E se Guardiola si fermasse? E’ questa la voce incredibile che rimbalza nelle ultime ore, come riportato anche da fichajes.net: l’allenatore del Barcellona potrebbe decidere di prendersi un anno sabbatico. Avevamo già detto di come fonti a lui vicine avessero fatto trapelare l’indiscrezione secondo cui il tecnico azulgrana avesse già deciso da tempo di non prolungare il suo rapporto con il Barcellona (leggi qui). Non erano chiari però i motivi che lo spingessero a tale scelta, se non il fatto che Pep per carattere non si è mai sentito uno che si lega per tanti anni alla stessa squadra. Oggi, però, si sussurra quella che sarebbe la causa della decisione: lo stress accumulato nel corso delle quattro stagioni alla guida della squadra più forte – forse – di tutti i tempi. Arrigo Sacchi ne aveva già parlato, e la domanda è: può davvero essere questo il motivo? Sembrerebbe di sì: la spiegazione è plausibile, basti pensare a quanto può essere faticoso condurre una squadra chiamata a vincere tutto, a divertire, a fare incetta di trofei, con tutto quello che gira attorno, dalle polemiche al resto. Insomma, non è una voce troppo campata per aria; e Guardiola, che non è certo sulle panchine da una vita, avrebbe deciso di fermarsi almeno per una stagione, per poi ripartire con calma, una volta chiuso il suo periodo in blaugrana, o magari chissà, ancora dal Camp Nou. Sembra poi che a influire sulla sua eventuale decisione possa pesare il probabile stop forzato di Tito Vilanova, il suo fidato secondo (per chi non lo conoscesse, è l’uomo a cui Mourinho infilò un dito nell’occhio lo scorso agosto, durante la Supercoppa di Spagna). Vilanova è stato operato per l’asportazione di un tumore a novembre, e alcune complicazioni lo costringerebbero a non poter asservire ai suoi compiti; Guardiola, senza di lui al fianco, potrebbe quindi decidere che è meglio fermarsi. Ora, se la voce fosse confermata si aprirebbe un dilemma riguardante il prossimo allenatore del Barcellona. Il presidente Rosell, e in generale tutto l’ambiente dirigenziale del Barcellona, ha sempre confermato che il successore naturale di Pep sarebbe Luis Enrique, anche lui proveniente dalle giovanili e dal Barça B; ma l’asturiano è sotto contratto con la Roma, che ha tutta l’intenzione di confermarlo il prossimo anno. Dunque? Dunque, un altro nome caldo è quello di Marcelo Bielsa, che lo stesso Guardiola ha sempre considerato il suo maestro;
La sua filosofia di gioco, infatti, è la stessa di Pep. Ma El Loco ha sempre detto di voler rispettare l’impegno con l’Athletic Bilbao fino allo scadere del suo mandato, in più liberarlo (nel caso) costa parecchio e sulle sue tracce c’è anche l’Inter. Insomma, un bel rebus, perchè altri nomi non sono disponibili e per la panchina del club più forte al mondo non ci si può certo accontentare di un personaggio “minore”. Ovviamente, ci sarebbe sempre la soluzione “interna”, la stessa che portò Guardiola in prima squadra: sarebbe in questo caso Eusebio a prendere il posto di Pep, e sarebbe davvero una successione “naturale”, visto che Eusebio è stato parte integrante del Dream Team che agli ordini di Johann Cruijff ha vinto tutto. Per lui sette stagioni tra il 1988 e il 1995, dunque al fianco di Guardiola sul terreno di gioco. il centrocampista (giocava largo a sinistra, nella linea mediana o su quella del tridente) ha preso il posto di Luis Enrique sulla panchina del Barcellona B, che sta attualmente guidando. Naturalmente, dalle parti di Appiano Gentile tengono monitorata con molta attenzione l’evolversi della vicenda: Moratti non perde le speranze di riuscire a portare Guardiola sulla panchina dell’Inter.