Il tormentone sul numero degli scudetti della Juventus sembra proprio destinato a non avere mai fine. Oggi, alla presentazione delle nuove maglie bianconere per la stagione che va a cominciare, il presidente juventino Andrea Agnelli ha replicato alle dichiarazioni ironiche rilasciate ieri da Massimiliano Allegri, con un nuovo attacco alla Federcalcio.
Dunque, ieri l’allenatore del Milan aveva detto (anche se scherzosamente) che gli scudetti della Juventus non sono né 28 né 30:A mio parere sono 31. Sbagliano tutti, perché nessuno considera il campionato di B…”. Una battuta che evidentemente è giunta sgradita ad Agnelli, il quale ha approfittato della presentazione delle nuove maglie della Juventus (clicca qui per vederle), con lo scudetto in mezzo al petto, la scritta “30 sul campo” e l’assenza delle stelle, per ribadire la posizione sua personale e della Juventus tutta: “Noi juventini sentiamo nostri tutti e 30 gli scudetti vinti – ha detto infatti il presidente a margine dell’evento -. Nell’immaginario collettivo, dopo quello vinto la passata stagione, avremmo dovuto mettere tre stelle sotto il logo. Noi mettendo in fila tutti gli scudetti ne contiamo 30. La federazione, invece, ne salta due e secondo lei sono 28. Non ci troviamo d’accordo. Così abbiamo deciso di togliere le due stelle sopra il logo: non riconosciamo l’aritmetica della federazione. Ecco il perché della scritta sotto il simbolo della Juve”. Insomma, Agnelli è andato ben oltre la risposta ad Allegri, attaccando direttamente il conteggio ufficiale degli scudetti da parte delle istituzioni del calcio – a partire dal presidente della Fifa Joseph Blatter, che aveva scritto una lettera ad Agnelli per complimentarsi per la vittoria dello scudetto numero 28. A questo punto è legittimo chiedersi se queste frasi potranno avere conseguenze, ad esempio un deferimento per avere contestato la posizione ufficiale della Federcalcio. Abbiamo dunque chiesto un commento all’avvocato Matteo Pozzi, esperto di diritto sportivo: “C’è una sentenza sportiva che al momento dice il contrario di quanto afferma Agnelli – chiarisce in esclusiva per IlSussidiario.net – In ogni caso non penso che il presidente bianconero possa rischiare un deferimento…
Si tratta infatti di una esternazione personale, anche se va contro alla contabilità ufficiale degli scudetti che è frutto della sentenza sportiva su Calciopoli. Nulla di più. Non sono infatti affermazioni lesive degli organi istituzionali o di altri tesserati, ma semplicemente l’ennesima presa di posizione di un presidente che porta avanti la causa della sua società”. Pozzi però non crede che la Juventus possa tornare “in possesso” dei due scudetti tanto ambiti: “Non ci sono profili per riformare in toto le sentenze. Al di là di queste esternazioni quindi non credo che cambierà la situazione attuale”.