Siamo un Paese bizzarro, ma diciamocelo tra noi, in fondo anche simpatico. Come si fa a non apprezzare, infatti, la nostra campagna elettorale? Ogni giorno ci riserva una promessa, una sorpresa, una polemica. E le barzellette fioriscono, il popolo del web si dà alla pazza gioia. Inventa storielle che nemmeno al tempo del Duce ce n’erano di così argute e pungenti. D’altronde, non sarà mica un caso che sia proprio un comico quello che sta vincendo la gara elettorale: mai sfidare uno sul suo terreno, e per far ridere Beppe Grillo è sempre stato un super.
Prendiamo ad esempio, l’ultimo arrivo sul mercato delle polemiche: il braccialetto che Amazon vorrebbe gentilmente apporre ai polsi dei suoi dipendenti. Mica per controllarli, macché. Siccome siamo ingenui e creduloni abbiamo dato per scontato un tale intento benefico, e allora ci siamo detti, magari, Amazon vuole creare nuovi posti di lavoro o magari vorrebbe ricreare la figura del “tempista”, quello che una volta alle catene di montaggio monitorava i tempi di lavoro. Ma anche questa spiegazione non ci ha convinto. Allora abbiamo letto quel che si dice sull’argomento nei giornali e sui siti. E il caos ci è entrato in testa: le opinioni andavano da chi sostiene che il braccialetto è simile alle manette a chi invece, qualificato di esperto (pensa te) perché avvocato del lavoro, ha detto che in fondo tra le colpe del Jobs Act c’è anche questa e che la qualità del lavoro senza i sindacati è un bene. Anzi, direbbe Totò, è un meglio. E in tema di comici, Totò era certo più avanti di Grillo. Ma lasciamo i professionisti della risata e torniamo a noi, umili dilettanti del settore del lavoro.
Cosa dire e cosa pensare? Di che: dei braccialetti o delle polemiche? Di entrambi. Il punto è proprio questo: cosa polemizzare su un brevetto e un sistema produttivo che per ora Amazon ha solo annunciato. Casualmente dopo aver annunciato, una settimana fa mica un secolo fa, che ha creato il primo magazzino senza commesse e senza personale.
Occhio ai tempi della comunicazione: perché un gigante del genere mica spande notizie come altri spandono “sostanze” nei campi. No, loro hanno teste precise, strategie mondiali. A chi pensavano allora? All’Italia, all’Europa? No al mondo, ai negozi che hanno dappertutto, al loro sistema mondiale: hanno detto ai proprio clienti e ai loro azionisti che Amazon va nel futuro perché il futuro sta tra la robotica e la schiavitù. Legale ma sempre schiavitù: e vi consiglio di andare nel grande negozio piacentino del gigante statunitense per capire.
Sì, ma cosa dicono i nostri politici, in Italia? Arriverà anche in Italia? Sì, no, forse. L’avvocato di cui sopra ha garantito che non ci sono problemi. In ogni caso Amazon ora sa a quale studio legale rivolgersi per sostenere il proprio punto di vista. Altri tirano un sospiro di sollievo: finalmente fabbriche senza sindacati, lavoratori che non perdono tempo, che di vibrazione in vibrazione (geniale averle definite vibrazioni e non scossette, linguisticamente parlando, anche se poi sono la stessa roba!) non si inventano scuse per non riportare giù in 30 secondi quel pacco che deve essere spedito in altri 30 secondi che poi deve arrivare sull’aereo e in dieci ore essere a Melbourne. Così la signora Jones avrà prima la sua molla per il letto e gli azionisti un dividendo maggiore.
