Arkadiusz Milik, giovane attaccante polacco del Gornik Zabrze, si trasferirà al Bayer Leverkusen a partire da gennaio. La società tedesca ha ufficializzato l’operazione sul proprio sito, e questo significa che Milik non è più un obiettivo delle squadre italiane. Cinque-sei club nostrani infatti avevano seguito la giovane punta, classe 1994, negli ultimi mesi. Tanto che si era ipotizzato un suo approdo in Italia da gennaio: l’idea relativa all’Inter ad esempio era quella di un prestito al Torino che avrebbe favorito il passaggio a Milano di Rolando Bianchi, nel ruolo di vice Milito. Ma niente da fare: il Bayer Leverkusen ha acquistato Milik dal Gornik Zabrze per 2,6 milioni di euro, più un’amichevole futura e un piano bonus aggiuntivo. Il giocatore ha firmato sino al 2018. Il direttore generale del club tedesco, Wolgang Holzhauser, ha dichiarato: “Ci siamo assicurati le prestazioni di Milik malgrado una concorrenza spietata“. Per un commento sulla vicenda ilsussidiario.net ha intervistato in esclusiva Gianluca Di Carlo, agente FIFA esperto di calcio polacco, che aveva il mandato per l’Italia per trattare il giovane attaccante. Ecco le sue impressioni:
Arkadiusz Milik al Bayer Leverkusen: quanto si può parlare di occasione persa per le squadre italiane che erano interessate a lui? Con le squadre italiane parlavamo di Milik da un anno. Purtroppo c’è da dire che in Germania i club hanno un budget per i trasferimenti più concreto, e un monte ingaggi iniziale più alto rispetto all’Italia. Probabilmente i tedeschi lo hanno visto di più, anche perché è più facile logisticamente seguire il campionato in Polonia. Ora che la trattativa si è conclusa, ci può dire se l’Inter ha fatto un tentativo concreto per acquistare Milik? In Italia Milik interessava a sei squadre, tra cui l’Inter. Ma è difficile che i nostri club chiudano subito certe operazioni di mercato. Si tende a temporeggiare, perché le società oggi come oggi non possono acquistare senza prima aver agito sul fronte delle uscite. Però attenzione. A cosa? Non è che gli italiani hanno fatto gli italiani, per così dire, tentennando su un giocatore valido. Il punto è che bisogna muoversi prima, perché quando poi i nostri club sono raggiunti dalla concorrenza estera acquistare non è più possibile. Le società straniere hanno un maggior budget e offrono di più ai giocatori: Milik è sfuggito così. Sembrava che Milik sarebbe rimasto comunque in Polonia fino a giugno, prima di fare il grande salto… Era una richiesta fatta dall’allenatore del Gornik, concordata col giocatore all’inizio della stagione. Poi le necessità aziendali e un ingaggio già importante per il giocatore, hanno fatto fatto saltare questi principi. Crede che Milik giocherà titolare da subito nel Leverkusen? In Germania dopotutto non hanno paura a lanciare i giovanissimi…
In Germania hanno iniziato quello che noi stiamo facendo. La Roma ad esempio sta lanciando molti giocatori giovani, lo stesso Milan ha lanciato El Shaarawy. In Italia tutti quanti si stanno orientando su questo tipo di target: voglio sperare che in futuro si riuscirà a guardare con più concretezza su certi giovani, che nei loro campionato già giocano titolari, anche nelle coppe.
L’inserimento di Milik nel Leverkusen potrebbe facilitare la cessione di Andrè Schurrle, che è molto seguito in Europa? Bisognerà vedere cosa succede in questi sei mesi. Vedremo se sarà in grado di giocare al Bayer, o se verrà girato in prestito. Può darsi che lo inseriranno pian piano, come successe a Lewandowski che il primo anno al Dortmund partì dalla panchina.
(Carlo Necchi)