Quanto è successo a Busto Arsizio, nella sfortunata amichevole del 3 gennaio scorso Pro Patria-Milan, ha davvero colpito l’opinione pubblica, in Italia e non solo. Oggi pomeriggio infatti è giunta la notizia che Kevin Prince Boateng, il giocatore rossonero che si ribellò ai beceri cori razzisti rivolti da una piccola ma fastidiosa minoranza dei tifosi bustocchi verso i giocatori di colore del Milan, causando di fatto la sospensione e poi il definitivo annullamento della partita (quando tutti i giocatori di Massimiliano Allegri decisero che non sarebbero rientrati in campo), è stato invitato dall’Onu alla commemorazione della “Giornata internazionale per l’eliminazione delle discriminazioni razziali”, che si terrà il 21 marzo al Palazzo delle Nazioni di Ginevra. Dunque anche le Nazioni Unite si schierano con decisione al fianco di Boateng in questa battaglia contro il razzismo che coinvolge tutto il calcio mondiale, e che d’altronde va molto oltre il mondo del calcio e più in generale dello sport. L’evento organizzato dall’Onu è un importante momento di riflessione, che quest’anno si concentrerà sul tema “Sport e razzismo: diamo un calcio al pregiudizio”, per il quale il ghanese-tedesco è diventato davvero il personaggio ideale dopo la vicenda nella quale è stato suo malgrado coinvolto. La Giornata si tiene ogni anno a partire dal 1966 nelle medesima data, e coinvolgerà sia il quartier generale dell’Onu a New York sia quello di Ginevra, dove si recherà anche Boateng per partecipare alle iniziative previste. Grande soddisfazione per la chiamata dell’Onu è stata espressa anche dalla società rossonera, che ha scritto questo messaggio sul proprio sito Internet ufficiale: “’Questo evento, che segue la storica decisione del giudice sportivo di martedì in ordine cronologico, e che sul piano dei principi e dei valori è un ulteriore attestato di vicinanza al Milan e al suo giocatore dopo i fatti di Busto Arsizio, riempie d’orgoglio tutto il club rossonero e tutti i suoi tifosi’”. Infatti nella giornata di eri il giudice sportivo Gianpaolo Tosel ha deciso di non prendere nessun provvedimento contro il giocatore e contro la società rossonera, che da regolamento erano finiti sotto inchiesta dal momento che una squadra non può lasciare arbitrariamente il campo di gioco (clicca qui per leggere di più).
Una sentenza di buon senso, che è stata apprezzata da tutti e che ha portato un primo sorriso al ‘Boa’ e al Milan, che certamente oggi saranno ancora più felici. A questo punto resta solo il dilemma relativo alla data di una possibile ripetizione della partita: sono tutti d’accordo sul fare una festa dello sport, ma è difficile pensare che si possa davvero giocare lunedì 28 gennaio, in occasione del Giorno della Memoria. La proposta di Gigi Farioli, sindaco di Busto Arsizio, si scontra infatti con il calendario della serie A, che vedrà il Milan impegnato il giorno prima contro l’Atalanta (e anche la Pro Patria giocherà domenica 27 in Lega Pro).