Si è improvvisamente incendiato il mercato di gennaio del Milan. Dopo le dolorose cessioni estive e la non meno travagliata cessione di Pato al Corinthians, con tutti i rischi che comporta, ecco che si comincia a vedere chiaramente il progetto di rafforzamento dei rossoneri. In realtà gli obiettivi di Galliani sono avvolti dal mistero, ma i rumors dei beninformati danno diverse indicazioni e belle suggestioni. E’ iniziata lentamente la manovra di avvicinamento all’attaccante del Manchester City e della nazionale italiana, Mario Balotelli. Il Milan, superato il patatrac diplomatico in seguito alla famosa “mela marcia” del presidente Silvio Berlusconi, grazie al passo indietro con annesse scuse dello stesso patron rossonero, torna seriamente a pensare al Bad Boy italiano di stanza all’Etihad Stadium, che tanto sogna di tornare in Serie A nonché di indossare la casacca dei colori dei quali è tifoso. Naturalmente e pubblicamente, i vice campioni d’Italia continuano a proferirsi estranei ai fatti, come ha spiegato senza peli sulla lingua l’amministratore delegato rossonero, Adriano Galliani, ieri in via Turati: «Come ha giustamente detto il presidente Berlusconi, non abbiamo mai chiesto Balotelli e non credo sia in vendita». In ogni caso, anche se Bellomo, Jorginho e Saponara sono “young” con aspirazione a diventare “top”, SuperMario è l’unico ad essere davvero un “top young” già in tutto e per tutto. Saranno necessarie alcune cessioni per un’operazione che solo di cartellino costerebbe circa 30 milioni di euro. Dopo i 15 milioni incassati poche settimane fa dalla già citata partenza di Alexandre Pato, sbarcato ufficialmente al Corinthians, il prossimo partente potrebbe essere Robinho. Il brasiliano è tornato a Milanello in seguito all’affare sfumato con il Santos ma il tutto potrebbe riaprirsi, visto che la distanza fra la società di San Paolo e quella di Milano era minima, di circa 1/2 milioni di euro. Uno scoglio superabile quindi, soprattutto se il Diavolo dovesse ricevere aperture importanti dall’Inghilterra e di conseguenza ammorbidire la propria posizione nei confronti del Santos. Non va infatti dimenticato che Robinho percepisce attualmente ben 4 milioni di euro netti all’anno, e insieme a Philippe Mexes è il calciatore più pagato dell’intera compagine rossonera. Con la partenza di Robinho il Milan avrebbe in cassa un tesoretto di circa 25 milioni di euro, ma non basta. Servirebbe un’altra partenza importante ed ecco quindi tornare d’attualità il nome di Ignazio Abate (in estate accostato al Psg, ma evidentemente c’era altro), terzino destro della Nazionale, che ha perso il posto da titolare in favore della nuova stella del Milan, Mattia De Sciglio. L’ex Empoli è tentato da un’offerta molto ricca dello Zenit di San Pietroburgo di Luciano Spalletti, che gli offrirebbe un bel contratto con i fiocchi da 2,5 milioni di euro netti all’anno per diverse annualità. I russi hanno messo sul piatto una decina di milioni di euro ma il Milan, se dovesse ricevere un rialzo fra i 12 e i 15, potrebbe cedere alle richieste dell’ex tecnico della Roma. Il tesoretto aumenterebbe così a 37 milioni di euro circa, una cifra che verrebbe in parte dedicata alla pratica Balotelli, e in parte destinata ad altre trattative “di contorno”. Fra queste vi è il clamoroso ritorno di David Beckham a San Siro. Come un fulmine a ciel sereno l’agenzia di scommesse inglesi Sky Bet ha quotato ieri il possibile “come back” di David a Milanello a 4/6 volte, una quota molto bassa rispetto a soltanto poche ore fa, quando il possibile ritorno alla base dell’inglese era postato a 16. Indagando si è scoperto come le pratiche per far indossare nuovamente la casacca del Milan al 38enne britannico siano già ben avviate. Naturalmente non si tratterebbe di un colpo in ottica futura, bensì della classica occasione di mercato low cost, come del resto già avvenuto nel 2009 e nel 2010. Il primo anno fu un successone, e dopo lo scetticismo iniziale dei tifosi, i supporters rossoneri abbracciarono virtualmente il belloccio inglese. La seconda stagione fu invece sfortunata per via del noto infortunio al tendine d’Achille.
Una trattativa che avrebbe anche un risvolto di marketing ma che permetterebbe ad Allegri di poter godere di un calciatore di qualità da inserire in mezzo al campo, utile non solo per il campionato ma anche per la doppia sfida contro il Barcellona in previsione degli ottavi di finale di Champions League, che si preannunciano da thriller. Per il centrocampo attenzione anche al mercato della Serie B, la tendenza del momento fra le big d’Italia. Dopo aver sondato il terreno per Jorginho, nazionale under-21 in forza all’Hellas di Verona, Galliani si sarebbe interessato a Solomon, ex Foggia di Zeman, centrocampista centrale di 21 anni dal fisico importante, essendo alto ben 194 cm. Si tratta di un giocatore di quantità ma anche di qualità che potrebbe migliorare il centrocampo del Diavolo. Nel mirino continua ad esservi anche Santon, che potrebbe sbarcare a Milanello soprattutto se Abate facesse le valigie. Rimandati all’estate invece i discorsi relativi a Davide Astori del Cagliari, nonché a Francesco Lodi, entrambi incedibili.