La Juventus gioca la prima amichevole di livello dopo il trofeo TIM. A Palo Alto, nella Baia di San Francisco, nella notte italiana (ore 5) i bianconeri affrontano l’Everton, formazione di Premier League che a fine stagione ha salutato David Moyes dopo 11 anni per abbracciare Roberto Martinez, ex del Wigan. Una partita sicuramente di valore, che darà indicazioni importanti ad Antonio Conte e probabilmente aprirà a nuove riflessioni di calciomercato, che sono comunque già in piedi. E’ la Guinness Cup: otto partecipanti, tabellone a eliminazione diretta che quindi prevede che le partite si concludano ai calci di rigore in caso di parità dopo i novanta minuti. Conte ha a disposizione tutto il gruppo: sono rientrati anche i nazionali, bisognerà vedere in che modo il tecnico li vorrà utilizzare. L’Everton punta dichiaratamente all’Europa, dimensione che è nelle sue corde ormai da anni; si è rinforzato sul calciomercato e sarà un avversario interessante per la Juventus. Chi passa il turno affronta la vincente di Real Madrid-Los Angeles Galaxy.
Conte sceglie ancora il 3-5-2: lo ha detto in una lunga intervista, è il vestito che meglio si addice ai suoi giocatori, pur se ci sono ancora ipotesi di 4-3-3 (ma servirà un esterno destro). I nazionali partono in panchina: giusto così, non hanno lavorato con il gruppo e devono riprendere il ritmo. Dunque, in porta va Storari, con linea difensiva formata da Ogbonna (al centro), Peluso e Lichtsteiner, e questa è un’indicazione importante perchè sembra davvero che iln tecnico salentino sia intenzionato a schierare Isla con costanza sulla fascia destra. Come accade stasera: dall’altra parte agirà invece De Ceglie (per lui si è parlato di Sampdoria, per arrivare a Biabiany), con il solo Vidal titolare tra i tre tenori. Il regista è Marrone: anche qui, Conte spariglia le carte perchè nei due anni precedenti lo aveva provato quasi solo da difensore. Completa il reparto Asamoah, che quest’anno dovrebbe fare la mezzala. Davanti, ancora una volta viene riproposta la coppia Tevez-Llorente, con la quale Conte ha lavorato molto negli ultimi giorni, spiegando loro movimenti individuali e in sintonia, per affinarne l’intesa ed esaltarne le caratteristiche.
Sono tornati Buffon, Chiellini, Barzagli, Bonucci, Pirlo, Marchisio, Giovinco: vanno in panchina, Conte ha spiegato che si devono mettere al passo con gli altri e che anche nella partita successiva probabilmente la strategia sarà la stessa. Insieme a loro ci sono anche Caceres e Motta (probabilmente quest’ultimo partirà), Fausto Rossi (si parla di un prestito), Padoin e i soliti tre attaccanti: tra Vucinic, Quagliarella e Matri almeno uno dovrebbe partire. Più salda la posizione di Giovinco.
Fermo ai box Simone Pepe, ancora non al meglio dopo l’infortunio che lo ha tenuto fuori per tutto l’anno scorso; fuori anche Paul Pogba, reduce dal vittorioso Mondiale Under 20 con tanto di premio come miglior giocatore.
L’Everton di Roberto Martinez si presenta ai blocchi di partenza della prossima stagione senza più David Moyes, una perdita sicuramente pesante. L’ex allenatore del Wigan per questa sera dovrebbe impostare un 4-5-1, anche se è difficile che possa essere la base di tutto un anno. In porta Tim Howard, linea difensiva con Coleman e Baines sugli esterni (Moyes rivorrebbe il terzino sinistro, il Manchester United ci prova ma è dura), in mezzo Heitinga e Jagielka che sono una coppia ormai rodata. A centrocampo Mirallas e Fellaini a spingere sulle corsie (il belga è cercato da mezza Europa, lo voleva anche il Napoli), in mezzo la regia di Osman con Gibson e il sudafricano Pienaar a fare le mezzali. Davanti, Anichebe. Una formazione sperimentale, come detto non sarà questa con tutta probabilità la vera squadra che affronterà la Premier League 2013/2014.
Anche perchè in panchina stanotte ci sono giocatori fondamentali, come Nikca Jelavic, nazionale croato che ha il gol nel sangue; o come Gerard Deulofeu, che a dispetto della giovanissima età arriva dal Barcellona (in prestito) con i crismi del potenziali fenomeno. O come Arouna Koné, che Martinez ha allenato al Wigan e potrebbe ritagliarsi qualche spazio importante. Ci sono poi altri due nuovi acquisti: il portiere Robles e il difensore paraguayano Alcaraz. Lo ricorderete: segnò il gol del pareggio contro l’Italia, nella gara d’esordio dello sfortunato Mondiale 2010.
Squadra al completo per Martinez.
30 Storari; 26 Lichtsteiner, 5 Ogbonna, 13 Peluso; 33 Isla, 23 Vidal, 17 Marrone, 22 Asamoah, 11 De Ceglie; 10 Tevez, 14 Llorente. All. Conte
A disp: 1 Buffon, 34 Rubinho, 16 M. Motta, 15 Barzagli, 19 Bonucci, 3 Chiellini, 4 M. Caceres, 21 Pirlo, 18 F. Rossi, 8 Marchisio, 20 Padoin, 27 Quagliarella, 9 Vucinic, 32 Matri, 12 Giovinco
Indisponibili: Pogba, Pepe
24 Howard; 23 Coleman, 5 Heitinga, 6 Jagielka, 3 Baines; 11 Mirallas, 4 Gibson, 21 Osman, 22 Pienaar, 25 Fellaini; 28 Anichebe. All. Martinez
A disp: 1 Robles, 32 Alcaraz, 26 Stones, 10 Deulofeu, 20 Barkley, 33 Lundstram, 7 Jelavic, 9 A. Kone, 14 Naismith, 27 Vellios
Indisponibili: –