Raffaele Bonanni non sarà più il segretario della Cisl, il secondo maggiore sindacato italiano, quello a maggioranza cattolica. Non lo sarà più almeno da domani, quando – a quanto si apprende da fonti a lui vicine citate dalle agenzie di stampa – presenterà le sue dimissioni ufficiali dopo esserne stato al timone per otto anni, da quando nel 2006 ne divenne segretario. Il suo mandato sarebbe comunque scaduto tra sei mesi, ma ha voluto in qualche modo accelerare il cambio ai vertici, non è ancora chiaro al momento perché, lo chiarirà lui domani stesso durante la riunione della segreteria e del comitato esecutivo convocate per domani appunto. Si fanno già i nomi dei successori, favorita secondo alcuni è Annamaria Furlan, oggi segretaria generale aggiunta della Cisl. Spesso in disaccordo con il maggiore sindacato italiano, la Cgil (si ricordano momenti di autentica spaccatura nella cosiddetta triplice sindacale) anche negli ultimi giorni Bonanni si era posto contro quel sindacato, dichiarandosi sulla linea del governo per quanto riguarda l’abolizione dell’articolo 18.