Domenico Proietti non vuol sentir parlare di una riforma delle pensioni nella prossima Legge di stabilità: la flessibilità pensionistica a partire da 62 anni va a suo dire introdotta subito. Per il Segretario confederale della Uil, è già stato un errore non prevedere la flessibilità nell’ultima Legge di stabilità, dunque non si può perdere altro tempo. Anche perché si tratta di un intervento che permetterebbe di “portare a soluzione la vicenda degli esodati, di affrontare efficacemente il tema dei lavori usuranti oltre che di riattivare un ricambio generazionale all’interno delle aziende a beneficio dei giovani”. Proietti ha quindi ricordato che la Uil, insieme a Cgil e Cisl, manifesterà il 2 aprile su questo tema. Il pressing di Tito Boeri sul Governo per varare una riforma delle pensioni all’insegna della flessibilità sembra piacere ad Annamaria Furlan, che però precisa che “l’onere della proposta spetta al governo, è il governo che si deve assumere questa responsabilità”. E il numero uno della Cisl non ha mancato di far notare che in questo senso sono arrivate proposte e ipotesi dalla più disparate parti, mentre “il governo non ha ancora minimamente presentato nessuna proposta di riforma alla peggiore riforma previdenziale d’Europa, che è la legge Fornero”. La sindacalista ha anche ricordato che insieme a Cgil e Uil la Cisl ha presentato una piattaforma unitaria sul tema al Governo, che però non ha nemmeno riposto. Per questo i sindacati saranno in piazza il 2 aprile per chiedere che l’esecutivo apra il tavolo per cambiare la Legge Fornero convocando le parti sociali.
I lavoratori precoci continuano a portare avanti la loro battaglia per Quota 41 anche grazie al sostegno che ricevono da alcuni politici. È il caso, per esempio, del Segretario provinciale della Lega Nord di Trieste, Pierpaolo Roberti, che si è presentato negli studi dell’emittente locale Telequattro per un’intervista, durante la quale ha indossato, sotto la giacca, la maglietta che il gruppo dei lavoratori precoci uniti ha preparato e che porta in evidenza un bel numero 41. Roberti ha anche esposto quella che è la situazione degli italiani che hanno iniziato a lavorare in giovanissima età e che non possono andare in pensione pur avendo versato più di 40 anni di contributi. Vedremo se anche questa iniziativa servirà a poter far accogliere le loro richieste.
Tito Boeri ha annunciato l’invio della busta arancione per 7 milioni di italiani, ma Carmelo Barbagallo critica questa operazione, spiegando che “le buste di Boeri non sono affidabili”. Il Segretario generale della Uil ha infatti evidenziato che dato che ogni anno vengono proposte modifiche al sistema pensionistico, le simulazioni contenute nella busta arancione hanno poco valore. Se infatti il sistema non è stabile, la somma che viene comunicata ai cittadini rischia di dover essere rivista dopo poco tempo. Il sindacalista è invece d’accordo con il Presidente dell’Inps sulla necessità di approvare la flessibilità pensionistica quanto prima. “Bisogna però vedere di non penalizzare chi utilizza la flessibilità”, ha aggiunto, sperando che Boeri possa convincere il Governo ad aprire un tavolo sul tema, dato che i sindacati ci stanno provando da mesi senza ottenere alcun risultato.
Mentre appare sempre più chiaro come il Governo Renzi non sia orientato nel corso di questo 2017 nell’andare ad operare una riforma delle pensioni sostanziosa magari con la tanto agognata flessibilità in uscita, arriva una nuova notizia decisamente non positiva sempre in ambito pensionistico. Nello specifico slitta l’intervento del Governo che avrebbe dovuto risolvere la questione della ricongiunzione onerosa per i contribuenti. In pratica, sono in forte crescita i casi di lavoratori che per via di carriere decisamente più frammentante e discontinue rispetto al passato, si ritrovano a versare contributi previdenziali di varia natura. In realtà con la legge di stabilità 2013 si è intervenuto sulle pensioni consentendo il cumulo gratuito salvo poi accorgersi che la medesima legge presentasse diverse lacune che per il momento non sono state ancora affrontate.