LE PROPOSTE DI PASQUALE TRIDICO SULLE PENSIONI
Luigi Di Maio ha già presentato alcuni membri della squadra di Governo che vorrebbe proporre al Presidente della Repubblica in caso di vittoria alle elezioni. Intervenendo a diMartedì, il candidato Premier del Movimento 5 Stelle ha spiegato che Lorenzo Fioramonti ha collaborato in passato “alla stesura del nostro programma sullo sviluppo economico, Pasquale Tridico ha avuto modo di implementare le questioni sul reddito di cittadinanza e pensioni. Alessandra Pesce mi è stata segnalata da tanti mondi che afferiscono all’Agricoltura”. l’Huffington Post riporta le parole di Tridico circa il superamento della Legge Fornero, che nei suoi calcolo dovrebbe costare 11 miliardi all’anno: “Con la nostra riforma si potrà andare in pensione o con 41 anni di contributi versati, qualunque sia l’età, o quando la somma tra età contributiva e anagrafica è quota 100. Inoltre bloccheremo per 5 anni l’adeguamento dell’età pensionabile all’aspettativa di vita”.
TRIPIEDI (M5S): VIA LA LEGGE FORNERO CON QUOTA 41 E QUOTA 100
Dalla sua pagina Facebook, Davide Tripiedi ricorda che uno dei punti del programma elettorale del Movimento 5 Stelle riguarda il superamento della Legge Fornero, con l’introduzione della Quota 41 e della Quota 100. “Chi ha voluto la #LeggeFornero e adesso promette di abolirla non merita il vostro voto. ll #M5S ha nel suo programma il superamento della riforma Fornero sulle pensioni ed è l’unica forza politica che ha la credibilità di realizzarlo”, scrive il deputato pentastellato che ha deciso di ricandidarsi alle prossime elezioni del 4 marzo. Ricordiamo che con la Quota 41 si accederebbe alla pensione dopo 41 anni di contributi indipendentemente dall’età anagrafica, mentre con la Quota 100 bisognerebbe sommare età e anzianità contributiva e avere come risultato almeno cento per poter andare in quiescenza.
BERLUSCONI PENSA A GIOVANI E ANZIANI
Il settimanale Chi ha seguito Silvio Berlusconi per un’intera giornata in questa campagna elettorale e nel nuovo numero del periodico uscirà un’intervista al Presidente di Forza Italia è stata diffusa un’anticipazione. L’ex Premier ha spiegato che sta notando come “i giovani sono preoccupati dalla mancanza di lavoro e gli anziani dalle pensioni troppo basse”. Ma ha anche osservato “che tutti si dichiarano molto contenti di quei provvedimenti che assumeremo immediatamente una volta al governo. Per esempio, faremo ripartire la crescita grazie alla flat-tax, che significa meno tasse per tutti e nessuna tassa per i ceti più deboli, garantiremo agli anziani una vecchiaia serena portando le pensioni minime a 1.000 euro per tutti, anche per le casalinghe e per le nostre mamme, che si sono sacrificate per tutta la vita”.
IL REBUS IRRISOLTO SU OPZIONE DONNA
Orietta Armiliato, in un post sulla pagina Facebook del Comitato Opzione donna social, fa notare che tutte le principali forze politiche hanno inserito nei loro programmi elettorali “la misura dell’Opzione Donna ma, così… tout court senza declinarne né le caratteristiche, né i requisiti. Facile! Nessuna fatica… nessuno studio di fattibilità né alcuna attenzione ai temi di genere, ma, indubbiamente molta presa specie mediatica, per una misura che ha un nome e un cognome conosciuto”. E questo è certamente un problema, perché se all’esigenza di flessibilità pensionistica per le donne si risponde inserendo nei programmi il nome di una misura senza fornire dettagli non si può “aver contezza che davvero ci sia una volontà a fare in modo che la misura possa essere annoverata fra le tipologie di pensionamento fruibili per tutte”. Inoltre, segnala Armiliato, così non si fornisce risposta ai problemi della disparità di genere e della valorizzazione del lavoro di cura.