Non vogliamo entrare nella discussione se sia lecito o no, se in Italia arriverà mai oppure se la vinceranno ancora i soliti comunisti che si oppongono alle novità in nome di diritti vecchi e sorpassati. Non vogliamo entrarci perché la troviamo ridicola: il sistema italiano sta in Europa e l’Europa garantisce alcuni diritti fondamentali. Diritti che altrove neppure conoscono. Vabbé, diranno i beni informati, questo vale per la Cina, ma mica per gli Usa. Sicuri? Proprio sicuri che il sistema sociale e quello del lavoro siano uguali di qua e di là dell’Oceano Atlantico? A noi mica pare: perché quel che qua si difende non è un sistema vecchio contro un sistema nuovo, ma un sistema vecchio, se così si vuol dire, contro un sistema vecchissimo. Il welfare europeo, Salvini ce lo consenta e la Meloni ce lo permetta, è roba cui nessuno vuole rinunciare: e l’alternativa non è il sistema Happy Days (quello della serie televisiva dove al massimo si soffriva per la morosa che ti lasciava), ma sono il sistema statunitense dove le aziende fanno quello che gli pare e quello cinese. Dove nemmeno si pongono il problema dei lavoratori.
Insomma, rinunciare alla protezione europea dei diritti sociali non significa trovare il paradiso, ma scegliere tra la fabbrica senza persone (pensa che tristezza non poter nemmeno gettare uno sguardo alle commesse: roba da recarsi subito al negozio di fianco!), e la fabbrica cino-coreana (del Nord). Due modelli dove, siamo sicuri e certi, i tanti sostenitori della novità amazoniana, aneleranno di poter inviare i propri figli a lavorare: ce li vediamo mentre accompagnano i pargoli formati a Harvard e Oxford per il primo giorno di lavoro e quando emozionati metteranno intorno ai loro delicati polsi il braccialetto che vibra. Li vedranno entrare nella fabbrica del futuro e una lacrima scorrerà sul viso di questi genitori. Ne siamo sicuri: li seguiranno con lo sguardo e diranno loro di restare lì per la vita, perché quello è il futuro; e li vedranno vibrare (di emozione, mica per altro) lungo il viale della vita. E poi c’è chi dice che ormai siamo insensibili a tutto: ma se nemmeno una tale novità, che ci dà indubbiamente una scossa, ci va bene, allora è proprio vero che siamo degli ingrati.
Va bene, direte voi, capito che per te il braccialetto non è una idea geniale, ma almeno è legale o no? Dal nostro punto di vista di giusesperti (cioè esperti di lavoro, nel senso che sono tanti anni che lavoriamo) e del buon senso, noi sosteniamo che quella roba lì oltre a non stare nella norma, oltre a convincere tanta gente come noi a non usare più Amazon, non funzionerà proprio. Perché se io della scossa me ne frego, tu azienda che fai, mi sanzioni? E perché? Perché ci metto più di quello che tu pretendi? E se ho la pelle di rinoceronte come mia suocera che prendeva le padelle bollenti a mani nude, che fai, mi invii alla sezione trapianti per rendermi più sensibile? E se sono allergico alle scosse? E se mi provocano problemi alla pianta dei piedi che mi si sensibilizza?
Una volta c’erano dei guanti attaccati a molle che un sistema complesso controllava e con cui la macchina provvedeva a guidare le mani dei lavoratori. Le abbiamo viste nelle fabbriche di pentole in Francia. Ma erano gli anni Sessanta: servivano a evitare che la gente ci lasciasse gli arti sotto le presse. Come dire che Amazon non ha inventato nulla di nuovo. Ha solo brevettato un vecchio sistema. Ecco, torniamo al punto, alla lotta non tra un nuovo (modello Amazon) e un vecchio, ma tra un vecchio (sistema sociale e di protezione dei lavoratori e del lavoro) e un vecchissimo sistema industriale che fa dell’uomo una appendice delle macchine.
Europa, Europa, quanto ci manchi, e quanto più ci mancherai se la vincerà qualche furbone che vorrebbe portarci tutti in gita aziendale a in Cina (popolare o Taiwan poco cambia su questo punto). A visitare che? Per vedere quel posto dove la gente per sfuggire ai ritmi di lavoro si butta giù, e dove si fabbricano telefonini di ultimissima generazione. Anzi, ai paladini del braccialetto diamo un consiglio: in attesa che Amazon la spunti in Italia, provino a spedire là i pargoli, e facciano loro far la vita di quella gente. Poi tornino qua, e ne parleremo.