Il calciomercato dell’Inter in estate dovrà cercare di risolvere i tanti problemi causati da due gestioni scellerate post Triplete. Nella scorsa stagione è stato cacciato Benitez e la panchina è stata affidata a Leonardo, quest’anno sono stati mandati via prima Gasperini e poi Ranieri con la squadra che è stata affidata al giovane tecnico della Primavera Andrea Stramaccioni che ha preso il posto del conterraneo dopo la sconfitta contro la Juventus. Stramaccioni a 36 anni ha detto si alla proposta del presidente Moratti ben conoscendo la difficile sfida a cui andava incontro. Stramaccioni in quattro partite ha vinto due volte pareggiando le altre, un buon bottino anche se la situazione Champions League è sempre quella visto che i nerazzurri sono rimasti a meno sei punti dalla Lazio di Reja. Il presidente dell’Inter Massimo Moratti ha da tempo varato la linea giovani per la prossima stagione, in molti hanno pensato che l’arrivo di Stramaccioni fosse l’inizio di un piano per la prossima stagione con alcuni giovani della Primavera avvicinati alla prima squadra. E invece questo non è avvenuto, anzi, con Stramaccioni spesso va in campo l’Inter più vecchia. Tanti senatori e pochi giocatori giovani. Stramaccioni ha dato maggiore spazio a Chivu rispetto a Nagatomo, ha puntato più su Stankovic che su Obi o Poli, ha riportato Cambiasso titolare, ha lasciato Ranocchia ancora in panchina e non sembra voler inserire Pazzini al posto di Milito. Premettendo anche alcune scelte sono giuste, soprattutto quella di puntare su Milito, restano comunque tanti i dubbi riguardo al giovane allenatore che sembrava dovesse dare spazio alla linea verde. Dei “fenomeni” della Primavera che hanno vinto la Next Generations Series, una specie di Champions League per i giovani, per il momento non c’è stato spazio neanche in panchina, anche se nei primi giorni alcuni di loro si sono allenati con Zanetti e soci. La risposta ai tanti perchè è molto facile. La colpa è principalmente della società che continua a essere convinta di poter ambire ancora al terzo posto in classifica nonostante la classifica parli di una Lazio terza con sei punti sull’Inter e soprattutto con tre squadre avanti ai nerazzurri nella corsa alla formazione di Reja.
La conferma di Stramaccioni passa attraverso l’arrivo al terzo posto in classifica, per questo il giovane tecnico romano sta puntando sui giocatori più esperti evitando di dare spazio ai giovani. Un errore quello della società di Corso Vittorio Emanuele che potrebbe rinviare ancora di più il discorso del progetto giovani. In queste ultime cinque partite sarebbe meglio provare i giovani invece che sperare nell’illusorio terzo posto.