L’ex capitano della Juventus Alessandro Del Piero sta continuando ad allenarsi nella palestra personale al fianco del preparatore atletico Giovanni Bonocore. Antonio Conte nel ritiro di Chatillon ha detto “E’ strano non vederlo con noi ma sarà sempre parte della Juventus”, lui intanto studia le mosse per la sua prossima avventura. E’ recentemente volato in Giappone per una partita amichevole a Kashima, sabato scorso, un match per aiutare le popolazioni colpite dal terremoto del marzo 2011. Ma nessuno sbarco nell’estremo oriente per il Pinturicchio, nazione che è andata molto di moda durante gli anni ’90 (ci andò Totò Schillaci, l’eroe delle Notti Magiche), ma che ora non sembra più attrarre i campioni del Vecchio Continente. Le nuove El Dorado sono la Cina, gli Stati Uniti, gli Emirati Arabi e il Brasile. La terra verdeoro è risorta dopo anni in cui veniva snobbata e negli ultimi anni ha ottenuto ingenti capitali grazie ad un abile sistema di sponsorizzazione: ora le squadre brasiliane possono permettersi di pareggiare, se non superare, gli ingaggi dei club europei. E proprio dalla terra della samba è giunta l’ultima chiamata per il Pinturicchio. Il Flamengo, dopo averci provato qualche settimana fa, sarebbe tornato prepotentemente alla carica nella giornata di ieri. Un’idea nata esattamente 30 giorni fa, quando in quel di Rio De Janeiro si aprì un dibattito all’interno del club su chi avrebbe dovuto indossare la 10: in ballottaggio due ex bianconeri, poiché oltre a Del Piero il nome caldo era quello di Diego Ribas da Cunha. Quest’ultimo ha però deciso di tornare in Bundesliga, fra le fila del Wolfsburg – che lo aveva praticamente cacciato la scorsa estate – e di conseguenza i rubonegro sono tornati all’assalto di Alex. Il Brasile è una meta molto gradita al giocatore: campionato in grande ascesa come dicevamo prima, che può vantare calciatori a fine carriera e già protagonisti in Europa come Ronaldinho, Seedorf e Amantino Mancini, e stelle nascenti del futebol bailado del calibro di Ganso, Neymar, Paulinho. A breve potrebbe tenersi un tour preliminare di Del Piero in loco, proprio per visionare la situazione e capire se il posto sia adeguato alla moglie e ai figli. L’ex capitano della Juventus non vuole lasciare nulla al caso ed intende decidere con calma cosa fare “da grande”. Nel frattempo continuano le avance di altre società: restano infatti aperte le piste che portano in Inghilterra, al Watford dei Pozzo e di Gianfranco Zola, nonché negli Stati Uniti, con i New York Red Bulls e i Los Angeles Galaxy in cima alla lista, senza dimenticarsi delle mete esotiche Thailandia e Dubai. Nel frattempo la Juventus lavora per sostituire Del Piero, consapevole che rimpiazzare Pinturicchio nel cuore dei tifosi sarà comunque molto difficile, se non impossibile. L’identikit, comunque, è stato tracciato: il primo nome sulla lista di Marotta è quello di Stevan Jovetic, che ha ormai stabilmente superato Van Persie nell’indice di gradimento di Antonio Conte ed è quindi l’elemento da puntare sul mercato (clicca qui per approfondire). L’amministratore delegato bianconero ha parlato ieri della situazione, esplicitando quelli che sono i pensieri del suo allenatore: “Come ha detto Conte bisogna distinguere tra il valore tecnico e quello economico. Il top player è un giocatore dal rendimento come quello di Pirlo (che arrivò a parametro zero, ndr) o Vidal (pagato 10,5 milioni al Bayer Leverkusen, ndr)”. E ha confermatol’interesse per il montenegrino della Fiorentina: “Jovetic ci piace. E’ un giocatore della Fiorentina, che ha tutto il diritto di tenerselo stretto ma risponde in pieno al profilo del calciatore che cerchiamo. È un giovane interessante di valore assoluto, con qualità tecniche, farebbe al caso nostro”. Peccato però che per assicurarsi Jovetic bisognerà mettere in preventivo almeno 30 milioni di euro, la cifra inserita sulla clausola rescissoria del ragazzo, o cercare di abbassare tale esborso con almeno due contropartite tecniche di qualità. I nomi più gettonati sono quelli di Fabio Quagliarella e di Alessandro Matri, che insieme potrebbero bastare per soddisfare le richieste del club toscano. La Viola però non ha la minima intenzione di cedere alle richieste degli altri club:
“Il futuro di Jovetic? Mi pare che la proprietà sia stata molto chiara”, ha sentenziato ieri in maniera schietta il club manager Vincenzo Guerini. E Pradé ha aggiunto: “Jovetic non è sul mercato, a meno che qualcuno non si presenti con 30 milioni di Euro”. Ovvero, la Fiorentina non è disposta a scendere di un solo Euro rispetto al prezzo fissato, e sulla carta non contempla alcuna contropartita tecnica. Il calciomercato, però, è lungo, e la situazione potrebbe cambiare anche e soprattutto se la volontà di Jovetic dovesse essere quella di trasferirsi a Torino.