CALCIOMERCATO – Aria di grande rinnovamento in casa Milan. Molti gli addii dei senatori rossoneri, e già due volti nuovi in quel di Milanello. Stiamo parlando naturalmente di Riccardo Montolivo, che verrà ufficializzato a ore, e di Bakaye Traorè, l’ultima scommessa dell’amministratore delegato rossonero Adriano Galliani. Il mediano del Nancy arriverà a costo zero e anche per lui la fumata bianca arriverà a giorni se non a ore. Inizierà un nuovo corso in quel di via Turati chiudendo l’era degli ancelottiani. Dei reduci dalla doppia Champions League del 2003 e del 2007 ne rimarrà soltanto uno, capitan Marco Ambrosini, che rinnoverà il contratto di un altro anno. In realtà vi sarebbe anche Christian Abbiati ma il portiere rossonero ha girovagato per l’Europa e per l’Italia nell’ultimo decennio non rimanendo in pianta stabile al Milan. Un nuovo corso che appunto ripartirà da innesti di qualità e da una formazione inedita come ha di fatto anticipato l’allenatore Massimiliano Allegri. In occasione del premio, la Briglia d’Oro, il tecnico livornese ha spiegato: «Montolivo può giocare mezzala così come davanti alla difesa. Si potrebbe ripristinare il regista centrale. L’alternativa è Muntari. Traoré mezzala. Emanuelson terzino, può crescere bene in quel ruolo. E anche De Sciglio: un ragazzo da Milan che può stare a destra e a sinistra. Mexes farà un grande campionato. Sulla trequarti Boateng o Robinho. La rosa sarà di 25 elementi. E spero resti anche il capo dei preparatori, Tognaccini». Sicuro di rimanere al Milan (“Resto al 100%”), Allegri è tornato anche a parlare di Andrea Pirlo. In questa occasione ne fa una questione puramente tattica, tralasciando il discorso economico: «Volevo Pirlo a sinistra perché in mezzo lo andavano a marcare regolarmente. Il regista laterale, peraltro, ce l’ha anche il Barcellona. Io non ho mai messo in discussione le sue qualità. Ora Andrea ha trovato una squadra che ha esaltato ancora di più le sue caratteristiche. Gli hanno creato intorno una squadra importante, quando si sono accorti che accanto aveva bisogno di due giocatori e non di uno solo». Un accenno infine agli addii in massa delle scorse ore.
C’è chi parla di ripensamenti ma Allegri taglia corto: «Chi ha salutato, ha salutato!». Niente “ritorno” quindi di Gattuso e di Inzaghi, Galliani rimarrà deluso…