gli azeri a beffare in extremis i padroni di casa, che stavano vincendo proprio grazie al grande impatto sulla gara dell’ex Cesena, entrato a partita in corso. E se è vero che vincere aiuta a vincere, specie prima di grandi appuntamenti come quello di Domenica contro il Napoli, è vero anche che il match era comunque inutile ai fini della classifica, visto che l’Inter era già qualificata come seconda alle fasi ad eliminazione diretta. Del resto il ritmo e l’agonismo lo hanno ampiamente dimostrato, lasciando decisamente a desiderare, anche se ciò si è dovuto alla pochezza tecnico-tattica evidente degli ospiti, e ai 7 under 21 sugli 11 titolari padroni di casa. I ragazzini però sono vogliosi di mettersi in mostra, ed effettivamente al netto dei punti stravincono la gara, specie quando Cassano e Nagatomo, letteralmente fuoriquota, arrivano a dare una mano nella ripresa.
I baby, curati dalle chiocce Cambiasso e Samuel, partono con un piglio deciso, dimostrando di potersi fare facilmente beffa degli avversari grazie all’elevato tasso tecnico abbinato ad una discreta velocità di manovra. La formazione messa in campo da Strmaccioni sembra girare: come spesso accade, chi è poco utilizzato sa che queste sono le occasioni da non sprecare. Lo sanno, evidentemente, anche i ragazzi di Stramaccioni; che sembrano giocare in Europa da tempo, e fanno subito la partita aiutati anche dalla pochezza del Neftci. Non a caso, dopo soli 9 minuti sono già in vantaggio, grazie al gol di Livaja che ad un metro dalla porta spiazza il portiere dopo aver arpionato un cross di Pereira bucato da entrambi i difensori centrali. Conquistato il vantaggio, l’Inter tira i remi in barca per una decina di minuti, giusto il tempo di far dimostrare agli avversari la loro inadeguatezza nel gestire il possesso. Alla mezzora poi i giovani nerazzurri decidono di riprendersi il palcoscenico, soprattutto con Coutinho che comincia a spaccare la difesa avversaria con diverse accelerazioni brucianti. Su un suo cross, Samuel la mette fuori di testa di qualche centimetro, mentre al 38′ Garritano, dopo un gran lancio di Benassi, si gira e spara alto di poco. Tuttavia la squadra di Strama non forza mai alla ricerca del gol vittoria, e così si va negli spogliatoi con la sensazione che comunque la partita sia in mano ai meneghini.
Come se non bastasse, nel secondo tempo si rivede Cassano, che aumenta il peso offensivo oltre a dimostrare di essere un giocatore imprescindibile all’idea di gioco del giovane allenatore romano. Tuttavia, nonostante i nerazzurri spostino nettamente in avanti il baricentro, e gli avversari soffrano decisamente questo assetto, sono proprio gli azeri a trovare il gol, arrivato al 52′ grazie al classico tiro della vita di Sadygov, che pesca l’incrocio da lontanissimo. Subito dentro Nagatomo per l’ottimo Garritano (1994…), palla lunga al giapponese, cross e Livaja di testa che riporta i suoi avanti nemmeno due minuti dopo il pareggio. L’Inter ora è padrona del campo, Cassano è in palla e non sbaglia nulla, Nagatomo è un motorino e sulla sinistra i nerazzurri sfondano quando e come vogliono, come al 56′ quando Cassano serve Pereira che dal fondo mette dentro per Coutinho, anticipato ad un metro dalla linea. L’occasione più clamorosa per chiudere la partita è però ancora per il giovane Livaja, che riceve l’assist di Cambiasso e a 30 cm dalla linea spara addosso ad un difensore: in realtà la palla oltrepassa la linea, ma il guardalinee non se ne avvede. C’è ancora tempo per la micidiale traversa di Nagatomo all’88’, che lascia di stucco il portiere e fa gridare al complotto contro gli 11 nerazzurri. Ma, come si dice, il troppo stroppia, e il Neftchi, zitto zitto, ringrazia, trovando il clamoroso pareggio all’89’ con Canales, che mette dentro di testa una respinta di Belec al tiro di Bertucci. E’ la più classica delle beffe: ma per fortuna dell’Inter non valeva nulla. In attesa di sabato sera, comunque, due sono le informazioni davvero utili: se questa è la linea del futuro, l’Inter tra qualche anno farà la voce grossa in Italia e non; e se questo è l’effetto che può fare Cassano, contro chiunque ci sia davanti, la sensazione è che la voce grossa possa essere fatta fin da subito.
Marcatori: 9′ Livaja (I), 6′ st Sadygov (N), 8′ st Livaja (I), 45′ st Canales (N)
Belec; Jonathan (16′ st Bandini), Cambiasso, Samuel (45′ Cassano), Pereira; Romanò, Benassi; Pasa, Garritano (7′ st Nagatomo), Coutinho; Livaja. All. Stramaccioni
A disp: Castellazzi, Terrani, Donkor, Belloni
Stamenkovic; Shukurov (45′ Mediyev), Mitreski, Guliyev, Bertucci; Wobay, Sadygov (32′ st Seyidov), Ramos, Flavinho; Imamverdiyev (47′ st A.Abdullayev); Canales. All. Haljiev
A disp: Balayev, Nasimov, Nurahmadov, Yunuszade Arbitro: Emir Aleckovic
Arbitro: Aleckovic (Bosnia-Erzegovina)
Ammoniti: Romanò, Livaja (I), Imamverdiyev, Seyidov (N)