ROSSI SPIEGA L’OBIETTIVO DI LEU
La campagna elettorale di Liberi e Uguali prosegue sul territorio e ad Avellino è arrivato Enrico Rossi, dirigente nazionale della formazione di Piero Grasso. Secondo quanto riporta irpinia24.it, il Presidente della Regione Toscana ha spiegato che l’obiettivo non è solo quello delle elezioni del 4 marzo, “noi vogliamo portare in Parlamento un gruppo di deputati e senatori che rappresenti le nostre idee, ma abbiamo anche l’ambizione più grande di ridare al Paese una sinistra. Ci muove l’idea di lottare contro le disuguaglianze, partendo da quella sociale che cresce sempre di più, con il lavoro che mancano o è precario, gli stipendi che non sono adeguati e le pensioni che sono un miraggio.Vogliamo essere il partito del lavoro e nelle nostre battaglie politiche vogliamo concentrarci su come ricostruire un sistema di diritti che superi l’attuale liberismo bel mercato del lavoro”.
LA RICHIESTA DI CONAPO AI PARTITI
In vista delle elezioni politiche del 4 marzo, il sindacato Conapo chiede ai partiti in campo un impegno formale per i Vigili del fuoco. Antonio Brizzi, Segretario generale del sindacato autonomo, in una nota inviata ai leader delle forze politiche, fa presente che ancora “il trattamento retributivo e previdenziale dei Vigili del Fuoco è inspiegabilmente e notevolmente inferiore a quello degli appartenenti agli altri Corpi dello Stato e in taluni casi anche rispetto a molti settori del pubblico impiego”. Per sanare la situazione sarebbe sufficiente inserire i Vigili del fuoco nel “comparto sicurezza”, di modo che anche loro possa vedersi garantiti i meccanismi di perequazione di cui godono già altri corpi dello Stato. Diversamente bisognerebbe varare quanto meno degli interventi specifici.
Per quanto riguarda la previdenza, in particolare, si dovrebbe: “perequare tutti gli importi delle voci stipendio e indennità di rischio dei Vigili del Fuoco” “agli importi delle medesime voci retributive (stipendio – indennità pensionabile) attualmente corrisposte alle analoghe qualifiche degli appartenenti alle Forze di Polizia”; “perequare importi, pensionabilità, utilità ai fini della buonuscita, riconoscimento servizi effettuati negli altri Corpi e servizio di leva ai fini dell’assegno di specificità in via di istituzione (solo ora) per i Vigili del Fuoco, a quanto già avviene con l’assegno di funzione corrisposto (sin dal 1987) agli appartenenti alle Forze di polizia”; “riconoscere ai Vigili del Fuoco” “i 6 scatti aggiuntivi (+15%) utili sull’importo della pensione” e “l’aumento di servizio ai fini pensionistici di un anno ogni cinque” come avviene per gli appartenenti alle forze di polizia a ordinamento civile.
IL CONSIGLIO DEL CODS IN VISTA DEL VOTO
Manca meno di una settimana alle elezioni politiche, ma ancora nessuna risposta esaustiva è arrivata al Comitato Opzione donna social circa la richiesta di maggiori dettagli, presentata ai principali partiti, riguardo le misure previdenziali proposte in campagna elettorale. Orietta Armiliato segnala di aver ricevuto una lista di “possibili provvedimenti molti dei quali, però, sappiamo aprioristicamente non essere realizzabili…”. Di certo però né lei, né le iscritte al Comitato vogliono essere scambiate “per scimmiette che ‘non vedono-non parlano-non sentono’ ed in più, facilmente addomesticabili”. Per questo Armiliato invita a leggere e rileggere i programmi dei partiti e a partecipare alle elezioni, possibilmente in base non solo a un unico provvedimento presente o meno nel programma di un partito. Un giusto richiamo a utilizzare la propria capacità critica e il proprio senso civico in vista del 4 marzo.