La Juventus batte 7-1 l’Aygreville nella sua prima uscita stagionale. Il risultato vale quel che vale: la sgambata è stata utile per valutare i nuovi arrivati, testare gli schemi e i movimenti e assorbire i carichi di lavoro. Missione compiuta, perchè Conte ha ruotato 24 uomini cambiando totalmente la formazione dal primo al secondo tempo, dando spazio alle seconde linee. La squadra ha risposto bene, pur senza strafare ha condotto in porto una buona partita dando mostra anche di qualche azione che ha ricordato quelle dello scorso anno. In particolare, sono sembrati molto in palla i due attaccanti scelti da Conte per iniziare la gara, Quagliarella e Vucinic, non a caso autori dei tre gol con cui i bianconeri comandano (il montenegrino su rigore, per fallo su Asamoah). I nuovi acquisti tra luci e ombre: benissimo Asamoah, che ha mostrato di essere già negli schemi di Conte e di combattere con buona gamba e ottima lena a centrocampo. Molto bene anche Masi, il centrale del 1992 che comunque a fine ritiro dovrebbe tornare alla Pro Vercelli per un anno in serie B. Lucio, invece, non ha convinto: dopo 20 secondi di partita ha sbagliato uno stop elementare al limite dell’area, favorendo così il clamoroso gol dell’Aygreville che si è portato in vantaggio. Da lì in poi, il centrale brasiliano ha toccato pochi palloni e non ha avuto la possibilità di riscattarsi. Bene anche Caceres, che sul centrosinistra ha duettato spesso e volentieri con Ziegler. I gol, brevemente: il primo di Quagliarella nasce da un’ottima sponda di Asamoah, che appoggia all’interno dell’area per il numero 27 bianconero che di piatto non sbaglia a tu per tu con Gini. Detto del secondo (Asamoah in area pescato da Padoin, finta con il tacco per liberarsi, messo giù da dietro: Vucinic non ha sbagliato), il terzo è un piccolo gioiello, per quello che può valere in una partita come questa: combinazione di prima nello stretto Asamoah-Vucinic-Quagliarella, lo stabiese viene liberato in area e fredda Gini col piatto rasoterra. Da segnalare altre due ottime occasioni per Vucinic, il migliore in campo: una traversa interna dal limite dell’area e un pallonetto che ha trovato Gini molto attento a deviare in corner.
Nella ripresa Conte cambia tutto: dentro Leali in porta, Untersee-Rugani-Magnusson come linea difensiva, Lichtsteiner e De Ceglie sulle fasce con Vidal e Bouy ad agire al fianco di Appelt Pires, coppia d’attacco con Boakye e Matri. Proprio Matri segna il 4-1, calcio di rigore ottenuto da Vidal. Il cileno, salutato da un’ovazione, è di gran lunga il migliore della ripresa, guadagnandosi e realizzando il rigore del 6-1, e poi fornendo l’assist per l’ultimo gol di Padovan (subentrato a un bravissimo Boakye, in gol con un rasoterra su assist profondo di Matri e bravo a muoversi negli spazi). La Juventus è piaciuta: i movimenti ci sono, i giovani hanno fatto vedere quello che piace a Conte, ovvero la grinta e la voglia di conquistarsi il posto in rosa. Tra tutti quelli visti a disposizione, Boakye è sembrato il più pronto, ma noi scommetteremmo anche su Appelt Pires, che dalle parole di Marotta sembra destinato alla prima squadra. Intanto, buona la prima.
2′ Turato (A), 7′ Quagliarella, 22′ rig. Vucinic, 23′ Quagliarella, 58′ rig. Matri, 65′ Boakye, 92′ rig. Vidal, 93′ Padovan
Storari; Masi, Lucio, Caceres; Pepe, Asamoah, Marrone, Padoin, Ziegler; Quagliarella, Vucinic. All. Conte
Leali; Untersee, Rugani, Magnusson; Lichtsteiner, Vidal, Appelt Pires, Bouy (70′ Schiavone), De Ceglie; Boakye (82′ Padovan), Matri. All. Conte
Gini; Berthold, Challancin, X. Vuillermoz, Vitale; Salvadori, Furfori, Marchesano, L. Marchetto; Caputo, Turato. All. Benedetti
Anile (76′ Sterrantino), Paganin, Dattolo, Joly, D. Vuillermoz; M. Marchetto, Rinaldi, Menegazzi, Apparenza (73′ Timpano); Porro, Cuneaz. All. Benedetti
Restaldo